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Lago di Jasna
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Il lago di Jasna si trova nelle immediate vicinanze di Kraniska Gora, cittadina slovena di montagna, subito dopo il confine con Tarvisio, e forse più nota per le sue piste da sci che per quello che ha da offrire nel periodo estivo, sebbene li intorno ci siano diverse escursioni da fare, tra cime, cascate e laghi.
Arrivati al lago potete scegliere di parcheggiare nelle sue immediate vicinanze (ammesso che troviate posto) o parcheggiare circa 1km prima e fare la bellissima passeggiata che costeggia il fiume e arriva sulle rive del lago.
Ci sono diversi posti dove prendere qualcosa da bere o mangiare un boccone, la scelta non mancherà, ma se vi porterete il pranzo al sacco avrete massima scelta dove fermarvi in tutto relax, tra le sponde del lago, le piattaforme sotto il sole, o il letto quasi del tutto asciutto del fiume. L'acqua non è gelida, c'è una bella piattaforma per fare i tuffi nelle sue acque cristalline ed un noleggio per kayak. Tutto quello che serve per passare una giornata in pieno relax circondati dalla natura.
Commenta (0 Commenti)Rifugio Grego
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{jcomments on}Escursione: Dall'ultimo parcheggio della val Saisera
Luogo: Val Saisera
Condizioni Meteo : Soleggiato
Difficoltà: Escursione in costante salita
Durata: 1.30h circa soste comprese, ma se allenati e senza bimbi 45 minuti
Panorama: 3/5 – Dal rifugio si è circondati dalle parti dello Jof Fuart e Jof di Montasio
Avvistamenti : No
Passeggino: No

1.5 km, 01:21:15
Una bella escursione da fare in val Saisera, arrivando con l'auto presso l'ultimo parcheggio della valle, a fine strada, dove lascerete l'auto e prenderete la strada nel bosco che sale subito ripida (e scivolosa) verso il rifugio Grego. Ci sono diversi sentieri, tutti segnati, ma sul mio gps avevo solo due tracce, e mi sono ritrovato a fare sentieri segnati che si allontanavo di poco dai due segnati ma che comunque puntano tutti verso la stessa direzione. C'è anche una strada più semplice da fare, una carrareccia bianca, chiusa però per lavori.
Il sentiero passa nel bosco, all'ombra di faggi e abeti, spesso su ghiaioni e sempre in salita, costante ma mai troppo impegnativa. Certo con due bambini un percorso di 45 minuti è diventato di 1.30h, ma ci sta: le soste, le domande, i funghi, gli insetti.
A metà sentiero c'è un cartello su un albero che indica la strada per il rifugio, sia a destra che a sinistra. Salendo consiglio il percorso di destra, leggermente più corto ma più impegnativo. Al ritorno, lasciando il rigugio alle nostre spalle, giriamo subito a destra e seguiamo il sentiero che non abbiamo scelto all'andata, decisamente meno impegnativo e ripido.
Il Rifugio è molto carino, non molto alto, 1398m, ma un vero rifugio, piatti tipici, frico, giusto qualche dolce. Il premio per i bambini, ossia un cioccolatino, non ce l'avevano, ma è comprensibile, è un vero rifugio di montagna, non una baita dove si arriva in auto.
Se partite da Tarvisio questa è sicuramente la strada più semplice e breve, a meno che non vogliate fare 1.15h di auto e arrivare alla sella Sempdogna, dove l'escursione "dovrebbe" (non l'ho fatta) essere su carrareccia e corta.
Dal rifugio se avete voglia di fare ancora 1.30h di cammino potete raggiungere il Jof di Sempdogna, a circa 1800 metri di altitudine, dove ci sono fortificazioni e resti della grande guerra. Il sentiero dei soldati.
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Monte Canin
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{jcomments on}Escursione: Partenza ovovia di Sella Nevea
Luogo: Sella Nevea
Condizioni Meteo : Parzialmente nuvoloso
Difficoltà: Escursione piacevole e poco impegnativa completamente su roccia!
Durata: Dipende da quanto vorrete fermarvi
Panorama: 3,5/5 – A soli 1850 metri si è completamente circodanti dalla roccia, davvero spettacolare
Avvistamenti : Si, stambecchi
Passeggino: Si, ma solo se andate verso il nevaio
Il monte Canin mi ha piacevolmente sorpreso.
Con i bambini saliamo con la comoda e nuova ovovia, e una volta in cima ci troviamo in un luogo arido, selvaggio, bellissimo. A valle la vegetazione è rigogliosa e abbondante, su in cima siamo circondati a 360 da roccia, ghiaia e neve. E siamo solo a 1850m!
Ma come è possibile? Me lo spiega una delle signore che gestisce il Rifugio Gilberti. Qui non batte il sole per 4 mesi l'anno, da novembre a febbraio. Ecco la neve un pò dapperttutto e il nevaio molto grande nonostante l'altitudine non sia cosi elevata.
Decidiamo di fare il sentiero botanico,lungo un paio di chilometri, che a dirla tutta non è stato molto entusiasmante, forse avremmo dovuto salire alla sella di bivac, ma dovevamo andare anche giocare con la neve d'estate, e abbiamo optato per rimanere nei dintorni del rifugio.
Dopo la pausa pranzo all'ombra del rifugio facciamo un incontro inaspettato. Stambecchi, tanti, giovani, cuccioli, bellissimi. I bambini ne sono rimasti affascinati, è stato il loro primo vero incontro con animali di montagna liberi nel loro territorio naturale. E che agilità anche i piccoletti.
Si sccende nuovamente con l'ovovia o con il sentiero fino a valle.
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Anello dei laghi di Fusine
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{jcomments on}Escursione: Poco dopo l'inizio della strada a pedaggio (4€) sulla destra.
Luogo: Fusine in Valromana
Condizioni Meteo : Soleggiato
Difficoltà: Escursione piacevole e poco impegnativa
Durata: 5h circa soste comprese
Panorama: 4/5 – I laghi di Fusine sono spettacolari
Avvistamenti : No
Passeggino: No - In alternativa potete salire con l'auto raggiungendo entrambi i laghi, e fare quindi la strada asfaltata con i passeggini.

5.1 km, 05:29:11
Raggiunta la località Fusine in Valromana, e seguite le indicazioni per i laghi di Fusine, potete scegliere di parcheggiare l'auto prima del tratto a pedaggio, 4 euro tutto il giorno, oppure proseguire e parcheggiare lungo la strada o direttamente sui laghi.
Io ho parcheggiato l'auto pagando i 4 euro, errore commesso perché non conoscendo il posto non sapevo che appena entrati nella parte a pedaggio partiva un comodo sentiero che in 15 minuti avrebbe portato al lago inferiore. Difatti ho parcheggiato lungo la strada poco dopo l'ingresso, in prossimità di un ponticello che portava sul comodissimo sentiero.
Il primo lago, quello inferiore, è davvero bello, si può fare tutto il giro per un comodo e mai impegnativo sentiero, ma stretto, troppo stretto, in questi tempi di Covid. A metà giro si prende il sentiero che sale lievemente e porta, passando per un bosco fitto e rigoglioso, al secondo lago, il superiore, che offre una vista sulle vette slovene che si specchiano nelle sue limpide acque. Anche qui c'è la possibilità di fare tutto il giro o prendere il bivio per il rifugio zacchi. La sosta sotto l'ombra dei pini o su qualche roccia a ridosso delle acque limpide del lago è obbligatoria.
Il giro prosegue, si ritorna per un altro sentiero al lago inferiore, stavolta siamo sulla sponda opposta, e da li si chiude il giro riprendendo il piccolo sentiero a ridosso del fiume che in 15 minuti ci riporta all'auto.
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{jcomments on}Escursione: Dall'osservatorio di Campo Imperatore facendo l'anello di Campo Pericoli
Luogo: Campo Pericoli - Abruzzo
Condizioni Meteo : Soleggiato
Difficoltà: Escursione impegnativa per la lunghezza ed alcuni tratti esposti e altri dove bisogna salire a quattro mani.
Durata: 5h circa soste comprese
Panorama: 4,5/5 – Appena raggiunta la sella del Monte Aquila il paesaggio è a 360° sull'altopiano di Campo Pericoli
Avvistamenti : Nessuno nel mio caso. Sono stati segnalati camosci nella zona di Pizzo Cefalone
Passeggino: No

10.3 km, 05:03:26
Una bella escursione da fare a campo imperatore è l'anello di Campo Pericoli. Si cammina sempre in quota, tra sali e scendi, passando da 2000m a 2400m per poi ridiscendere e nuovamente salire, su un sentiero che per il 90% del tempo è agevole e di semplice percorrenza, non proprio turistico secondo me come molti siti consigliano, considerando che in alcuni punti è leggermente esposto e in altri bisogna salire per qualche metro a quattro mani.
Il sentiero inizia dall'osservatorio di Campo Imperatore. Si sale per l'unico sentiero che in poche centinaia di metri vi vedrà tenere la destra, verso la sella del monte Aquila, lasciandovi a sinistra la strada che conduce al rifugio Duca degli Abruzzi, che sarà l'ultima tappa del bellissimo giro ad anello.
Fino alla sella del monte Aquila non c'è difficoltà, il sentiero sale costante e non è mai impegnativo, tranne gli ultimi metri di dislivello che si coprono in pochi metri, e la pendenza diventa più decisa. In cima si gode di un bel paesaggio a 360 gradi. Dietro di voi la piana di Campo Imperatore, a destra il monte Aquila con i suoi 2500m circa, dritto davanti a noi si erge il Corno Grande, la vetta più alta dell'appennino, che sfiora i 3000m.
Proseguiamo proprio verso di lui, verso il Corno Grande, seguendo le indicazioni per il Rifugio Garibaldi. Questa parte dell'escursione è molto piacevole perché è tutta pianeggiante, in quota e con la vista sulle maggiori vette dell'altopiano.
Raggiunto un altro bivio teniamo la sinistra, lasciando il Corno Grande sulla nostra destra e puntando al Garibaldi, un bivacco piccolo e carino a disposizione degli escursionisti in difficoltà o che vogliono pernottare.
Proprio di fronte al bivacco c'è una traccia di sentiero che NON dobbiamo seguire, ma dobbiamo tenerci a destra e scendere verso la conca da cui poi risalire sulla sella del monte Portella. Da questa conca è possibile ammirare il Pizzo d'Intermesoli, il Pizzo Cefalone ed il Monte Corvo.
La salita alla sella del Portella è decisa ma non difficile, ci vuole gamba e un buon paio di scarponi essendo su ghiaia. Arrivati in cima potete fare come ho fatto io. Invece di andare subito a sinistra sul Monte Portella potete fare una breve deviazione verso l'Anticefalone senza salire fino in cima (attenzione, il sentiero è molto stretto ed esposto), fermandovi dove c'è un bivio per un altro sentiero. Da li la vista sul pizzo d'Intermesoli è eccezionale e potete sbizzarrirvi con le fotografie.
Tornati indietro alla sella del Portella comincia una salita con un brevi tratti da fare a quattro mani, non pericolosi ma faticosi, che offrono diversi spunti fotografici sulla vostra sinistra, ovvero su Campo Pericoli ed il Corno Grande. Finalmente si arriva sul monte Portella a circa 2400m, si intravede il rifugio Duca degli Abruzzi, ultima tappa del nostro giro. Siamo a circa 8km di strada percorsa.
Arrivati al rifugio Duca degli Abruzzi godetevi il panorama tra un morso al panino e una birra ghiacciata. Poi si riscende per il sentiero che all'inizio avevamo lasciato sulla sinistra, e si torna al punto di partenza, ovvero l'osservatorio.
Per chi come me capita in giornate affollate, sappia che dovrà fare circa 200m di dislivello in più visto che si parcheggia alla seggiovia più in basso del vecchio albergo. Alla fine del mio giro i km fatti sono stati 10.
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