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Villa di Livia
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- Scritto da Manuel
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A Prima Porta c'è un piccolo tesoro che fino a qualche giorno fa mi era del tutto sconosciuto. La Villa di Livia.
La villa, che corrisponde alla villa di Livia Drusilla, moglie dell'imperatore Augusto, si trova all'interno del parco pubblico di Prima Porta, e l'accesso agli scavi si trova nel centro del parco stesso. Una volta raggiunto l'ingresso si possono subito vedere dei reperti, vasellame, sesterzi, pezzi di stucchi e affreschi ed un filmato con gli affreschi intonsi che ora si trovano nel Museo Nazionale Romano.
Per raggiungere la villa che è alle spalle di questo piccolo museo, si percorre una antica strada romana per cinquanta metri, e il colpo d'occhio che si ha è sui giardini della villa che hanno una bellissima veduta su quella che doveva essere la campagna romana.
La villa è in ottimo stato di conservazione. Passeggiando nei suoi ambienti non si può non notare l'impluvium principale (prima foto) o i mosaici in ottimo stato nelle diverse stanze, così come gli affreschi e le varie stanze termali, calidarium e frigidarium.
Inoltre è possibile scendere nella parte bassa della villa, dove gli ospiti trovavano refrigerio e dove sono stati rinvenuti intonsi gli affreschi conservati al Museo Nazionale Romano.
Una visita da non perdere se siete appassionati di storia romana.
Riserva naturale di Tor Caldara
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- Scritto da Manuel
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Escursione adatta ai bambini, sempre pianeggiante.
Passeggino: Si, senza problemi
L'ingresso è gratuito, ma i giorni di apertura e gli orari sono abbastanza risicati, quindi consulatate prima su google o fate una telefonata.
L'oasi WWF di Tor Caldara si trova ad Anzio, 70 km a sud di Roma. Parcheggiata l'auto nel microscopico piazzale di fronte all'ingresso principale o nelle immediate vicinanze, si entra subito nell'oasi che ci accoglie con la casetta della forestale, una mappa gratuita da consultare e restituire prima di uscire, e una bellissima fontanella dove fare il pieno di acqua fresca.
L'escursione è veramente semplice e alla portata di chiunque, è pianeggiante, su strada comoda, sterrata, e di breve durata. Facendo tutte le soste e mettendosi a leggere le varie didascalie sulla mappa o ascoltandole tramite QRCode dal cellulare, dovreste impiegare circa un'ora.
A metà percorso si comincia a sentire un forte odore di zolfo. Sono le solfatare che circondano la riserva, con punti di avvistamento ben segnalati da cui è anche possibile fare qualche foto, come quella qui sopra. Inoltre tornando indietro è possibile passare sul laghetto (a fine settembre asciutto) della solfatara che si trova all'interno dell'oasi.
Arrivati alla Torre, che è del 1565, si gode di un bellissimo panorama sul litorale laziale, sia verso nord che verso sud, il consiglio è quindi di prendervi tutto il tempo per fare qualche bella foto.
Tornando indietro tenete d'occhio la mappa e girate sulla destro verso i punti 13 e successivi. Si arriva cosi in un punto dove le truppe inglesi si nascosero e si accamparano durante la seconda guerra mondiale per evitare di essere visti dalle ricognizioni aeree dei tedeschi, vista la fitta vegetazione. Piu avanti invece c'è un laghetto artificiale creatosi dall'esplosione di una bomba sganciata sulla zona durante il famoso sbarco di Anzio.
Il giro si conclude passando per le gabbie di recupero della fauna selvatica, che è possibile vedere da apposite feritoie. Quando uscite non dimenticatevi di lasciare la mappa che avete preso all'ingresso.
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Nel Mantovano, sul Mincio, c'è un borgo piccolo piccolo. ma così piccolo che attraversarlo tutto saranno si e no 100 metri. Ma è delizioso, molto carino, una bomboniera per i turisti. Ci si arriva attraversando il Ponte Visconteo. Negli ultimi secoli questo luogo è stato testimone di scontri in diversi conflitti, prima con Napoleone contro gli austriaci, più recentemente in epoca risorgimentale tra piemontesi e.. austriaci, sempre loro si. A dire il vero non c'è molto da dire su questo borgo, tranne sulla sua unicità e bellezza che lo ha portato ad essere uno dei "borghi più belli d'italia".
Se vi capita di passare da quelle parti fermatevi, prendete giusto un caffè visti i prezzi che ci sono in giro, oppure ristoratevi in uno dei tanti locali che ci sono, perchè ci sono praticamente solo quelli, ristoranti e bar. Una passeggiata lungo il fiume e ripartite per la vostro viaggio!
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La Sorgente del Tevere
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- Scritto da Manuel
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Molti romani forse non si sono mai chiesti dove nasce il fiume più importante per la storia del nostro Paese, il Tevere, che era già il fulcro della vita degli antichi romani. In tuttà onesta ero uno di quei romani che non aveva mai visitato la sorgente, che non è poi nemmeno così lontana da Roma.
La sorgente si trova sul monte Fumaiolo, a Verghereto, dove una volta raggiunto il valico e lo spiazzo con i due punti di ristori, si parcheggia l'auto e si prosegue a piedi. E' una passeggiata alla portata di tutti. 600 metri nel bosco, in leggera discesa, ma serviti da comodi "scalini". In dieci minuti quindi si arriva a quella che è la mamma del fiume che vediamo tutti i giorni noi romani.
Si può bere l'acqua? Io l'ho bevuta, molti la bevono, se chiedi a quelli del posto ti dicono "vai tranquillo", quindi non temete e rinfrescatevi, l'acqua è gelida e buonissima.
Poco più accanto, sulla sinistra, c'è una colonna con un'aquila romana, voluta da Mussolini. Sembra quasi voler rubare la scena alla vera sorgente. Addirittura per poter dire che il biondo tevere nasceva nella sua terra fece spostare il confine dell'emilia e della toscana, ma questa è un'altra storia.. concentriamoci sulla sorgente. Una volta uscita dal monumento segue dei corridoi di cemento e sparisce lontano nel bosco. Riceverà poi numerosi affluenti, tra cui i più importanti il Nera (quello che gli da più acqua) e l'Aniene.
Vedere questo posto incontaminato e poi pensare a roma è in piena fa sorridere. Bisogna goderselo qua, dove nasce, dove tutto è davvero più magico!
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Chioggia
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- Scritto da Manuel
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Chioggia, o come molti la chiamano, "la piccola Venezia", si trova nella parte sud della laguna Veneta proprio dove inizia il delta del Po. Sicuramente affascinante, anche se lontana parente della cugina ben più conosciuta e visitata, Chioggia mi ha lasciato un pò l'amaro in bocca per via del.. traffico. Nonostante fosse Settembre nemmeno nel centro pedonale potevi cammiare a testa in su senza doverti preoccupare delle auto, che un pò come a Roma hanno permessi per girare ovunque.
Si può scegliere ovviamente di cammiare lungo uno dei due canali che costeggiano il centro, e così scelto il canale di destra (guardando la laguna direzione Venezia), il traffico sparisce (ma le macchine parcheggiate no) e si può camminare più tranquillmente.
Insomma bella, colorata, camminare lungo i canali ed arrivare alla piazza che da sulla laguna, tutto molto affascinante e divertente, anche per i bambini. Ma è come se le mancasse qualcosa. Sono chiaramente giudizi personali e sono sicuro che molti l'avranno apprezzata di più di quanto abbia fatto io.
Ovviamente è tutto carissimo, proprio come nella più blasonata Venezia. Si paga tutto, il bagno, l'acqua, qualsiasi cosa. Tranne i sorrisi, che giuro avrei volentieri pagato per vederne, ma anche qui come a Venezia ce ne sono pochi. Peccato.
La cosa che più ci ha fatto sorridere e che è finita sui giornali in questi giorni è la chiesa che accetta offerte con il... bancomat. Esatto, c'è il pos in chiesa, per l'offerta che offerta proprio non è visto che c'è un tariffario..
Quando vi capita di scendere lungo l'Adriatico fateci un salto, la città è graziosa e sicuramente vi può regalare un paio d'ore di intrattenimento, tra passeggiate caratteristiche lungo i canali, qualche foto, e magari un aperitvo guardando la laguna.
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