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Lago Dimon
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Escursione: Lago dimon, partendo dal vecchio castello Valadjer
Luogo: Castello Valadjer
Condizioni Meteo : Variabile, pioggia.
Difficoltà: Escursione micidiale seguendo il sentiero CAI 404. Si fanno tutti i metri di dislivello in una manciata di km.
Durata: 3,53h - Andata e ritorno, per 10,3 km totali
Panorama: 3/5 - Lago molto bello e panorama di ampio respiro seguendo il sentiero cai
Avvistamenti : No
Passeggino: Si, la sterrata è buona ma dovete fare quella andata e ritorno.
10.4 km, 04:48:30
Per andare al lago Dimon ci sono diverse strada, che partono tutte nei pressi del castello Valadjer, sopra Ligosullo. La più comoda è sicuramente la noiosissima mulattiera, che volendo vi porta direttamente al lago (non ho visto divieti) ma è stretta e si passa uno per volta, quindi se incontrate un'auto nel senso opposto tanti auguri.
Il sentiero scelto da noi è quello del CAI 404, che parte dentro al bosco. Facciamo subito una considerazione. Questo sentiero ha una pendenza davvero molto accentuata, è molto faticoso, si fanno molti metri (circa 400) di dislivello in meno di 1km, quindi vi lascio immaginare le pendenze. Una volta raggiunti i 1.708m di Val di Legnan, dove c'è un ripetitore, possiamo tirare un pò il fiato e fare una sosta. Si riparte puntando il monte Neddis, 1990m, che aggireremo passandoci sotto a quota 1900 circa, su un sentiero che sale ripido ma molto meno di quello appena fatto, ma soprattutto in quota con una bellissima visuale sulle vallete sottostanti e sul monte Zermula, e se siete fortunanti come noi riuscirete a vedere persino il Triglav, in Slovenia.
Raggiunge le pendici del Neddis il sentiero spiana e l'ultima parte si fa completamete in falsopiano, guardando dall'alto la noiosissima sterrata, fino a che dietro una roccia ecco spuntare il lago Dimon. Il sentiero proseguirebbe dritto, ma il tempo è cambiato, rischiamo di prendere l'acqua, cosi scendiamo dritti per dritti puntando il lago, cosa che sconsiglio di fare se non allenati ma soprattutto dopo un temporale, il rischio di scivolare è molto elevato (anche se non cadrete in nessun burrone).
Al lago il cielo si fa nero, non riusciamo ad apprezzare la bellezza del posto ne tantomeno sperare di fare una capatina a monte Dimon o al Paularo. Riesco però a farmi offrire una birra da dei ragazzi che stanno campeggiando da 3 giorni, davvero super organizzati, persino con una zattera per accorciare le distanze tra una sponda e l'altra.
Col boccone in bocca cominciamo a mettere i kway, c'è un fuggi fuggi generale, giustificato dall'acquazzone che prendiamo per buoni 40 minuti sulla sterrata (molto più facile da fare soprattutto sotto le intemperie), arrivando cosi alla macchina fradici nonostante il sole sia tornato prepotente e su al lago non ci sia più nemmeno una nuvola.
Sfortuna, in montagna capita!
Il video dell'escursione
Lago Avostanis e Cima Avostanis
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Escursione: Dalla Malga Pramosio alla Cima Avostanis(2.193m) passando per il bellissimo Lago Avostanis.
Luogo: Malga Pramosio
Condizioni Meteo : Soleggiato
Difficoltà: Escursioni semplice fino al lago, poi diventa sentiero di montagna senza grossi pericoli.
Durata: 2h - Sola andata, per 4 km fino alla cima. Il lago è 40 minuti prima.
Panorama: 4/5 - Paesaggio bellissimo a 360 gradi fino al monte Coglians e su tutta la vallata
Avvistamenti : Si. Il sentiero è pieno di marmotte, attenzione ai fischi bambini!
Passeggino: Si, la sterrata è buona fino al lago.
4 km, 02:32:56
Questa bella escursione adatta a tutti purchè buoni camminatori, parte dalla malga Pramosio, raggiungibile con una lunghissima sterrata (8km) che parte da cleulis ed è sempre larga e comoda, mai impegnativa, fattibile con qualsiasi tipo di automobile. Arrivati a malga Pramosio parcheggiamo l'auto e apprezziamo subito la bellezza del posto. I golosi potranno fare un'ottima colazione e comprare prodotti locali e c'è una bella fontana per riempire le borracce qualora ve ne foste dimenticati.
Zaino in spalla cominciano la nostra escursione verso il Lago Avostanis. Il sentiero parte subito a ridosso della malga, sostanzialmente continuando la sterrata che ci accompagnerà fino su al lago, senza alcuna difficoltà se non quella della salita ripida ma costante. Subito al primo tornate c'è un altarino con uno scarpone in pietra e una croce in ferro in ricordo di Maria Plozner Mentil, portatrice carnica, uccisa da un cecchino durante la prima guerra mondiale.
Continuiamo a salire senza difficoltà, non lasciando mai la strada sterrata che sale ripida tra prati erbosi e raggiungiamo un casale chiuso, ma dotato anch'esso di fontanone dove rinfrescarsi. Siamo quasi arrivati al lago, manca ancora un pò, qualche tornante bello ripido. Il lago è cristallino, pieno di girini e pesci, freddissimo. C'è poca gente. I bimbi si fermano, ma la cima Avostanis è li a 20 minuti, non potevo non farci un salto. Superata la casera con fontana subito dietro il lago la mulattiera lascia spazio ad uno stretto sentiero di montagna che non è mai impegnativo se non verso la vetta, dove si possono scegliere due strade. Sulla sinistra la parte più esposta ma più bella perché si riesce a vedere tutta la vallata sottostante, a destra il sentiero più sicuro, che passa tra i prati. Roba di 30 metri l'uno dall'altro, ma se volete fare qualche foto sicuramente quello leggermente più esposto è da preferire. Con i bimbi senza dubbio il sentiero sicuro, SEMPRE.
Dalla cima riusciamo a goderci un panorama a 360 gradi fino al monte Coglians, siamo a 2270 metri, c'è qualche fortificazione, tracce più che altro, niente di che, ma ci sono.
Salutiamo la vetta e scendiamo nuovamente sui nostri passi, fino al lago, che dall'alto risplende ancora di più.
Per i bambini consiglio di portare binocolo perché sotto la parete a strapiombo sul lago ci sono dei sassi sotto cui si nascondono delle simpaticissime marmotte. Che a dire il vero sono un pò su tutto il sentiero, quindi occhio ai fischi.
Il video dell'escursione
Cima Tamai
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Escursione: Dal Monte Zoncolan alla Cima Tamai 1.970m
Luogo: Monte Zoncolan
Condizioni Meteo : Soleggiato
Difficoltà: Escursione semplice su pista da sci, variante più impegnativa. Tutta in salita, non molla mai.
Durata: 4,10h - Andata e ritorno per 4km totali
Panorama: 2,5/5 - La cima Tamai è la vetta piu alta dello Zoncolan, il paesaggio è però rovinato in parte dagli impianti da sci.
Avvistamenti : No
Passeggino: Si, ma nella parte alta della sterrata meglio se passeggino da trekking
4.1 km, 04:54:04
Il monte Zoncolan è uno dei simboli della Carnia. Tappa del giro d'Italia, salita durissima, è pieno di ciclisti amatori che si arrampicano con una fatica estrema per giungere in cima e farsi la foto di rito, coronando l'impresa e magari condividerla con altri amici appassionati.
Lo Zoncolan è un panettone che consente di salire a 1700 metri circa comodamente in macchina e da li fare delle escursioni interessanti, per tutti i gusti.
Una volta arrivati al parcheggio, non grandissimo, e messi gli scarponi ai piedi, cominciano la nostra escursione verso la cima Tamai.
Fosse inverno arriveremmo sotto la cima comodamente seduti su una seggiovia, ma in friuli l'estate significa impianti di risalita chiusi, e quindi la vetta ce la dobbiamo guadagnare.
Dal parcheggio riscendiamo leggermente verso l'imbocco del sentiero, che è subito stretto nel primo tratto per poi ricongiungersi alla larga e comoda mulattiera / pista da sci, che non presenta alcuna difficoltà tecnica.
Le indicazioni ci sono (all'andata saltiamo quella a destra che è una scorciatoia, RIPIDISSIMA, per la vetta) ma servono davvero a poco, basta risalire la pista da sci, davvero molto ripida e faticosa, visibile sempre, che attraversando prati fioriti ci porta fino a monte della seggiovia, che è 10 metri sotto Cima Tamai.
Da qui il panorama è davvero fantastico, anche se rovinato in parte dagli impianti di risalita, ma si riesce a vedere davvero a 360 gradi. Alle nostre spalle c'è un'altra bellissima vetta, che faremo forse il prossimo anno, il monte Avernis, che solo a vederlo mette voglia di arrampicarlo.
Per scendere potete tornare sui vostri passi oppure fare il sentiero che scende leggermente verso l'avernis e poi tutto in quota, su un crinale non molto scosceso ma dove dovete prestare attenzione con i bambini, evitando così la pista da sci. Il sentiero era stato appena sistemato dal cai, che però purtroppo - ma comprensibilmente - aveva lasciato tutta l'erba falciata sul sentiero, che era decisamente scivoloso vista la sua ripidità. Superati i primi 250 metri in pianura, sul crinale, si scende poi attraverso alberi e piante, con pendenze ragguardevoli e alcuni passaggi dove dovrete aiutare i bimbi, ma mai pericolosi.
Risbucati alla pista da sci, proprio nel punto della deviazione vista all'andata, decidiamo di allungare il giro e non tornare direttamente al parcheggio rifacendo la strada dell'andata, ma continuando sulla pista da sci e tenendoci a sinistra fino a raggiungere il rifugio Tamai, unico aperto sullo Zoncolan in questo mese di Agosto.
Dal rifugio al parcheggio sono 150 metri semi pianeggianti.
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Malga Lavareit
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Escursione: Da Cleulis a Malga Lavareit
Luogo: Cleulis
Condizioni Meteo : Nuvoloso
Difficoltà: Escursione semplice ma abbastanza noiosa.
Durata: 2,10h - Sola andata, per 6,1 km
Panorama: 3/5 - Siamo sotto al monte Terzo, e di fronte a noi il passo di Monte Croce Carnico, il Pal Piccolo, il Freikofel e il Pal Grande
Avvistamenti : No
Passeggino: Si, la sterrata è buona
6.1 km, 02:31:00
In zona Cleulis c'è una passeggiata semplice da fare insieme ai bambini. Bisogna seguire la stretta strada che nella fine del paese di cleulis sale, volendo, fino in malga. Ovviamente essendo la strada stretta il passaggio in caso di incontro di altra autovettura sarà molto difficoltoso.In periodi con poca affluenza si riesce ad arrivare parecchio in su con l'auto e onestamente lo consiglio, visto che l'escursione è tutta su strada sterrata. Eh, queste noiosissime sterrate, adatte si ai bambini e ai passeggini, ma davvero poco appaganti. Quindi tutto quello che riuscite a togliere sul chilometraggio totale è benvenuto.
A metà strada, quando siamo ormai saliti di quota, cominciamo a vedere moltissime sculture di legno, di tutti i generi, e i bambini si divertono a riconoscere l'animale o l'oggetto raffigurato. Si prosegue sempre sulla sterrata, senza possibilità di sbagliare, mantenendoci sempre sulla via principale evitando le deviazioni per il monte Terzo. Finalmente arriviamo sotto la cima del monte Terzo, cominciamo a intravedere la malga, davvero molto carina e con le mucche al pascolo. Il panorama da sulla vallata di Timau: vediamo il Pal Piccolo, il Freikofel, Il Pal Grande, il passo di monte croce carnico. Insomma ampio respiro e prati verdi dove riposarsi un pò. Dalla malga volendo si può salire al monte Terzo oppure ridiscendere per la strada dell'andata.
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Escursione al rifugio Contrin e alla malga Contrin
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Escursione: Da Alba di Canazei al rifugio e alla Malga Contrin
Luogo: Valle del Contrin
Condizioni Meteo : Variabile perlopiù soleggiato
Difficoltà: Escursione da divedere in tre parti. La prima molto dura fino alla baita Locia Contrin. La seconda interamente pianeggiante, la terza con una bella salita fino al rifugio Contrin.
Durata: 2h - Sola andata, per 5 km
Panorama: 3/5 - Siete sotto la Marmolada e scendendo si vede il Sassolungo che domina da lontano la valle del Contrin
Avvistamenti : No
Passeggino: Si, ma dovete fare tutta la mulattiera e considerare pendenze importanti
4.9 km, 02:16:22
Saranno passati almeno 30 anni dall'ultima volta che ho fatto questa escursione, quando ero io ad avere l'età dei miei figli o poco più, e non mi ricordavo di quanto fosse bella e appagante.
Fatta questa premessa partiamo con le informazioni.
Parcheggiamo l'auto da qualche parte sotto la cabinovia del ciampac e subito dietro parte il sentiero che indica 1.30h e 6km per raggiungere il rifugio. Il tempo è forse molto ottimistico se avete dei bambini, ci vogliono almeno 40 minuti di più, mentre il chilometraggio può essere ridotto di ben 1km sfruttando tutte le scorciatoie presenti sulla sterrata sin dall'inizio che ci ricongiungono più in alto con il sentiero 602 che lascia la sterrata e porta fino alla baita Locia Contrin. Fino a qui le pendenze sono decisamente importanti, ma il sentiero è appagante, passa in mezzo al bosco, zigzagando tra gli alberi, tagliando spesso la mulattiera.
Adesso possiamo tirare un sospiro di sollievo, ci aspetta una lunga passeggiata nella valle Contrin, pianeggiante e appagante, si vedono le montagne intorno a noi e c'è anche un sole molto piacevole a farci compagnia. Incontriamo nuovamente il signore di 92 anni conosciuto sulla Viel dal Pan e scambiamo quattro chiacchiere. Continuiamo a percorrere la valle fino alla baita Cianci, chiusa, tra asinelli e mucche al pascolo. Si vede subito che la pacchia è finita, il sentiero comincia a salire nuovamente, meno ripido, ma la fatica si fa sentire.
Raggiungiamo il rifugio Contrin adesso inzia la parte più dura, convincere i bambini a fare gli ultimi 100 metri per aggirare il rifugio e raggiungere la Malga Contrin che gli è subito dietro, dove finalmente pranzare con panini, birra e prodotti locali, tra cui una buonissima polenta. I costi non sono proprio popolari, ma lo sforzo va premiato. Prima di riscendere a valle è d'obbligo la sosta subito dietro il rifugio Contrin, anche per far mettere il timbro ai nostri scalatori, sul loro passaporto della montagna per bambini.
Stiamo parlando sempre di un rifugio degli alpini, quindi questo timbro ha una valenza speciale.(potete timbrare anche alla malga)
Godetevi la marmolada e il sole fino a quando volete, il sentiero per tornare all'auto è totalmente in discesa. La fatica ormai è roba passata!
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