Benvenuto in Giroviaggiare.it
Villa Gregoriana
- Dettagli
- Scritto da Manuel
- Categoria principale: Italia
- Visite: 4312
Villa Gregoriana è una delle tre ville che si possono visitare a Tivoli, in provincia di Roma. La villa si trova in una dolina carsica, tra la valle dell'aniene e l'antica acropoli romana, e per visitarla bisogna scendere fino alla base della dolina e risalire poi dall'altra parte, rendendo quindi la visita davvero bella ed interessante, completamente nel verde e nella natura. Sono inoltre presenti diverse cascate, tra cui una principale davvero imponente.
Il corso d'acqua forma a valle un lago dai colori vivaci che si può esservare in tutta la sua bellezza da diversi punti panoramici che il sentiero offre. All'inizio del giro si arriva quasi subito l'ingresso della vecchia villa romana di Manlio Vopisco, potete entrare e fare un giro nelle fondamenta, che però risultano un pò sterili. Rendono però l'idea degli ambienti della villa.
Verso la fine del giro incontriamo le grotte di Nettuno e delle sirene. Questa è raggiungibile comodamente e ci si può entrare dentro, magari a prendere un pò di fresco d'estate. Gli schizzi d'acqua sono assicurati, i bambini si divertiranno. Finito il giro e raggiunta l'uscita siete nel centro di Tivoli, l'antica Tibur.
Eremo delle Carceri
- Dettagli
- Scritto da Manuel
- Categoria principale: Italia
- Visite: 7003
Quando San Francesco aveva bisogno di ritirarsi spiritualmente è qui che si ritirava, in questo Eremo a circa 800m di altezza, poco lontano da Assisi e sulla strada che porta alla cima del monte Subasio. L'eremo è completamente nascosto dalla macchia della montagna. Parcheggiata l'auto (con difficoltà) in pochi metri si arriva al cancello principale, dove inizia la comoda sterrata che in poche centinaia di metri ci porta alle "carceri" vere e proprie, dove all'interno è purtroppo vietato fotografare.
La cosa che colpisce all'interno dell'eremo è la dimensione delle porte in pietra che uniscono i locali. Basse e strette, molto strette, tanto che mi sono chiesto se una persona di corporatura importante fosse in grado di proseguire la visita.
Il giro è obbligato. Una volta usciti dall'altra parte è possibile percorrere diversi sentieri, tutti segnati, o andare a raccogliersi in preghiera dove San Francesco si sdraiava in terra a mirare le stelle o dove si riuniva con i suoi seguaci predicando. Qui non potrete fare a meno di notare una infinità di piccole croci fatte con bastoncini di legno legati tra loro con un filo d'erba.
Purtroppo la visita è stata troppo sbrigativa, siamo arrivati a 45 minuti dalla chiusura e non abbiamo potuto apprezzare tutti i luoghi che l'eremo nasconde, quindi il consiglio è di andare presto e fare le cose con estrema calma.
Abbiamo visitato anche il Monte Subasio, che svetta sulla città di Assisi ed è facilmente raggiungibile in auto. In cima si aprono gli orizzonti sulle valli umbre, quindi visto che siete di strada fateci un salto.
Commenta (0 Commenti)
Gubbio
- Dettagli
- Scritto da Manuel
- Categoria principale: Italia
- Visite: 4892
Non visitavo Gubbio da almeno 15 anni, e non me la ricordavo cosi bella ed immersa nel verde. Stavolta sono andato con tutta la famiglia, in una domenica di Aprile piena di sole. La cosa che salta all'occhio sin da subito è che ormai Gubbio è la città di Don Matteo. Ovunque ci sono foto degli attori. Soprattutto nei posti che sono stati teatro della Fiction del prete detective, e molta gente si diverte a visitare quei luoghi visti prima solo in tv. Anche i miei bambini hanno strappato un sorriso ai turisti quando in Piazza Grande hanno gridato "Papà, la caserma di Don Matteo!!".
Parcheggiata l'auto fuori dalle mura ci si incammina per le sue vie piene di vita e di storia. Ma anche di tradizioni. Mi ricordo di aver preso la patente di matto quando avevo 19 anni, dovetti girare 3 volte intorno alla Fontana del Bergello, e il mio amico di Eugubino finalmente potè patentarmi. Si, è necessario un eugubino DOC per ricevere il titolo!! Assistetti anche ad una gara di Balestrieri, che si svolge durante il Palio dei Balestrieri.
Da piazza Grande si arriva fino alla bidonvia che porta sul Monte Ingino (circa 6 euro a persona), meta della tradizionale corsa dei Ceri che si svolge ogni anno nella cittadina. In cima al Monte Ingino, raggiungibile anche a piedi, c'è la Basilica di Sant'Ubaldo, che custodisce i ceri durante l'anno.
La vista che si gode su Gubbio dal Monte Ingino è davvero fantastica.
Tornando fuori le mura per far svagare un pò i bambini siamo andati nel parco comunale, dove per chi volesse è possibile visitare l'antico Teatro Romano, risalente al 20 a.c. quando Gubbio era conosciuta ancora come Iguvium. L'edificio poteva accogliere circa 6000 spettatori, un numero importante per l'epoca. C'è un tornello, si pagano 3 euro, si entra. Niente di più semplice.
Se proprio devo fare un appunto lo faccio al traffico. Incredibile dover prestare continuamente attenzione alle macchine in una cittadina cosi carina, soprattuto all'interno delle mura.
Commenta (0 Commenti)
Bevagna
- Dettagli
- Scritto da Manuel
- Categoria principale: Italia
- Visite: 4393
Il bellissimo borgo di Bevagna non era una tappa prevista, ma è stato una scoperta incredibile. Lungo la strada decidiamo di fermarci in questo ameno borgo per prendere un caffè, pensando che non saremmo rimasti che qualche minuto. Abbiamo invece scoperto un posto interessante, pieno di vita e di tradizioni, ed è finita che abbiamo trascorso qui il resto del pomeriggio, rimandando il resto della gita.
Bevagna è in Umbria, poco distante da Foligno. Il paesino è incantevole. Pieno di feste e tradizioni medievali, Bevagna accoglie i propri ospiti con tantissime proposte, tra cui il giro dei mestieri, che consiste nel visitare vere e proprie botteghe allestite come un tempo e che funzionano proprio come una volta.
Si può fare un unico biglietto scontato per tutte le botteghe o visitare solo quelle che si preferisce per soli 2.50 euro a persona. Non c'è stato il tempo di vederle tutte, purtroppo il tintore non siamo riusciti a vederlo. Cartiera, Dipintore e Cereria però sono state davvero piacevoli da visitare ma soprattutto molto interessanti. Il custode, non saprei come chiamarlo, comunque la persona che si occupa della bottega, è capace di lavorare come si faceva ai tempi del medioevo, spiega per filo e per segno tutti i passaggi per la realizzazione del prodotto ed è sempre gentile. Anche i bambini di 4 e 5 anni hanno trovato queste visite interessanti.
Al di fuori del giro dei mestieri abbiamo visitato la casa medievale con annesso il foro romano. Qui il costo è di 3 euro a persona. Ma non dovete farvi scappare la visita, interessante sotto ogni aspetto, con la guida veramente preparatissima e simpatica, che ci ha spiegato come molti usi e costumi del medioevo ancora facciano parte integrante della nostra quotidianeità, come le superstizioni ad esempio, o modi di dire che ancora oggi usiamo.
Se vi trovate in Umbria non potete perdervi Bevagna e le sue botteghe, i suoi mestieri, e la sua storia.
Commenta (0 Commenti)
Isola Polvese
- Dettagli
- Scritto da Manuel
- Categoria principale: Italia
- Visite: 4660
Avevamo già visitato il lago Trasimeno e l'isola Maggiore. Questa volta decidiamo di tornare in questa bellissima zona dell'Umbria per visistare l'altra isola, la Polvese, più selvaggia e incontaminata.
Partiamo da San Feliciano con il traghetto, dal costo di 6 euro per andata e ritorno, bambini sotto i 6 anni non paganti (non ricordo esattamente l'età ma i miei non hanno pagato). Il tragitto è brevissimo, 15 minuti al massimo e si arriva all'isola Polvese. Una volta scesi dal traghetto si possono scegliere itinerari diversi, tutti collegati tra di loro viste le dimensioni ridotte dell'isola, che è completamente visitabile a piedi in una giornata e con molta calma.
Verso sinistra ci sono le rovine del castello che serviva più che altro alla difesa degli isolani, visto che non ci sono stanze o locali visitabili ma solo la cinta muraria.
Continuando a camminare in pianura, costeggiando le rive del lago, si arriva dopo 20 minuti di cammino ad una scalinata che porta in cima ad una collineta dove c'è il monastero di San Secondo, anche se ormai dell'originale ci sono solo dei resti e la parte più moderna è in fase di ristrutturazione. Di fronte al monastero una riproduzione dell'isola in miniatura.
Continuando sul sentiero di sinistra, pianeggiante, si arriva all'ostello, dove potrete rifocillarvi se non avete il pranzo al sacco o dormire. Sempre tenendo la sinistra e prendendo il sentiero alto, si arriva al giardino delle piante acquatiche, che ahimè era in condizioni pietose, nell'incuria generale. I bambini si sono però divertiti ad osservare le rane che popolavano l'acquitrino.
Da qui si torna alla zona di attracco e volendo continuando sulla sinistra si possono visitare quelle segnate come spiagge. L'isola è stata una piacevole scoperta, rigogliosa di vegetazione di ogni tipo, animali selvatici che qui trovano riparo e tanto senso di pace e tranquillità. Un particolare dell'isola che non potrà sfuggirvi è la presenza massiccia di finocchio selvatico, ma soprattutto degli ulivi. Ce ne sono migliaia di esemplari, tutta l'isola ne è piena.
Tornati a San Feliciano potreste voler visitare il museo della pesca che si trova in fondo alla passeggiata, dal lato opposto dei parcheggi. Il costo è irrisorio e i bambini lo trovarenno sicuramente interessante visto che dovranno partecipare a giochi di vario tipo.
Commenta (0 Commenti)