Pictures of my travels

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  • Anello Malga Priu e Rifugio Gortani

    {jcomments on}Escursione: Si sale alla malga Priu per scendere ad anello verso il rifugio Gortani
    Luogo: Val Rauna, sopra Ugovizza
    Condizioni Meteo : Soleggiato - Variabile
    Difficoltà: Escursione senza alcuna difficoltà, che è possibile fare su una comoda carrareccia 
    Durata: 4.00h 
    Panorama: 3/5 – Bello il paesaggio che si vede dalla malga Priu, se non il migliore della zona
    Avvistamenti : No
    Passeggino: Si, meglio se da trekking con ruote adatte a sassi grandi ma dovete fare solo la strada bianca!

    La malga Priu vista dalle case in legno sugli alberi

    5.1 km, 04:19:10

     

    Tra le malghe del Puanina Tour ce ne sono 2 vicine tra di loro che possono essere visitate con un giro ad anello nella stessa giornata.
    Sono la malga Priu e il Rifiugo Gortani.
    Salendo da Ugovizza si arriva ad un incrocio con un ponte sulla sinistra, da attraversare con l'auto, per proseguire altri 300 metri fino al parcheggio dove ci sono le indicazioni per la malga Priu, 45 minuti, e il rifugio Gortani, 10m.

    Prendiamo il sentiero per la malga Priu, asfaltato per i primi 200m, per trasformarsi subito in strada bianca, percorribile con passeggino da trekking.
    La strada sale nel bosco, sempre comoda, con pendenza moderata ma costante.
    Dopo una sgambata di 50 minuti e 300 metri scarsi di dislivello il bosco si dirada e si arriva su un pianoro dove si intravede subito la malga Priu e si riesce a godere di un bel panorama.
    Tipico di questo posto sono le prime case in legno costruite sugli alberi, dove è possibile pernottare su richiesta.

    Ci rifocilliamo alla malga!

    Il Rifugio Gortani

    Dopo esserci rifocillati e aver bevuto una birra fresca ripartiamo e lungo la discesa, al secondo bivio sulla sinistra, proseguiamo per un'altra strada bianca, molto più comoda della prima per i passeggini, e la seguiamo fino a scendere giù fino alla strada asfaltata, dove tenendo la destra si arriva fino al bivio per il Gortani, dove decidiamo di fermarci a prendere un caffè assieme a Bianca, la mascotte del rifugio, una cagnolona Labrador simpatica e affettuosa.

    Dal Gortani, raggiungibile anche in auto, si torna al parcheggio in 10 minuti passando per la comoda strada asfaltata.

  • Castello Welsperg

    Escursione: Castello Welsperg
    Luogo: Monguelfo
    Condizioni Meteo : Pioggia
    Difficoltà: Turistico, per chiunque, salita impegnativa per gli anziani o i pigri, ma asfaltata.
    Durata: Dipende solo da voi!
    Panorama= 1/5 – Non c’è molto da vedere se non il castello.
    Passeggino= Si, strada asfaltata fino al castello, molto ripida.

    Se capita la pioggia dove li porti due bambini di un anno e mezzo e tre anni? A visitare un castello. Quello Welsperg, a Monguelfo, fa al caso nostro.

    Parcheggiata l’auto nel parcheggio sotto la collina dove si trova il castello, cominciano a camminare lungo la strada che si inerpica ripida, con qualche panchina per riposare ogni tanto, guardare i prati, e poi riprendere. Niente di sconvolgente, ma davvero ripida, quindi forse poco adatta a persone anziane. (Magari esiste un servizio navetta o qualche eccezione per accompagnare la persona fino alla sommità).

    Il castello è tenuto molto bene, piccolino ma curato e non spoglio. C’è una piccola cappella con affrescato un Cristo sulla croce, la cucina è piena di animali impagliati ed utensili d’epoca, un bel salone e una stanza con una culla fatta di legno e pagliericcio.

    Poi ovviamente c’è la zona all’aperto, tra le mura, piccolina anche questa, ma che domina la vallata.

    I bambini si sono divertiti, sicuramente avremmo apprezzato di più se non avessimo dovuto corrergli sempre dietro per non fargli fare qualche danno.

     

  • Escursione a Malga Fratazza

    Escursione: Malga Fratazza partendo da San Martino di Castrozza
    Luogo: San Martino di Castrozza, strada in salita vicino al camping
    Condizioni Meteo : Soleggiato
    Difficoltà: Escursione alla portata di chiunque, totalmente in piano
    Durata: 30min
    Panorama: 2/5 – Escursione a valle, nel bosco, con veduta sulle Pale dalla Malga
    Passeggino: Si

    L’escursione alla Malga Fratazza è quanto di più semplice si possa chiedere. Totalmente in piano, parte dal bosco dietro al camping e continua su un selciato fino alla malga. Il sentiero è adatto a chiunque, anche con le scarpe da ginnastica, passeggini di qualsiasi tipo. Mai faticoso, i bambini apprezzeranno. Non c’è molto da dire, l’escursione è breve ma piacevole da fare con la famiglia.

     

  • Escursione a Malga Juribello

    Escursione: Malga Juribello.
    Luogo: L’escursione parte presso un tornate scendendo da passo rolle verso Tonadico
    Condizioni Meteo : Soleggiato
    Difficoltà: Escursione Facile, sterrata pianeggiante con l’ultimo tratto in salita.
    Durata: 1h
    Panorama: 4/5 – Dalla malga la vista sulle pale è straordinaria
    Passeggino: Si, meglio da trekking soprattutto nell’ultimo tratto.

    Scendendo da Passo Rolle verso il parco di Paneveggio, all’incirca al terzo tornante dopo la Malga Rolle, parcheggiate l’auto e iniziate il sentiero che si trova proprio sul tornate. Una sterrata larga e facile si addentra nel bosco e resta pianeggiante per buona parte del percorso.
    Quando la strada nell’ultima parte comincia a salire significa che siamo quasi arrivati. Il bosco di dirada, si intravedono le Pale ed ecco sbucare la Malga Juribello che offre oltre al classico ristoro, diverso spazio su prato per consumare il proprio pranzo al sacco e riempire di acqua le borracce al classico fontanone di legno.

    Il ritorno è sulla stessa sterrata dell’andata, altrimenti potreste decide di continuare verso le Pale, per raggiungere la Baita Segantini. Le possibilità sono tantissime.

     

  • Escursione al Corno Bianco una vetta perfetta per i bambini

    Escursione: Dal passo Oclini fino alla vetta del Corno Bianco riscendendo per la malga Gurndin
    Luogo: Passo Oclini
    Condizioni Meteo : Sole
    Difficoltà: Escursione tutta in salita nella prima parte fino alla vetta. Poi in discesa e pianeggiante.
    Durata: 5h - A passo di bambino, per un totale di 4.6km
    Panorama: 5/5 - Visuale panoramica a 360 gradi
    Avvistamenti : No
    Passeggino: No - Solo dal parcheggio alla Malga Gurndin

    In cima al Corno Bianco

    4.5 km, 05:41:57

    Volevo far conquistare una vetta ai miei bambini, fargli provare l'emozione di arrampicarsi su una montagna e sapere che oltre non si poteva andare. Nelle dolomiti c'è una montagna perfetta per questo, il Corno Bianco. Perfetta perché ci si arrampica su roccia, si arriva ad una croce di vetta, e c'è persino un punto dove ci si può aiutare con una corda metallica, anche se il sentiero non è mai esposto o pericoloso.

    Raggiungiamo il Passo Oclini, passando per il passo di Lavazè. Qui c'è un ampio parcheggio, gratuito, ma la regola è sempre la stessa, cercare di arrivare presto, altrimenti il rischio di non parcheggiare è quasi certezza. Subito dietro la bellissima baita adiacente il parcheggio parte un sentiero che sale dritto per dritto verso il Corno Bianco, visibile sin da subito. Ci rendiamo quindi subito conto di quello che sarà il nostro obiettivo di oggi. Passiamo per prati erbosi, poi al cambiare della pendenza, dove la salita si inasprisce e il terreno diventa ghiaioso e pietroso, siamo circondati da pino mugo, una pianta bellissima che rende il paesaggio circostante molto molto piacevole.

    La malga Gurndin vista dal Corno Bianco

    Il corno Nero, visto dai pascoli della Malga Gurndin

    La salita non è molto impegnativa ma è faticosa, soprattutto un lungo tratto da affrontare su scaloni ricavati nella terra, molto alti, che fanno tirare il fiato. C'è un bivio, ma seguiremo queste indicazioni più tardi, sulla via del ritorno.
    Il pino mugo sparisce, siamo sotto la vetta, si vede la croce. Facciamo ancora qualche tornate, poi una nuova deviazione. Saliamo a destra, dove vediamo il cordino metallico per aiutarsi, sono gli ultimi metri.
    Finalmente siamo in cima al Corno Bianco, il paesaggio da quassù, a 2316m, è entusiasmante. Si vede il Latemar, il Corno Nero e la nostra prossima meta, la malga Gurndin.

    Facciamo sosta e ci godiamo l'aria frizzantina, ci sono diversi bambini, è davvero un'escursione molto bella da fare con loro. Scendiamo e al bivio incontrato all'andata prendiamo l'indicazione per la malga Gurndin, scendendo di nuovo tra pino mugo e pietraia, fino a che si raggiungono i pascoli della malga e la malga stessa. Qui la sosta è consigliatissima, i prezzi sono popolari, cosa insolita per queste zone, e cibo e birra sono di qualità.

    Il ritorno è agevole, su una sterrata non troppo lunga e completamente pianeggiante, che chiude ad anello il nostro giro tornando al punto di partenza.

  • Escursione al Gigante Baranci

    5.1 km, 03:10:49

    Escursione: Rifugio Gigante Baranci
    Luogo: San Candido
    Condizioni Meteo : Soleggiato
    Difficoltà: Passeggiata semplice in discesa.
    Durata: 1,5h
    Panorama= 2/5
    Passeggino= Si, ed è tutta discesa.

    Passeggiata semplice semplice che parte da San Candido. Come al solito cerchiamo di fare solo la parte piacevole altrimenti i bimbi, piccolissimi non camminerebbero. Saliamo con l’impianto, sola andata, fino al rifugio Gigante Baranci. Posto incredibile per i bambini, c’è di tutto, dal parco avventura alla pista monorotaia che torna alla base della seggiovia.

    Sulla sinistra del Gigante Baranci parte una mulattiera che si inoltra nel bosco, e prosegue per un bel tratto fino ai piedi della montagna. Girate a sinistra, tenete la mulattiera, direzione fondovalle, rifugio Jora. Il sentiero è sempre semplice, mai difficoltoso, giusto una salita se proprio vogliamo fare i pignoli prima di arrivare al rifugio Jora.

    Da qui, a metà pistà, c’è un bel panorama su San Candido e alle nostre spalle del Baranci, il gruppo montuoso. Il rifugio Jora è davvero carino e ben tenuto, pranziamo al sacco e con una birra gelata, un po’ di sole in compagnia delle mucche e poi ripartiamo nel primo pomeriggio per tornare al parcheggio di fondo valle.

     

  • Escursione al lago di Anterselva

    4.3 km, 06:27:38

    Escursione: Lago di Anterselva
    Luogo: Anterselva
    Condizioni Meteo : Sole e caldo
    Difficoltà: Facile lungo tutto il percorso.
    Durata: 2h circa tutto il giro, ma vi consiglio di fermarvi a pranzare sui prati intorno al lago e prendervela comoda
    Panorama= 3/5 – Scenario molto suggestivo, merita sicuramente una visita
    Passeggino= Si, ma ci sono dei tratti in cui va sollevato per scendere o salire alcuni punti dove non riuscirebbe a passare. Per il resto nessun problema.

    Il lago di Anterselva, situato a circa 1650m d’altezza, è circondato da splendidi boschi di conifere e poco distante da passo Stalle, valico alpino che porta in Austria.È raggiungibile percorrendo la valle di Anterselva, fino a raggiungere l’ampio parcheggio a pagamento all’inizio del lago.

    Lasciata la macchina e caricati i bimbi nei passeggini cominciamo la nostra passeggiata fino a raggiungere le sponde del lago, che almeno in questo inizio d’escursione non è nemmeno affollatissimo. Scegliamo di proseguire verso la sponda sinistra, costeggiando il lago e fermandoci di tanto in tanto per fare qualche fotografia ed ammirare il paesaggio. Sebbene sia possibile percorrere l’intero anello con i passeggini, in alcuni punti abbiamo dovuto sollevarli e portarli a mano, mentre nella seconda parte non ci sono grosse difficoltà, la sterrata è sempre percorribile.

    A metà giro, dopo nemmeno 1h di cammino di raggiunge un’ampia area di verde, dove c’è l’immancabile rifugio e le persone con le game sotto al tavolo. Volendo solo mangiare alla baita potreste arrivare con la macchina, ma il parcheggio è piccolo e non credo ne valga la pena, vista la brevità dell’escursione.

    Il nostro pranzo al sacco viene consumato all’ombra di un albero, con i bimbi pronti a fare un tuffo nelle acque gelide del lago, nonostante la calda giornata di luglio. Vicino al rifugio c’è una fontana dove poter fare rifornimento di acqua freschissima.

    Il nostro giro prosegue dopo pranzo sulla sponda opposta, anche se in realtà bisogna attraversare la statale e inerpicarsi nel bosco, guadagnando una posizione sopraelevata sul lago. Si prosegue nel bosco per una mezz’ora, si arriva ad un gioco che consiste nel tirare le pigne dentro un cerchio di legno di diverse dimensioni, e si costeggia ancora la statale dove troviamo un rifugio per piccoli daini.

    Attraversiamo un ponte che ci riporta al bivio di partenza dove è iniziata l’escursione, e da li al parcheggio.

     

     

  • Escursione al lago di Anterselva

    4.3 km, 06:27:38

    Escursione: Lago di Anterselva
    Luogo: Anterselva
    Condizioni Meteo : Sole e caldo
    Difficoltà: Facile lungo tutto il percorso.
    Durata: 2h circa tutto il giro, ma vi consiglio di fermarvi a pranzare sui prati intorno al lago e prendervela comoda
    Panorama= 3/5 – Scenario molto suggestivo, merita sicuramente una visita
    Passeggino= Si, ma ci sono dei tratti in cui va sollevato per scendere o salire alcuni punti dove non riuscirebbe a passare. Per il resto nessun problema.

    Il lago di Anterselva, situato a circa 1650m d’altezza, è circondato da splendidi boschi di conifere e poco distante da passo Stalle, valico alpino che porta in Austria.È raggiungibile percorrendo la valle di Anterselva, fino a raggiungere l’ampio parcheggio a pagamento all’inizio del lago.

    Lasciata la macchina e caricati i bimbi nei passeggini cominciamo la nostra passeggiata fino a raggiungere le sponde del lago, che almeno in questo inizio d’escursione non è nemmeno affollatissimo. Scegliamo di proseguire verso la sponda sinistra, costeggiando il lago e fermandoci di tanto in tanto per fare qualche fotografia ed ammirare il paesaggio. Sebbene sia possibile percorrere l’intero anello con i passeggini, in alcuni punti abbiamo dovuto sollevarli e portarli a mano, mentre nella seconda parte non ci sono grosse difficoltà, la sterrata è sempre percorribile.

    A metà giro, dopo nemmeno 1h di cammino di raggiunge un’ampia area di verde, dove c’è l’immancabile rifugio e le persone con le game sotto al tavolo. Volendo solo mangiare alla baita potreste arrivare con la macchina, ma il parcheggio è piccolo e non credo ne valga la pena, vista la brevità dell’escursione.

    Il nostro pranzo al sacco viene consumato all’ombra di un albero, con i bimbi pronti a fare un tuffo nelle acque gelide del lago, nonostante la calda giornata di luglio. Vicino al rifugio c’è una fontana dove poter fare rifornimento di acqua freschissima.

    Il nostro giro prosegue dopo pranzo sulla sponda opposta, anche se in realtà bisogna attraversare la statale e inerpicarsi nel bosco, guadagnando una posizione sopraelevata sul lago. Si prosegue nel bosco per una mezz’ora, si arriva ad un gioco che consiste nel tirare le pigne dentro un cerchio di legno di diverse dimensioni, e si costeggia ancora la statale dove troviamo un rifugio per piccoli daini.

    Attraversiamo un ponte che ci riporta al bivio di partenza dove è iniziata l’escursione, e da li al parcheggio.

     

     

  • Escursione al lago di Braies

    Escursione: Lago di Braies
    Luogo: Braies
    Condizioni Meteo : Sole e caldo
    Difficoltà: Facile lungo tutto il percorso.
    Durata: 2h circa tutto il giro, ma vi consiglio di fermarvi a pranzare sui prati intorno al lago e prendervela comoda
    Panorama= 5/5 –Il Lago di Braies è assolutamente straordinario
    Passeggino= L’abbiamo fatta con gli zainetti porta bimbo, a parte qualche passaggio con scale abbastanza ripide sul sentiero a sinistra dove potete sollevarlo. Se percorrete il lato destro del lago è tutta sterrata fino all’altra estremità del lago stesso.

    Percorrendo la stupenda valle di Braies si arriva al lago omonimo, incantevole oasi dolomitica capace di emozionare grazie alla sua bellezza. Parcheggiate l’auto in uno dei tanti posteggi, anche il più lontano è distante qualche centinaio di metri.

    Arrivati sulle sponde si può decidere come affrontare il giro, in senso orario o antiorario. Camminando verso sinistra, oltrepassando il rifugio e la capanna ormeggio delle barche, il sentiero inizia in pianura su una comoda sterrata. Non è mai impegnativo, se non per una salita a metà tragitto dove potreste incontrare delle difficoltà con i passeggini, sia in salita che in discesa, dove sarà necessario trasportarlo a braccia.

    Innumerevoli gli scorci, se siete appassionati di fotografia siate certi di andare con la memoria vuota, le occasioni per fermarsi ad ammiare il panorama e fare qualche foto di certo non mancano.

    Sulla sponda opposta a quella di partenza troviamo un tavolino e decidiamo di fermarci per la merenda, che poi diventa bagno per i bambini e quindi relax e pranzo. L’acqua è calda, i bambini si divertono. Pesciolini e qualche uccellino vengono a raccogliere le briciole.

    Ripartiamo per tornare all’inizio del percorso, stavolta senza difficoltà, sterrata comoda e larga che costeggia il lago con ampi spazi per fermarsi a consumare il pranzo al sacco, se non l’avete già fatto. Il giro chiude in prossimità del rifugio dove è iniziato.

     

  • Escursione al lago di Dobbiaco

    2.6 km, 03:04:57

    Escursione: Lago di Dobbiaco
    Luogo: Dobbiaco
    Condizioni Meteo : Soleggiato, pioggerella nel pomeriggio.
    Difficoltà: Facile lungo tutto il percorso.
    Durata: 1h circa
    Panorama= 2,5/5
    Passeggino= Si, su tutto il percorso, che è una sterrata nel bosco.

    Giro del lago estremamente semplice, alla portata di chiunque. Parcheggiate l’auto e scendete verso destra, in senso anti-orario, passate il ponte superate il campeggio ed il ristorante, fino al secondo bar-ristorante affacciato sul lago, che consiglio avendoci mangiato, simpatici e gentili i ragazzi.

    Tornando al giro, superando anche questo ristorante prendete la sterrata che entra nel bosco e seguite le indicazioni. Niente di più semplice, considerando che il percorso è tutto pianeggiante. Si passa sempre nel bosco, circondati dal silenzio. Sulla sinistra il lago si intravede tra gli alberi, in quella che sembra una zona dove l’acqua ristagna, e si formano le tipiche piante acquatiche.

    Purtroppo quasi alla fine ci coglie una pioggerellina fastidiosa, che finisce all’arrivo al parcheggio.

     

     

  • Escursione al lago di Misurina

    Escursione: Lago di Misurina
    Luogo: Misurina
    Condizioni Meteo : Soleggiato
    Difficoltà: Facile lungo tutto il percorso.
    Durata: 1h
    Panorama= 3/5
    Passeggino= Si, su tutto il percorso

    Causa gara ciclistica dobbiamo rimandare l’escursione alle 5 Torri, ma oramai è tardi per impegnarsi in escursioni lunghe. Decidiamo quindi di passare la giornata a Misurina, sul lago. Il giro è breve, semplice, alla portata di tutti. Ma molto corto, quindi decidiamo di stenderci sui prati al sole, e fare un giro con il pedalò. I bambini si sono divertiti e ci siamo goduti la vista delle Tre Cime di Lavaredo anche dall’acqua.

    La grande struttura che si affaccia sul lago è un centro di riabilitazione pediatrico per bambini con problemi respiratori.

    Da non perdere il Lago di Antorno. Raggiungerlo con l’auto da Misurina è semplicissimo. Prendete la strada per il Rifugio Auronzo, che inizia subito dietro il lago, in direzione Dobbiaco, salite per circa 1.5km e ve lo troverete sulla destra. Il posto è di rara bellezza, soprattutto la sera, quando le Tre Cime di Lavaredo si riflettono nelle sue acque.

    Se siete dalle parti di Misurina non mancate di visitare anche il lago di Antorno.

     

  • Escursione al Passo dello Stelvio salendo lungo il sentiero delle Trincee

    Lo Stelvio in tutta la sua bellezza

     

    Escursione: Dal passo dello Stelvio saliamo ai 3000m
    Luogo:Passo dello Stelvio
    Condizioni Meteo :Soleggiato
    Difficoltà: Escursione semplice su strada sterrata di servizio, ripido il primo tratto.
    Durata:1,30h - Sola andata
    Panorama:5/5 - Siamo in uno dei passi di montagna più belli d'Italia, circondati da neve e ghiacciai.
    Avvistamenti : Si, marmotte, ma dovete scendere con l'auto al primo rifugio verso il versante tTentino.
    Passeggino:Si, meglio se da trekking

     

    2.4 km, 01:19:52

     

    Il passo dello Stelvio è una meta agognata di motociclisti e appassionati di automobilismo, ma è soprattutto l'obiettivo di ciclisti amatori che vogliono cimentarsi con un passo di montagna impervio, con tanta pendenza e che in quota raggiunge i 2700m.
    Qui al passo sembra di stare in un mercato popolare. Bancarelle di strada, negozi di souvenir, camioncini per un panino improvvisato. A chiudere il cerchio hotel, bar e alberghi ogni dove. E' pieno di gente nonostante sia fine Giugno, tutti a fare foto agli amici che salgono in moto o ai poderosi ciclisti a 50m dal tanto sudato traguardo.
    Da qui parte la nostra escursione.

    Saremmo dovuti andare su in cima al monte Scorluzzo, ma la tanta neve mi ha fatto ripensare all'escursione per non far rischiare i bambini.

    A giungo c'è ancora tantissima neve

    Si sale verso i 3000m

     

    Così abbiamo seguito il sentiero subito dietro la funivia, la stessa sterrata che porta all'imbocco dello Scorluzzo. Non è impegnativa, ma è faticosa, soprattutto i primi cento metri, con molta pendenza. La neve, anche grazie alle nevicate dei giorni precedenti, è abbontante, superando in altezza i bambini, che si divertono a camminare al fianco di questa grande e bianca parete.
    Arrivati al bivio per lo Scorluzzo, e saliti qualche centinaio di metri, capisco che non possiamo proseguire oltre. Non abbiamo nemmeno le racchette. Cosi torniamo sui nostri passi e continuiamo a salire sulla larga e comoda sterrata, per quello che dovrebbe essere il sentiero delle Trincee.
    Il sentiero non presenta alcuna difficoltà, è una sterrata di servizio per gli hotel che sono su a 3000m. Si può tranquillamente fare con un buon passeggino da trekking.

    Superato un vecchio rifugio abbandonato il paesaggio comincia a diventare sempre più innevato.

     

    Un vecchio rifugio abbandonato

    Il ghiacciaio, visto dall'hotel Baita 3000

    Quando siamo in cima, presso l'hotel ai 3000 metri, ci sono solo due operai che lavorano in mezzo alla neve. E' tutto chiuso.

    Per fortuna acqua e pranzo al sacco non mancano mai. Ci godiamo il silenzio, il sole e il paesaggio. Poco più oltre c'è un altro rifugio abbandonato. Sbirciando dalla porta quello che si ha davanti gli occhi è un vecchio rifugio congelato agli anni 90 ed è come fare un tuffo nel passato. Flipper, coin op, giochi da tavolo. Tutti dinosauri di un'epoca bellissima che ora non esiste più, cancellata dai telefonini e dai social.

    Riscendiamo al passo, sempre lungo lo stesso sentiero. Stavolta scendiamo lo Stelvio dal versante trentino. Arriviamo fino al primo albergo-ristorante lungo la strada. Qui ci sono tantissime marmotte nei prati tutto intorno, quindi i bambini con un buon binocolo (solo per vederle da vicino) si divertiranno ad osservarle mentre si azzuffano e giocano tra di loro.

     

    Il video dell'escursione

  • Escursione al Rifugio Taramelli il più antico del Trentino

    Escursione: Dal campeggio Vidor a Pozza di Fassa fino al rifugio Taramelli in val Monzoni
    Luogo:Val Monzoni
    Condizioni Meteo :Sole
    Difficoltà:Nessuna, a giugno c'era solo un nevaio da attraversare, ma senza problemi.
    Durata:Una giornata
    Panorama:2.5/5 - Bella la vista che si ha sulla valle Monzoni e su Punta Vallaccia
    Avvistamenti : No
    PassegginoNo - Si può usare solo fino alla malga Monzoni

    Il rifugio Taramelli il più antico del Trentino

    6.3 km, 03:28:24

     

    NOTA BENE: LA TRACCIA GPX PARTE DALLA MALGA MONZONI PERCHE' AVEVO DIMENTICATO DI ACCENDERE IL GPS

    Volete andare al rifugio più antico del trentino? Allora questa è l'escursione giusta per voi. Si parte da Pozza di fassa, parcheggiando più precisamente davanti al campeggio Vidor. Poco sotto il campeggio, dove c'è un ampio parcheggio e le navette che portano su al rifugio monzoni o nella valle di san Nicolò, parte un sentiero dentro il bosco che in mezzora porta alla Malga Crocifisso, dove una volta, quando ero bambino, si poteva arrivare e parcheggiare, e anche oltre, in un ampio parcheggio che serviva la valle di san Nicolò. Ora però c'è un bel divieto di accesso, e seguendo il sentiero si evita quindi la strada asfaltata per passare al fresco nel bosco.

    Una volta raggiunta la malga potreste prendere subito la strada che sale a destra dietro la piccola chiesetta, ma io vi suggerisco di camminare ancora per 150 metri e prendere il sentiero a destra all'altezza di un altarino in legno di Gesù. Anche in questo modo si eviterà di passare sulla strada percorsa dalle navette per un bel pezzo. Una volta ricongiunti col sentiero principale dobbiamo fare un ultimo sforzo e affrontare, sempre in salita, gli ultimi 300 metri per arrivare alla malga monzoni. Tutto questo percorso, di 1h.30 potete tagliarlo pagando e salendo col pulmino.

    La vista sulla valle

    Punta Valaccia e rifugio punta Vallaccia

    Ora ci sono due sentieri che partono subito dietro la malga, uno va al Rifugio Vallaccia, l'altro che è quello che prendiamo noi, e ci porta in 40 minuti al Rifugio Taramelli, il più antico del trentino. Il passeggino qui non è proprio possibile portarlo, sentiero è pieno di pietraia e ben più ripido. Proprio sotto il rifugio oltrepassiamo un nevaio residuo di questo inverno pieno di neve e finalmente raggiungiamo la nostra meta. Ad accoglierci c'è Ares, un cagnolone simpatico e affettuoso che ci terrà compagnia per il tempo del pranzo al sacco.

    Riscendiamo dal Taramelli sullo stesso sentiero fino alla malga monzoni, e da li di nuovo sui nostri passi fino al Vidor passando per Malga Crocifisso.

     

  • Escursione al sentiero Marciò

    Escursione: Sentiero Marciò.
    Luogo: Parco di Paneveggio
    Condizioni Meteo : Variabile
    Difficoltà: Escursione Facile, sterrata quasi completamente pianeggiante. Sentiero didattico.
    Durata: 1h
    Panorama: 2/5 – Nel bosco, non c’è molto da vedere.
    Passeggino: Si

    Il sentiero Marciò parte dietro il centro visitatori del Parco di Paneveggio, che consiglio di visitare anche prima della breve escursione. Poco più avanti, all’altezza del bar Manuel, potrete far vedere ai vostri bimbi i cervi tenuti in un grandissimo recinto, molto confidenti, quindi evitiamo di dar loro da mangiare pizza o cioccolatini, educando i nostri figli a NON nutrire gli animali con il nostro cibo. Meglio qualche filo d’erba.

    Partiti per il sentiero, subito superato il ponticello vetrato, scopriamo che questo è un sentiero didattico. Ogni tanto si incontra un palo con informazioni sugli animali, le loro abitudini, punti di osservazione e quant’altro. L’escursione ad anello è estremamente semplice, di breve durata e alla portata di tutti.

    {jcomments on}

     

  • Escursione fino ai resti del Beechcraft C45 nei monti Lucretili

    Escursione: Dalla pineta di Monteflavio fino ai resti del Beechcraft C45
    LuogoMonti Lucretili, Lazio
    Condizioni Meteo : Soleggiato 
    Difficoltà: Escursione semplice adatta a tutti
    Durata:1.10h sola andata
    Panorama:2,5/5 - Siamo alle pendici del monte Pellecchia e possiamo osservare il monte Gennaro
    Avvistamenti : No
    PassegginoSi, meglio da trekking

    Il monte Pellecchia

     

    3.3 km, 01:08:32

    Questa bella e semplice escursione inizia dalla pineta di Monteflavio, raggiungiubile seguendo una sterrata non troppo impegnativa se non in alcuni tratti, dove lasceremo l'auto e inizieremo il sentiero che ci poterà alle pendici del monte Pellecchia e al sentiero che porta su in vetta, ma che in questa escursione non prenderemo, limitandoci a raggiungere i resti dell'aereo che negli anni 60 si schiantò su questa montagna.

    Nel periodo primaverile bisogna stare attenti alle processionarie che si trovano nella prima parte del percorso, quella coperta dai pini. Non ce n'erano molte, ma i nidi erano davvero molti, quindi prestate attenzione quando passate sotto gli alberi, magari tenendovi al centro del sentiero.

    La sterrata che porta alle pendici del Pellecchia

     

    L'escursione non è mai impegnativa, la strada è sempre molto comoda e praticamente in piano. Dopo circa 40 minuti si raggiunge un'altra area picnic con qualche tavolino dalla quale è possibile godersi la vista del monte Gennaro, seconda cima dei Lucretili, per poi proseguire fino ad un bivio dove terremo la destra. Questa sarebbe la parte di ritorno del giro ad anello del Monte Pellecchia, ma l'aereo è li a pochi passi. Difatti dopo 200 metri circa, lungo la strada, incontriamo la coda dell'aereo.

    La coda del Beechcraft C45

    Come raggiungere la parte superiore dell'aereo

    Dalla coda, guardando le indicazioni della foto qui sopra, dovete salire arrampicandovi nel bosco fino ad uscire dalla vegetazione, roba di 50 metri, e vi troverete di fronte la parte alta dell'aereo, le ali e il carrello. Ci dovrebbe essere, a valle, anche il motore, ma non siamo riusciti a trovarlo.
    Per tornare riprendete i vostri passi e seguite il sentiero a ritroso, per una lunghezza totale di 7km circa.

     

  • Escursione Passo Rolle ai laghi di Colbricon e ritorno a San Martino di Castrozza

    Escursione: Laghi di Colbricon, partenza da Passo Rolle, arrivo a San Martino di Castrozza passando per Malga Ces.
    Luogo: Passo Rolle
    Condizioni Meteo : Coperto
    Difficoltà: Escursione facile con un solo passaggio esposto.
    Durata: 2h
    Panorama: 3/5 – Escursione piacevole, preferibile col sole per pranzo al sacco al lago.
    Passeggino: Si, fino ai laghi.

    Tornando dall’escursione in Val Venegia decido di farmi lasciare a Passo Rolle per fare il sentiero 348 che passa per i laghi di Colbricon e scende fino a San Martino di Castrozza. Stavolta vado solo, i bimbi sono stanchi e tornano a casa con la mamma, a riposare.

    Il sentiero è molto bello, passa in un bosco pieno di colori e arriva in breve tempo ai laghi di Colbricon, dove si intravede anche il rifugio omonimo. Decido di fare il giro dei laghi, ringrazio i miei scarponi per aver tenuto i piedi asciutti nei passaggi molto umidi, dopo qualche foto raggiungo un cartello che mi racconta la storia di questi laghi. Qui troviamo la prima testimonianza dell’uomo in alta quota, un piccolo insediamento scoperto dai fratelli Secco nel 1971.

    Prendo un caffè al rifugio e mi rimetto subito in marcia. Il tempo è brutto, le nuvole cariche di pioggia, scure e minacciose, temo di prenderla tutta. Continuo sul sentiero 348 che dopo una brevissima salita inizia a scendere. Qui l’unico punto esposto dell’escursione, un sentiero che fiancheggia la montagna ma che non presenta alcuna difficoltà per un escursionista navigato. Dopo un breve tratto nel bosco si sbuca sulla pista da sci dietro Malga Ces.

    All’altezza di quest’ultima, sempre sulla pista, dirimpetto alla malga, c’è l’indicazione del sentiero che riporta verso San Martino, passando per il bosco. Potete scegliere diversi sentieri a dire la verità, ne ho fatti diversi, tutti portano giù in paese, avete solo l’imbarazzo della scelta.

     

  • I tre confini

    {jcomments on}Escursione: Escursione al ceppo dei tre confini tra Italia, Slovenia e Austria, simbolo di amicizia tra popoli.
    Luogo: Si sale da Arnoldstein, tramite la lunghissima seggiovia
    Condizioni Meteo : Soleggiato
    Difficoltà: Escursione senza alcuna difficoltà
    Durata: 30 minuti, solo andata
    Panorama: 4/5 – In condizioni di meteo buone si vedono i tre grandi laghi dell'Austria, Faake, Worther e Ossiacher
    Avvistamenti : No
    Passeggino: Si

    Il ceppo dei tre confini

     

    1.1 km, 00:22:57

    I tre confini è un punto situato a 1500 metri circa che rappresenta l'amicizia tra tre nazioni, l'Italia, la Slovenia e l'Austria.
    Ci sono ovviamente tre modi per raggiungerlo, tre sentieri differenti che partono dai tre stati. Noi siamo saliti da Arnoldstein, in Austria, qualche chilometro dopo il confine Italiano, per facilitare la salita ai bambini gia stanchi dai giorni precedenti. Il costo della seggiovia, lunghissima e altissima in alcuni punti, è di 39 euro circa tutta la famiglia.

    Una volta in cima il paesaggio è davvero bellissimo, nonostante la quota d'arrivo della stazione a monte non sia cosi elevata, si riesce a vedere già quasi a 360 gradi. Da li parte una passeggiata, perché è di questo che si tratta, che arriva su al cippo dei tre confini, dove la vista è davvero eccezionale, e in una bella giornata come è stata la nostra, si riescono a vedere tre grandi laghi austriaci, il Faaker, il Worther e persino l'Ossiacher.

    Mucche al pascolo

    I pascoli in cima alla montagna e in fondo la seggiovia di Arnoldstein

    A scendere potete decidere di farla sempre in seggiovia, se avete pagato il biglietto a/r ovviamente, o fare la lunghissima carrareccia che in 2 ore circa vi riporterà al parcheggio a valle.

  • Malga Lavareit

    Escursione: Da Cleulis a Malga Lavareit
    Luogo:Cleulis
    Condizioni Meteo :Nuvoloso
    Difficoltà:Escursione semplice ma abbastanza noiosa.
    Durata:2,10h  - Sola andata, per 6,1 km
    Panorama:3/5 - Siamo sotto al monte Terzo, e di fronte a noi il passo di Monte Croce Carnico, il Pal Piccolo, il Freikofel e il Pal Grande
    Avvistamenti : No
    Passeggino:Si, la sterrata è buona

    Malga Lavareit

    6.1 km, 02:31:00

    In zona Cleulis c'è una passeggiata semplice da fare insieme ai bambini. Bisogna seguire la stretta strada che nella fine del paese di cleulis sale, volendo, fino in malga. Ovviamente essendo la strada stretta il passaggio in caso di incontro di altra autovettura sarà molto difficoltoso.In periodi con poca affluenza si riesce ad arrivare parecchio in su con l'auto e onestamente lo consiglio, visto che l'escursione è tutta su strada sterrata. Eh, queste noiosissime sterrate, adatte si ai bambini e ai passeggini, ma davvero poco appaganti. Quindi tutto quello che riuscite a togliere sul chilometraggio totale è benvenuto.

    Il sentiero con le statue di legno

    Il Passo di Monte Croce Carnico, con il Pal Piccolo, Freikofel e Pal Grande

    A metà strada, quando siamo ormai saliti di quota, cominciamo a vedere moltissime sculture di legno, di tutti i generi, e i bambini si divertono a riconoscere l'animale o l'oggetto raffigurato. Si prosegue sempre sulla sterrata, senza possibilità di sbagliare, mantenendoci sempre sulla via principale evitando le deviazioni per il monte Terzo. Finalmente arriviamo sotto la cima del monte Terzo, cominciamo a intravedere la malga, davvero molto carina e con le mucche al pascolo. Il panorama da sulla vallata di Timau: vediamo il Pal Piccolo, il Freikofel, Il Pal Grande, il passo di monte croce carnico. Insomma ampio respiro e prati verdi dove riposarsi un pò. Dalla malga volendo si può salire al monte Terzo oppure ridiscendere per la strada dell'andata.

    Il video dell'escursione

  • Monte Touriasse al piccolo San Bernardo

    Il monte Touriasse sullo sfondo.

    Escursione: Appena arrivati al passo del piccolo san Bernardo parcheggiate l'auto nei pressi dei bar.
    Luogo:Valle d'Aosta - Passo del Piccolo San Bernardo
    Condizioni Meteo :Soleggiato - Vento forte
    Difficoltà: Escursione semplice che solo alla fine richiede un passo sicuro!
    Durata:1h solo andata
    Panorama:4/5 - Paesaggio eccezionale. Si vede tutto il passo, il monte Bianco e il dente del gigante.
    Avvistamenti : No.
    Passeggino:Si, ma gli ultimi 100 metri va abbandonato sul sentiero principale. Escursione che nella parte finale non è comunque adatta a bambini troppo piccoli.

     

    2.3 km, 01:00:44

    Cercavo una cima facile da fare con i bambini per recuperare la fatica dei giorni precedenti, ma senza restare con le mani in mano. Tra le varie ipotesi alla fine la scelta è caduta sul Monte Touriasse, poco indicato a dire il vero, ma segnato sulla mia cartina gps. Si tratta di un panettone che si erge sopra il passo del Piccolo San Bernardo, e da le spalle alle piste da sci, ma regala un affaccio sul monte bianco davvero bello.

    L'escursione parte dai primi bar non appena si arriva al passo, dove lasciata l'auto si prende la comoda sterrata che in soli 250m di dislivello ci porta sotto al monte Touriasse.

    Salendo lungo la sterrata

    Siamo in vetta

    Il sentiero prosegue facile e senza intoppi o difficoltà fino al raggiungimento della conca dove si intravedono le piste da sci e gli impianti di risalita. Qui sulla sinistra è inequivocabile la strada da percorrere per salire al Touriasse. Dobbiamo fare una semplicissima cresta, molto ampia e sempre sicura, mai ripida, dove facendo attenzione si riescono a vedere le stelle alpine (non coglietele, per favore!!!). Ormai siamo sotto al monte, alla vetta. Si tratta di fare gli ultimi trenta, quaranta metri, su un sentiero a ghiaioni, quindi più sdrucciolevole, ma sempre sicuro, almeno fino alla sommità, dove si restringe e bisogna prestare attenzione nonché avere passo sicuro.

    Raggiunta la cima veniamo ripagati con un paesaggio molto suggestivo, con il monte Bianco sempre a farci da punto di riferimento. Per i bimbi tanta soddisfazione ottenuta con uno sforzo davvero modesto.

    Al rientro sono numerosi i punti di appoggio per fare un picnic, tra cui un bellissimo laghetto a forma di cuore.

     

     

    Il video dell'escursione

  • Val Fiscalina

    1.8 km, 00:33:41

     

    Escursione: Val Fiscalina
    Luogo: Moso
    Condizioni Meteo : Soleggiato
    Difficoltà: Passeggiata semplice.
    Durata: 1h, andata e ritorno
    Panorama= 2/5
    Passeggino= Si

    Questa passeggiata è assolutamente alla portata di chiunque, è breve, semplice, pianeggiante e conduce fino al rifugio Fondovalle, che dista meno di 2km dal parcheggio dove lasciamo l’auto, chiaramente a pagamento. Il parcheggio si trova oltrepassando sulla destra la cabinovia che porta alla croda rossa.

    La strada è per il primo tratto asfaltata, per poi diventare una sterrata comoda e mai difficoltosa (sentiero 102), adatta a qualsiasi passeggino, cittadino o da trekking, e anche i bambini non dovrebbero trovare alcun tipo di difficoltà vista la brevità di questa escursione.

    Il rifugio Fondovalle è un paradiso per i bambini. Giochi, sabbia, animali, tutto. Si torna per la stessa strada.

     

     

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