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Antica Monterano
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- Scritto da Manuel
- Categoria principale: Italia
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Da canale monterano prendete la strada a sinistra della chiesa principale, seguite le indicazioni per "Antica Monterano" e poi per "Parcheggio Antica Monterano". La strada è stretta con qualche slargo per consentire il passaggio di macchine che vengono nel senso opposto, ma non temete, è tutta carrabile fino ad un ampio parcheggio dove lasciare la macchina (il secondo, quello con il brecciolino).
Lasciata l'auto e varcato il cancello il sentiero mostra subito le rovine del palazzo baronale, in alto sulla nostra destra, dove è visibile anche l'acquedotto costruito dai romani. Il consiglio è di seguire la sterrata principale e continuare il giro in senso orario per ridiscendere solo dopo sotto l'acquedotto, sulla strada del ritono.
La prima cosa che ci lascia stupiti è la Chiesa di San Bonaventura, progetto del Bernini, forse nota per aver fatto da scenario ad una scena del Marchese del Grillo, con Alberto Sordi. Le rovine della chiesa si trovano in un'ampia radura sotto l'altura dove si trova il Palazzo Baronale. Palazzo anch'esso in rovina e non visitabile se non negli esterni, ma comunque molto suggestivo. Esplorando tutta la zona del palazzo si arriva ad un belvedere che affaccia sulla Tuscia laziale.
Il giro termina passando sotto l'acquedotto e tornando all'inizio dell'anello percorso e da li al parcheggio dell'auto.
Museo delle auto della Polizia di Stato
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- Scritto da Manuel
- Categoria principale: Italia
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Alla continua ricerca di cose interessanti da far fare ai miei figli, mi imbatto in questo museo della Polizia di Stato, dove in mostra ci sono tantissimi mezzi che hanno fatto parte del loro parco auto. Il primo mezzo che salta all'occhio e che purtroppo non ho fotografato è una vecchissima e rarissima auto in condizioni non ottimali. A farle compagnia una bellissima Alfa Romeo 1900 Super.
L'esposizione è davvero ampia e piena di veicoli, di tutte le epoche, Giulia, Giulietta, 75, fino alla Gallardo. I mezzi non possono essere aperti a meno che non ci sia un poliziotto che vi farà da guida e vi farà avvicinare quanto più possibile ai mezzi, tranne che alla Gallardo.
Di sicuro interesse per i bambini, anche piccini come i miei, essendo meta di gite scolastiche.
Costo del biglietto, 3 euro intero, 1.50euro il ridotto. Gratis per gli agenti di polizia.
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Museo dell'olio della Sabina
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- Scritto da Manuel
- Categoria principale: Italia
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Sempre alla ricerca di posti nuovi da visitare insieme ai miei bambini, stavolta sono finito nella Sabina, a Castelnuovo di Farfa, per visitare il Museo dell'olio della Sabina. Museo molto particolare perchè in un museo gastronomico ci si aspetta anche un assaggio del prodotto, ma questo museo è molto particolare, è più un'opera d'arte moderna che un tuffo nel passato.
Questo non significa che non sia bello ma che può spiazzare. Opere d'arte molto particolari, come il mondo capovolto dell'artista giapponese, o il tronco che girando su se stesso produce delle vibrazioni che un software trasforma in suoni. Insomma tutto molto particolare. Non manca il tornio o la mola, ma di certo non sono loro i principali attori di questa visita, ma l'arte, moderna e particolare.
La visita si conclude nel centro del paese, dove si visita un vecchio forno dove le donne portavano le pagnotte per la cottura, segnandole con la loro sigla per riconoscerle in seguito. Bellissima la chiesa di San Nicola.
Visto il costo accessibile a tutti, 6 euro gli adulti e i bimbi fino a 10 anni gratuito, se vi trovate in zona fateci un salto. L'esperienza è garantita, l'assaggino dell'olio che non c'è lascia un pò l'amaro in bocca.
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Albania - Un paese da scoprire
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- Scritto da Luc
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Anche quest'anno, come sempre, presi dai molti impegni lavorativi e dal poco tempo, abbiamo cercato di organizzare un viaggio che potesse darci il mare e nel contempo farci rilassare. Non è stata una scelta facile, perché nella maggior parte dei casi si parlava di mete turistiche. E quando dici turistico allora parli di luoghi affollati, prezzi esagerati, movida. Niente di quello che cercavamo. Così, forti di un'esperienza non nostra, ci siamo lasciati convincere per l'Albania. Un paese misterioso, perché ai più è conosciuto per i noti fatti di guerra degli scorsi decenni e per non essere esattamente un esempio di civiltà. Quello che abbiamo trovato è una nazione che sta cercando di risollevarsi, che ha tanta strada da fare ma che vuole percorrerla, soprattutto con l'aiuto degli italiani, i cugini dall'altra parte del mare.
Il nostro itinerario prevedeva la traversata Bari-Durazzo in traghetto, con le auto, ed un viaggio che ci avrebbe portato a sud, verso Saranda, quasi al confine con la Grecia.
Arrivati a Durazzo ci siamo diretti nella vicina Golem, dove abbiamo pernottato. Lì sono ancora presenti le torrette bunker da dove venivano controllate le spiaggia e le strade durante la guerra. La cosa singolare è che non sono state distrutte per far spazio a nuove strutture, ma sono rimaste o abbandonate alle intemperie e alla furia del mare e chiuse in mezzo alle costruzioni, come a voler mostrare quello che è stato il passato recente.
Dopo il breve soggiorno, ci siamo incamminati verso Saranda. Un viaggio lungo 6 ore, attraverso quella che è l'unica "autostrada" del paese. In realtà dall'aspetto è simila ad una italianissima strata statale, non illuminata, che passa in mezzo alle montagne, ricca di tornanti e tratti non asfaltati, ma comunque suggestiva nel panorama che la circonda.
Giunti a Saranda intorno alle 16, siamo rimasti stupidi del luogo scelto per trascorrere la settimana. Un piccolo complesso di appartamenti costruito a ridosso del mare, con bar sulla spiaggetta, ombrelloni privati, parcheggio privato e wifi. La cosa più bella era svegliarsi al mattino e ammirare Corfù, a pocho chilometri da noi.
Saranda, rispetto al nord dell'Albania, è sicuramente più turistica e sviluppata. Possiede molti ristoranti di vario genere, la cucina è quasi sempre apprezabile per noi italiani. Si vedono ancora i preconcetti della vecchia civiltà albanese, dettati dal regime comunista o dalla religione musulmana, professata dalla maggioranza. Cibi come la carne di maiale vengono serviti ma c'è qualche difficoltà nel trovare qualche ristorante. Come città di mare va molto il pesce. Mentre il piatto tipico è il capretto al forno. Il tutto, ahimé, povero di condimenti e spezie.
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Vasto e la costa dei trabocchi
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- Scritto da Manuel
- Categoria principale: Italia
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Il mare di settembre è stata una scoperta. Poca gente, caldo non asfissiante, spiagge semi deserte. E l'acqua per niente fredda. L'Abruzzo è una regione fantastica, e tra mare e montagna mi ospita sin da quando sono bambino. Questa volta a Marina di Vasto, il litorale su cui domina dall'alto il bellissimo borgo omonimo, Vasto.
Partiamo subito dall'acqua, visto che quando si va al mare vogliamo sapere come sarà tuffarsi tra le onde. La mattina l'acqua è bassa, davvero bassa, e cristallina. Per farsi una nuotata bisogna camminare molto. Il pomeriggio, complice il vento, si alzano le onde e il mare diventa torbido, ma parliamo sempre di bandiera blu, quindi non ci vedremo i piedi ma siamo sicuri che l'acqua sia poco contaminata.
Vasto si trova sulla Costa dei Trabocchi, queste costruzioni di legno sul mare che servivano un tempo per la pesca ma che oggi immagino siano quasi tutte dei ristoranti. Da Ortona a San Salvo percorrete l'adriatica piuttosto che l'autostrada. Andatura più bassa, paesaggio incredibile, selvaggio, bello.
Spiagge quante ne volete. Sabbia o sassi, c'è tutto. Marina di vasto è completamente sabbiosa, spiaggia grande di sabbia chiara. Se volete prendere la macchina e allontanarvi un pò le spiagge più belle della zona sono quelle verso Punta Aderci, la riserva naturale che si trova a una decina di chilometri da Vasto.
Punta penna (foto sopra) è una spiaggia meravigliosa, selvaggia, immensa, piena di verde. Si trova vicino al porto di Vasto, nella parte sud della riserva di Punta Aderci.
La spiaggia di Mottagrossa invece è di sassi, è leggermente più complicato andarci (soprattutto con bambini piccoli perché c'è da camminare di più), ma offre una vista speciale sul trabocco che ahimè aveva la passerella in parte crollata. La vista dal promontorio di Punta Aderci, proprio sopra la spiaggia di Mottagrossa merita una passeggiata anche senza necessariamente scendere al mare.
Se siete in zona non fatevi mancare una passeggiata nella vicina Termoli, che dista solo 30km. Da qui partono i traghetti per le isole Tremiti. Ho trovato Termoli bellissima, molto piacevole, con il suo corso che finisce a ridosso delle mura vecchie dove parte una seconda passeggiata sopra il mare, tra i vicoli vecchi, il duomo. Molto viva, anche a settembre, gente sempre sorridente e piacevole. Il mare rispetto a vasto la sera è calmo, molto spesso anche da quello che mi dicevano gli abitanti del posto.
Se appassionati del periodo storico della seconda guerra mondiale sappiate che nella parte alta della Costa dei Trabocchi, verso Ortona, ci sono diverse testimonianze delle battaglie che si sono tenute su queste coste, ed è possibile visitare diversi cimiteri militari, tra cui quello canadese ed inglese.
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