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Monte Santo di Lussari
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- Scritto da Manuel
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Il monte Lussari, con il suo santuario, è il simbolo di Tarvisio e del Tarvisiano.
E' una montagna che offre tutto, estate ed inverno, dalle escursioni alle sue piste da sci. In cima al monte Lussari c'è un piccolo borgo molto vivo d'estate, comodamente raggiungibile grazie ad una lunghissima ovovia.
Ristoranti, pub, birrerie, negozi e bancarelle di souvenir, anche qualche albergo per pernottare. C'è insomma tutto quello che serve ad un escursionista o ad uno sciatore.
Noi abbiamo scelto di visitarlo in un venerdi d'Agosto, quando è possibile scendere dal monte ben dopo il tramonto, visto che l'ovovia chiude alle 23!!(ultima corsa 22.45, salendo dopo le 17 si paga il 50%)
Scesi dall'ovovia facciamo subito un giretto sulla croce a destra per vedere il paesaggio, poi ci addentriamo nel borgo e saliamo verso la vetta del Lussari(1790m) dove aspetteremo il tramonto. Non siamo soli, tanta gente viene a vedere lo spettacolo che si gode da questa cima, il sole comincia ad abbassarsi, diventa rosso fuoco, sparisce dietro le montagne illuminando con una luce dorata la Cima dei Cacciatori e il Mangart alle nostre spalle.
Calato il sole scendiamo di nuovo nel piccolo borgo e ci sediamo a prendere una buona birra con qualche stuzzichino, giusto il tempo di aspettare che cali la notte per vedere uun cielo stellato meraviglioso e la via lattea attraversare la vetta del Cacciatori.
Riprendiamo l'ovovia verso le 22.30, e anche questa se vogliamo è un'esperienza molto particolare per i bambini; si è avvolti nel buio quasi totale e nel silenzio rotto solo dal sommesso rumore dell'impianto di risalita.
Lago di Bled
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- Scritto da Manuel
- Categoria principale: Europa
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In slovenia c'è un piccolo lago che avrete visto sicuramente in qualche cartolina su internet, generalmente ricoperto di neve, con il suo isolotto centrale a fare da soggetto principale in bella vista. Questo è Bled. L'impatto con la cittadina, che praticamente non esiste se non qualche casa e tanti negozietti nelle immediate adiacenze del lago, è ottimo. Tutto molto curato, pulito, ordinato.
Noi abbiamo optato per fare il giro completo, che è circa 6km stando a quanto si legge sul sito ufficiale, su comoda strada asfaltata ed in alcuni punti su passerelle di legno larghe e ben tenute.Durante il giro ci sono alcune cose che è possibile fare, come salire al castello ad esempio, ammesso che abbiate voglia di dargli un sacco di soldi per vedere souvenir o fare una foto dall'alto. C'è una pedana poco prima del castello che permette, seppur non in maniera ottimale, di vedere il lago dall'alto senza farsi spennare.
Continuando si incontrano diverse spiagge, le prime subito a pagamento, addirittura con scivoli d'acqua, piu avanti libere, dove tuffarsi nelle acque cristalline del lago. Ci sono anche moli in legno da cui tuffarsi o prendere il sole.
Quando il giro sta per finire, e se lo avrete percorso in senso antiorario, poco prima prima della collina Straza, c'è un grande albero che è stato adibito a trampolino, con tanto di corda e ramo a 10 metri da cui tuffarsi, in maniera precaria, nella profonde acque blu.
Per concludere il giro prima di tornare al punto di partenza dove prendere qualche pensierino, potete passare un'oretta sulla collina Strava, dove c'è il costosissimo Bob su rotaia, i gommoni con cui intraprendere discese ardite con salto finale, e in cima un bellissimo parco avventura.
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Malga Grantagar
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- Scritto da Manuel
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Escursione: Saliamo fino alla Malga Grantagar
Luogo: Sopra il lago di Predil
Condizioni Meteo : Soleggiato
Difficoltà: Escursione che sale costantemente, senza mollare mai, fino alla malga. MOLTO NOIOSA, soprattutto per i bambini.
Durata: 1:45h
Panorama: 4/5 - La fatica di fare un sentiero privo di alcun interesse viene ripagata dalla vista che si ha dalla malga.
Avvistamenti : No
Passeggino: Si, ma il sentiero è costantemente in salita, non molla mai e non ci sono punti comodi dove riposarsi senza dover tenere fermo il passeggino.

3.9 km, 02:04:26
Sulla strada per Sella Neva venendo da Tarvisio (Sp 76), dopo aver superato il lago di Predil, troverete sulla vostra destra un monumento ai caduti della polveriera di Prat da l'Ors. E' qui che si parcheggia l'auto e dove comincia il nostro sentiero.
Vorrei subito dire che l'escursione è assolutamente noiosa, priva di alcun interesse per i bambini e costantemente in salita. Questo mix di ingredienti l'ha resa molto ostica per loro. Si sale per innumerevoli tornanti su di una strada bianca che è possibile percorrere anche in auto (sconsigliato, è strettissima soprattutto in cima), ma almeno potrete percorrere il primo km e parcheggiare dopo le vecchie costruzioni in cemento, dove c'è un ampio spazio erboso.
Da li fino alla malga è assolutamente tutto ugualmente noioso, tranne una piccola deviazione nel bosco che ci permette di saltare un solo tornate e risparmiare un pò di strada.
Una volta usciti dal bosco però il paesaggio che ci troviamo di fronte è spettacolare. Lo Jof Fuart e il campanile di Villaco, il rifugio Corsi, e il Mangart alle nostre spalle. Tutto questo ci ripaga dallo sforzo e dalla fatica fatta per arrivare quassù.
Gli ultimi 200 metri per arrivare alla malga sono fatti con questo panorama magico che poi potrete assaporare in tutto relax seduti sui prati attorno la malga o da un tavolo di legno mentre mangiate un buon piatto di polenta o un dolcetto.
Da li partono altri sentieri, molto più impegnativi, e visto lo sforzo fatto per arrivare qua mi sento di chiedere ai miei figli di accompagnarmi e li lascio giocare sui prati della malga.
Torniamo per lo stesso noioso percorso dell'andata.
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Parco Tematico della Grande Guerra
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- Scritto da Manuel
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Escursione: Ripercorriamo la storia della Grande Guerra e delle battaglie avvenute in questi luoghi
Luogo: Val Saisera
Condizioni Meteo : Soleggiato
Difficoltà: Escursione con tre gradi di difficoltà diversi, divertentissima per i bambini
Durata: 2.30h solo i primi due anelli
Panorama: Sentiero interamente nel bosco.
Avvistamenti : No
Passeggino: No

4 km, 02:27:12
Un sentiero interessante sia per i grandi che per i bambini si trova in Val Saisera, ed è il Parco Tematico della Grande Guerra, che ripercorre sentieri e tracce utilizzate dai soldati austro-ungarici durante la prima guerra mondiale.
Il sentiero è composto da tre anelli, verde (facile), blu (medio) e rosso (impegnativo) che si susseguono l'uno dopo l'altro ma lasciano la possibilità di percorrere ad anello solo i sentieri adatti alle nostre possibilità, quindi si è liberi di fare solo l'anello verde, che è quasi tutto pianeggiante.
Parcheggiamo l'auto nei pressi della locanda Montasio torniamo indietro di qualche centinaio di metri lungo la stradda asfaltata e arriviamo all'inizio del sentiero tematico, che subito sulla sinistra entra nel bosco e ci fa vedere le prime costruzioni in pietra poste a difesa del territorio.
Usciti dal bosco attraversiamo il torrente saisera, in secca, e riprendiamo le indicazioni per il sentiero verde, contrassegnato da un pallino di colore verde, e rientriamo nel bosco incontrando ogni 300 metri un punto interessante che ci mostra la vita di trincea, come un deposito munizioni, una postazione di tiro e passiamo persino in un tunnel di roccia, dove è raccomandabile avere con se una torcia, quella del cellulare va più che bene.
Arrivati alla fine dell'anello verde proseguiamo sull'anello blu, e la cosa si fa più interessante, la quota sale, arriviamo ad una costruzione visitabile dove passato un punto sotto la roccia si arriva a delle scale ma dubbiosi sulla stabilità e soprattutto su cosa ci sarebbe stato sotto, insomma per prudenza evitiamo di scendere e proseguiamo il sentiero.
Quando arriviamo al sentiero rosso dopo i primi 300 metri scopriamo a malincuore che le piogge dei giorni precendenti hanno reso quasi inagibile la salita, con il fango che arrivava oltre le caviglie dei bambini e quindi siamo stati costretti a tornare sui nostri passi e a chiudere l'anello senza visitare quella che sicuramente era la parte più interessante del percorso.
Scendendo seguiamo una variante che si intreccia con il sentiero della musica. Siamo nei boschi i cui alberi danno vita a strumenti musicali di pregio, vista la qualità della legna di queste foreste. Ricongiunti al sentiero verde c'è un'ultima postazione da visitare, un rifugio scavato nella roccia per ripararsi dai bombardamenti.
Il sentiero prosegue senza fatica fino a raggiungere nuovamente il torrente e il parcheggio.
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Orrido dello Slizza
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- Scritto da Manuel
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Escursione: Si percorre l'anello che costeggia il fiume
Luogo: Tarvisio Boscoverde
Condizioni Meteo : Soleggiato - Variabile
Difficoltà: Escursione senza alcuna difficoltà, divertentissima per i bambini
Durata: 1.00h
Panorama: 2/5 – Il fiume ha dei colori meravigliosi e un'acqua limpidissima, ma si è in una conca.
Avvistamenti : No
Passeggino: No

1.5 km, 00:54:29
A Tarvisio c'è un semplice ma bellissimo sentiero che lascerà i vostri bambini a bocca aperta.
E' il sentiero dell'Orrido dello Slizza, che costeggia il corso del fiume dalle acque gelide ma cristalline e dai colori meravigliosi, facendo un giro ad anello che parte e torna al parcheggio che si trova nelle vicinanze del monumento ai caduti delle guerre napoleoniche.
Lasciata l'auto e raggiunto il momumento il sentiero scende ripidissimo (ma a scale) fino al corso del fiume, dove c'è un ampio spazio per giocare un pò con l'acqua fresca, fare qualche omino di pietra, tirare i sassi piatti e contare quanti rimabalzi si riescono a fare.
Andiamo a sinistra e cominciamo a seguire il corso del fiume, con dei sali scendi nel bosco e in alcuni tratti si passa su delle passerelle sospese che ci permettono di ammirare la bellezza del fiume, senza timore di scivoloni grazie alle griglie in ferro finissimo sulle assi di legno.
Oltrepassato un punto in cui volendo, scalzi, si può attraversare il fiume per bagnarsi i piedi e rinfrescarsi, il sentiero torna a salire passando sotto la montagna e per poi cominciare a salire decisamente fino a che non si sbuca sulla ciclabile Alpe Adria.
Usciti dal bosco costeggiamo l'alpe adria per altri 200 m e torniamo all'auto.
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