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Passo del piccolo San Bernardo
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- Scritto da Manuel
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Non è una vera e propria escursione quella al Passo del Piccolo San Bernardo. Piuttosto qualche ora da passare in alta quota in una giornata di riposo o dopo un temporale. Nel nostro caso dopo aver fatto l'escursione alle cascate del rutor, visto che eravamo in zona, siamo saliti a vedere il confine Italo - Francese.
L'attrazione principale del passo è il vecchio Ospizio fondato da San Bernardo nell'undicesimo secolo. E' stato ricostruito e riammodernato più volte in tutti questi secoli, e oggi è sede dell'ufficio del turismo, un museo gratuito e una terrazza panoramica che permette di ammirare dall'alto tutta l'area circostante. E ovviamente un ostello.
Un'altra perla che si trova qui ai 2.188m del passo è la testimonianza della presenza degli antichi romani. I ruderi di una vecchia costruzione romana, della quale ancora si sa poco, se fosse un ricovero, un granaio, un ovile, sono liberamente visitabili, seppur poco parlanti.
Divertente per i bambini farsi le foto alla vecchia frontiera. Spiegare ai miei figli che una volta c'era un controllo, sia italiano che francese, dove ora si può passare liberamente è stato divertente ed interessante nel vedere nei loro visi una nota di stupore e curiosità.
Infine i bar/ristoranti non mancano, così come i negozi di souvenir
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Cascate del Rutor
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- Scritto da Manuel
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Escursione: Alla prima cascata del Rutor
Luogo: La thuile
Condizioni Meteo : Soleggiato
Difficoltà: Escursione semplicissima se si parte dai parcheggi all'inizio del sentiero, leggermente più faticosa se si parte dai prati a valle
Durata: 2h - Anello, 4,3 km
Panorama: 2/5 - Bella la prima cascata, unica che abbiamo visto, per il resto c'è poco
Avvistamenti : No
Passeggino: Si dai parcheggi a valle (dove chiudono la strada) fino all'inizio vero e proprio del sentiero!
4.3 km, 02:01:59
Le cascate del Rutor sono riconosciute come le più belle delle valle d'Aosta. Si trovano nella zona della Thuile e sebbene la valle non sia affollata come le vallate intorno a Courmayeur, Val Veny e Val Ferret, bisogna arrivare entro un certo tempo per poter trovare un posto comodo.
Parcheggiata l'auto inizia il sentiero che dapprima risale tutti i parcheggi, poi attraversa il ponte e subito sulla sinistra inizia nel bosco, salendo e tagliando in diverse occasioni la strada che porta, dopo essere saliti e riscesi sempre su asfalto, all'inizio del sentiero vero e proprio, vicino a un bar/rifugio che però era chiuso per riposo settimanale, strano visto che siamo ad agosto!
Il nostro giro sarà ad anello solo fino alla prima cascata, vista l'ora, e la segnaletica da qui parla di 20 minuti per raggiungere la prima cascata. Il sentiero sale mai ripido, è pieno di bambini, in poco tempo seguendo il frastuono della cascata raggiungiamo la prima balconata da dove riusciamo ad ammirare il primo salto.
Davvero poderoso. Da qui molta gente torna indietro sui propri passi, ma basta salire altri 50 metri, andando verso il secondo salto, che si attraversa un ponticello e si riscende dall'altro lato del fiume. In altri 20 minuti, passando in un bellissimo bosco e costeggiando le case di qualche fortunato che sta predendo il sole, ritorniamo al punto di partenza, al bar/rifugio. Da li ancora si risale la strada afaltata per poi ricominciare la discesa nel bosco, tagliando i tornanti, e tornando al ponte e al parcheggio!
Il video dell'escursione
Rifugio Vittorio Emanuele II
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Escursione: Rifugio Vittorio Emanuele II
Luogo: Valsavarenche
Condizioni Meteo : Soleggiato
Difficoltà: Bella e lunga escursione. Ci vogliono gambe, è sempre in salita!
Durata: 2.30h - Sola andata, per 4,4 km
Panorama: 5/5 - Peccato non si veda il Gran Paradiso
Avvistamenti : Si. marmotte. Putroppo niente stambecchi, neanche oltre il rifugio.
Passeggino: No. Potete però arrivare al rifugio Tetras Lyre
4.4 km, 02:42:09
Una delle escursioni che più anelavo era quella che ci avrebbe portato su ai 2735m del Rifugio Vittorio Emanuele II, passando per un vecchio sentiero di caccia ad uso esclusivo del Re. Inoltre l'escursione sarebbe stata la prima per i miei figli a superare quota 2.600m, a piedi ovviamente. Per loro è stata una grande fatica ma anche una enorme soddisfazione essendo sostanzialmente gli unici bambini ad affrontare il sentiero.
Sentiero che parte da Pont, alla fine della Valsavarenche, dove c'è un enorme parcheggio da cui si diramano diversi sentieri.
Noi ci incamminiamo verso il rifugio Tetras Lyre, dove al contrario di quanto speravo NON c'è una fontanella. Per fortuna le borracce le riempio sempre a casa.
L'escursione vera e propria parte da qui. Il sentiero sale dolcemente nel bosco per poi diventare più impegnativo non appena si esce allo scoperto. Però l'escursione non è mai spezza gambe, il dislivello di 750m si sviluppa su una lunga distanza e rispetto ad altri sentieri più corti l'ho trovato molto più comodo e appagante.
Trecento metri prima del rifugio, sulla destra, sotto un'enorme roccia, c'è una famiglia di marmotte, e la sentinella ci guarda curiosa più che spaventata e si lascia fotografare spaparanzata al sole.
Arrivati al rifugio la soddisfazione è tanta, i bambini sono stanchi ma contenti di aver raggiunto un traguardo così importante e di poter mettere il timbro sul Passaporto della Montagna per Bambini. Qui rispetto ad altri rifugi della zona ci sono più alpinisti che escursionisti, e vengono un pò da tutto il mondo. C'è chi è appena risceso dal Gran Paradiso (che putroppo non si vede dal rifugio) e chi si riposa per affrontare la partenza il giorno dopo.
Dopo esserci mangiati il meritato panino salgo ancora qualche centinaio di metri di dislivello, solo stavolta, per arrivare ad avere una visuale migliore sul ghiacciaio di Moncorvé e sul Ciarforon, che dall'alto dei suoi 3.642m scruta noi formichine indaffarate a preparare zaini e fare fotografie.
Ci godiamo ancora qualche momento di relax al laghetto del rifugio e assistiamo a una divertente scenetta di un tedesco che, pur di salvare la birra, cade nelle acque gelide tra le risate della moglie.
Si scende per la stessa via dell'andata e per chi volesse, si può gustare una birra al rifugio di partenza, il Tetras Lyre.
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Cascate di Lillaz
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Escursione: da Cogne alle cascate di Lillaz
Luogo: Val di Cogne
Condizioni Meteo : Soleggiato
Difficoltà: Adatta a chiunque.
Durata: 1h - Sola andata, per 3,9 km
Panorama: 2/5 - Escursione poco appagante a livello panoramico. Molto bella la cascata.
Avvistamenti : No
Passeggino: Si, di qualsiasi tipo.
3.9 km, 01:10:45
Dalla bellissima Cogne, paesino che merita assolutamente una passeggiata anche fosse solo per un gelato, parte una facile passeggiata che porta fino all'abitato di Lillaz con le sue famose cascate.
L'escursione è completamente pianeggiante e per metà si cammina al fresco dell'ombra degli alberi, e volendo c'è una fontana per bere e riempire le borracce. Il sentiero inizia appena fuori Cogne, è impossibile sbagliarsi soprattutto d'Agosto, sarà abbastanza frequentato da mamme, bambini, sportivi, biciclette.
Il sentiero prosegue dritto, senza mai deviare, fino ad arrivare a Lillaz, dove un cartello ci suggerisce di attraversare il ponte sul fiume e di entrare nel centro abitato, che è davvero molto carino.
Subito dietro Lillaz c'è un parco con una bella fontana per dissetarsi. Lo attraversiamo e cominciamo a sentire il fragore della cascata, che d'inverno gela e permette agli alpinisti di scalarla.
Troviamo un posticino per mangiare il nostro pranzo al sacco, mettere i piedi a mollo nell'acqua gelata, prendere un pò di sole.
Non abbiamo risalito la cascata, ma per chi volesse, senza passeggino, c'è un sentiero che sale fino in cima. Oggi per noi è giornata di relax e quindi ci accontentiamo, se mi è permesso dirlo, di ammirla da sotto.
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Rifugio delle Marmotte
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- Scritto da Manuel
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Escursione: Rifugio delle Marmotte
Luogo: Val di Rhemes
Condizioni Meteo : Soleggiato
Difficoltà: Dislivello tutto e subito, ma in meno di 1h si arriva al rifugio.
Durata: 1h - Sola andata, per 1,7 km
Panorama: 3,5/5 - Escursione nel bosco, all'ombra, fino al rifugio dove la visuale si allarga sulla valle e le montagne
Avvistamenti : Si, all'inizio del sentiero è pieno zeppo di marmotte
Passeggino: No
1.7 km, 00:55:12
L'escursione al rifugio delle marmotte, in val di Rhemes, parte dall'abitato di Chaudanne dove si parcheggia l'auto, o se si arriva presto, proseguendo per quella strada e arrivando al piccolo agglomerato di case, Broillat, dove c'è un parcheggio coperto libero.
Il sentiero che non ha subito indicato "rifugio delle marmotte" parte subito dietro l'abitato di Broillat (fontana per riempiere le bottiglie presente) e sale su percorso obbligato fino ad entrare nel bosco, dove dopo poche centinaia di metri arriva al bivio per la cascata di Entrelor, che merita quei 5 minuti di deviazione prima o dopo il rifugio.
Dal bivio, dove finalmente compare l'indicazione per il rifugio delle marmotte, il sentiero sale deciso nel bosco, senza mollare mai, sempre in salita, facendoci fare tutti e subito i 500m di dislivello, tanto che quando usciamo dal bosco ed intravediamo una grande croce ormai il sentiero ha spianato e sarà cosi per il resto del tragitto, che sarà molto breve ma completamente all'aperto, con un paesaggio a tutto tondo che ci lascerà a bocca aperta.
Il rifugio è gestito da volontari che si danno il cambio settimanalmente. Tutti il ricavato viene dato in beneficienza ad una casa famiglia in Perù.
Si torna all'uto seguendo a ritroso il sentiero dell'andata.
Il video dell'escursione