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Mer de Glace
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- Scritto da Manuel
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Una delle gite che mi sento di raccomandare a chi si trova a passare una vacanza in valle d'Aosta con famiglia e bambini è la visita al Mer de Glace, nei pressi di Chamonix.
Partiamo subito da una considerazione che molto probabilmente sfoltirà il numero di persone che decideranno di fare questa gita. Il costo.
Dobbiamo quindi:
- Attraversare il traforo del monte bianco (con il traffico che ne consegue, che è tanto): costo 60 euro andata e ritorno, da fare entro una settimana.
- Trovare parcheggio a Chamonix o nei pressi del trenino che porta su in cima alla montagna. (quello di fronte è gratuito ma minuscolo)
- Pagare il trenino a cremagliera che è si molto carino, ma anche molto costoso: 100+ euro per una famiglia di 4 persone.
Se nonostante questo non sono riuscito a farvi desistere, cominciamo a parlare di quello che vi aspetta.
Si parte da Chamonix, con il trenino a cremagliera che risalirà lemme lemme la montagna, attraversando boschi secolari e offrendovi panomari fantastici sulla vallata, fino a raggiungere la quota di 1.913m.
Scendete subito con la cabinovia (gratis se siete saliti con la cremagliera) fino all'inizio della grande scalinata, di 500 e passa gradini, che scenderà gradualmente fino alla base del ghiacciaio, ora ricoperto da roccia e terra, passando di tanto in tanto una tristissima targa che indica l'altezza del ghiacciaio in quella specifica data. Ogni 5 anni si scende di almeno 5 metri, una cosa spaventosa.
Alla fine della scalinata si entra in una caverna di ghiaccio, davvero molto suggestiva, con diverse stanze per fare qualche scatto ai bambini. Ovviamente la temperatura è molto bassa, portatevi una felpa.
Si torna al punto di partenza risalendo l'infinita scalinata, si risale con l'ovovia e prima di riprendere il trenino si può prendere un caffè nel rifugio poco sotto la stazione.
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Passo del piccolo San Bernardo
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Non è una vera e propria escursione quella al Passo del Piccolo San Bernardo. Piuttosto qualche ora da passare in alta quota in una giornata di riposo o dopo un temporale. Nel nostro caso dopo aver fatto l'escursione alle cascate del rutor, visto che eravamo in zona, siamo saliti a vedere il confine Italo - Francese.
L'attrazione principale del passo è il vecchio Ospizio fondato da San Bernardo nell'undicesimo secolo. E' stato ricostruito e riammodernato più volte in tutti questi secoli, e oggi è sede dell'ufficio del turismo, un museo gratuito e una terrazza panoramica che permette di ammirare dall'alto tutta l'area circostante. E ovviamente un ostello.
Un'altra perla che si trova qui ai 2.188m del passo è la testimonianza della presenza degli antichi romani. I ruderi di una vecchia costruzione romana, della quale ancora si sa poco, se fosse un ricovero, un granaio, un ovile, sono liberamente visitabili, seppur poco parlanti.
Divertente per i bambini farsi le foto alla vecchia frontiera. Spiegare ai miei figli che una volta c'era un controllo, sia italiano che francese, dove ora si può passare liberamente è stato divertente ed interessante nel vedere nei loro visi una nota di stupore e curiosità.
Infine i bar/ristoranti non mancano, così come i negozi di souvenir
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Cascate del Rutor
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Escursione: Alla prima cascata del Rutor
Luogo: La thuile
Condizioni Meteo : Soleggiato
Difficoltà: Escursione semplicissima se si parte dai parcheggi all'inizio del sentiero, leggermente più faticosa se si parte dai prati a valle
Durata: 2h - Anello, 4,3 km
Panorama: 2/5 - Bella la prima cascata, unica che abbiamo visto, per il resto c'è poco
Avvistamenti : No
Passeggino: Si dai parcheggi a valle (dove chiudono la strada) fino all'inizio vero e proprio del sentiero!
4.3 km, 02:01:59
Le cascate del Rutor sono riconosciute come le più belle delle valle d'Aosta. Si trovano nella zona della Thuile e sebbene la valle non sia affollata come le vallate intorno a Courmayeur, Val Veny e Val Ferret, bisogna arrivare entro un certo tempo per poter trovare un posto comodo.
Parcheggiata l'auto inizia il sentiero che dapprima risale tutti i parcheggi, poi attraversa il ponte e subito sulla sinistra inizia nel bosco, salendo e tagliando in diverse occasioni la strada che porta, dopo essere saliti e riscesi sempre su asfalto, all'inizio del sentiero vero e proprio, vicino a un bar/rifugio che però era chiuso per riposo settimanale, strano visto che siamo ad agosto!
Il nostro giro sarà ad anello solo fino alla prima cascata, vista l'ora, e la segnaletica da qui parla di 20 minuti per raggiungere la prima cascata. Il sentiero sale mai ripido, è pieno di bambini, in poco tempo seguendo il frastuono della cascata raggiungiamo la prima balconata da dove riusciamo ad ammirare il primo salto.
Davvero poderoso. Da qui molta gente torna indietro sui propri passi, ma basta salire altri 50 metri, andando verso il secondo salto, che si attraversa un ponticello e si riscende dall'altro lato del fiume. In altri 20 minuti, passando in un bellissimo bosco e costeggiando le case di qualche fortunato che sta predendo il sole, ritorniamo al punto di partenza, al bar/rifugio. Da li ancora si risale la strada afaltata per poi ricominciare la discesa nel bosco, tagliando i tornanti, e tornando al ponte e al parcheggio!
Il video dell'escursione
Rifugio Vittorio Emanuele II
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Escursione: Rifugio Vittorio Emanuele II
Luogo: Valsavarenche
Condizioni Meteo : Soleggiato
Difficoltà: Bella e lunga escursione. Ci vogliono gambe, è sempre in salita!
Durata: 2.30h - Sola andata, per 4,4 km
Panorama: 5/5 - Peccato non si veda il Gran Paradiso
Avvistamenti : Si. marmotte. Putroppo niente stambecchi, neanche oltre il rifugio.
Passeggino: No. Potete però arrivare al rifugio Tetras Lyre
4.4 km, 02:42:09
Una delle escursioni che più anelavo era quella che ci avrebbe portato su ai 2735m del Rifugio Vittorio Emanuele II, passando per un vecchio sentiero di caccia ad uso esclusivo del Re. Inoltre l'escursione sarebbe stata la prima per i miei figli a superare quota 2.600m, a piedi ovviamente. Per loro è stata una grande fatica ma anche una enorme soddisfazione essendo sostanzialmente gli unici bambini ad affrontare il sentiero.
Sentiero che parte da Pont, alla fine della Valsavarenche, dove c'è un enorme parcheggio da cui si diramano diversi sentieri.
Noi ci incamminiamo verso il rifugio Tetras Lyre, dove al contrario di quanto speravo NON c'è una fontanella. Per fortuna le borracce le riempio sempre a casa.
L'escursione vera e propria parte da qui. Il sentiero sale dolcemente nel bosco per poi diventare più impegnativo non appena si esce allo scoperto. Però l'escursione non è mai spezza gambe, il dislivello di 750m si sviluppa su una lunga distanza e rispetto ad altri sentieri più corti l'ho trovato molto più comodo e appagante.
Trecento metri prima del rifugio, sulla destra, sotto un'enorme roccia, c'è una famiglia di marmotte, e la sentinella ci guarda curiosa più che spaventata e si lascia fotografare spaparanzata al sole.
Arrivati al rifugio la soddisfazione è tanta, i bambini sono stanchi ma contenti di aver raggiunto un traguardo così importante e di poter mettere il timbro sul Passaporto della Montagna per Bambini. Qui rispetto ad altri rifugi della zona ci sono più alpinisti che escursionisti, e vengono un pò da tutto il mondo. C'è chi è appena risceso dal Gran Paradiso (che putroppo non si vede dal rifugio) e chi si riposa per affrontare la partenza il giorno dopo.
Dopo esserci mangiati il meritato panino salgo ancora qualche centinaio di metri di dislivello, solo stavolta, per arrivare ad avere una visuale migliore sul ghiacciaio di Moncorvé e sul Ciarforon, che dall'alto dei suoi 3.642m scruta noi formichine indaffarate a preparare zaini e fare fotografie.
Ci godiamo ancora qualche momento di relax al laghetto del rifugio e assistiamo a una divertente scenetta di un tedesco che, pur di salvare la birra, cade nelle acque gelide tra le risate della moglie.
Si scende per la stessa via dell'andata e per chi volesse, si può gustare una birra al rifugio di partenza, il Tetras Lyre.
Il video dell'escursione
Cascate di Lillaz
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Escursione: da Cogne alle cascate di Lillaz
Luogo: Val di Cogne
Condizioni Meteo : Soleggiato
Difficoltà: Adatta a chiunque.
Durata: 1h - Sola andata, per 3,9 km
Panorama: 2/5 - Escursione poco appagante a livello panoramico. Molto bella la cascata.
Avvistamenti : No
Passeggino: Si, di qualsiasi tipo.
3.9 km, 01:10:45
Dalla bellissima Cogne, paesino che merita assolutamente una passeggiata anche fosse solo per un gelato, parte una facile passeggiata che porta fino all'abitato di Lillaz con le sue famose cascate.
L'escursione è completamente pianeggiante e per metà si cammina al fresco dell'ombra degli alberi, e volendo c'è una fontana per bere e riempire le borracce. Il sentiero inizia appena fuori Cogne, è impossibile sbagliarsi soprattutto d'Agosto, sarà abbastanza frequentato da mamme, bambini, sportivi, biciclette.
Il sentiero prosegue dritto, senza mai deviare, fino ad arrivare a Lillaz, dove un cartello ci suggerisce di attraversare il ponte sul fiume e di entrare nel centro abitato, che è davvero molto carino.
Subito dietro Lillaz c'è un parco con una bella fontana per dissetarsi. Lo attraversiamo e cominciamo a sentire il fragore della cascata, che d'inverno gela e permette agli alpinisti di scalarla.
Troviamo un posticino per mangiare il nostro pranzo al sacco, mettere i piedi a mollo nell'acqua gelata, prendere un pò di sole.
Non abbiamo risalito la cascata, ma per chi volesse, senza passeggino, c'è un sentiero che sale fino in cima. Oggi per noi è giornata di relax e quindi ci accontentiamo, se mi è permesso dirlo, di ammirla da sotto.
Il video dell'escursione