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Escursione al rifugio Pertini sul sentiero Friedrich August
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- Scritto da Manuel
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Escursione: Dal Passo Sella al Rif. Pertini
Luogo: Sassolungo
Condizioni Meteo : Variabile
Difficoltà: Escursione senza dislivelli significativi tranne il primo pezzo, ma con sentiero esposto in alcuni tratti, che non presenta però difficoltà se avete passo sicuro.
Durata: 1.30h - Sola andata, per 4 km
Panorama: 4,5/5 - Siamo sotto al Sassolungo, la vista è meravigliosa, Sass Pordoi e Marmolada sono li sempre ben visibili.
Avvistamenti : Si, marmotte
Passeggino: No.Con il passeggino sarà però possibile raggiungere il rif. Salei e successivamente il rif. Friedrich August

3.9 km, 01:20:47
Arriviamo presto al Passo Sella, i posti sono pochi, e parcheggiamo l'auto proprio in cima al passo. Scendiamo verso la Val Gardena per qualche centinaio di metri. Sulla sinistra notiamo subito un sentiero che si inerpica nei prati. Prendiamo quello basso, sulla destra, non quello che punta dritto sulla piccola montagnetta, fatica sprecata. Il sentiero si ricongiunge presto con la sterrata che parte più in basso e porta al rifugio Salei. Questa escursione è perfetta per i vostri bambini, la ricompensa al ritorno sarà lasciarli giocare qui, con tantissime attrazioni tra cui i tappeti elastici. Lasciamo il Salei e proseguiamo sulla sterrata, che diventa ripidissima, per uno stacco di 200 metri davvero intensi. Arrivati in cima si aprirà la vista sul Col Rodella, a sinistra e di fronte a noi sul rifugio Friederich August, molto bello, quasi lussoso direi, famoso per avere un Yak al pascolo.
Qui dovrete necessariamente mollare il passeggino e proseguire a piedi o con zaino portabimbi.
Lasciato il rifugio alle nostre spalle il sentiero diventa sempre più stretto, fino ad essere una striscia di terra larga un metro o poco più che però non presenta vere e proprie difficoltà se non nell'unico tratto che si vede nella foto qui sopra, ma che come si evince chiaramente, può essere aggirato passando più in alto. Continuiamo tra saliscendi mai troppo faticosi attraversando per due volte un corso d'acqua. Le marmotte fischiano preoccupate. Dopo 1.20h circa dalla partenza al passo ecco spuntare da dietro una roccia il rifugio Pertini, meta della nostra escursione. Volendo è possibile continuare il sentiero fino alla malga Sassopiatto e poi continuare tutto il giro del Sassolungo e Sassopiatto ricongiungendoci con il rifugio Comici e poi chiudere il cerchio di nuovo al passo.
Ma l'escursione per noi termina qui e una volta consumato il pranzo al sacco, messo il timbro sul Passaporto della montagna per Bambini, riprendiamo il sentiero ripercorrendo i nostri passi per fermarci al rifugio Friederich August per una birra e poi al Salei per far giocare i bambini fino al tramonto. Proprio qui fate attenzione alle marmotte, è possibile avvistarle sotto la partenza dell'impianto subito sotto a sinistra del Salei e sotto il secondo pilone dell'impianto che passa proprio sopra il salei.
Si torna al passo sempre seguendo le orme dell'andata.
Escursione ai laghi di Colbricon
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Escursione: Sul passo rolle, all'altezza di Malga Rolle
Luogo: Passo Rolle
Condizioni Meteo : Variabile
Difficoltà: Escursione pianeggiante con qualche salitella qua e la.
Durata: 50 minuti - 2,2km sola andata
Panorama: 2/5 - I laghi di colbricon sono bellissimi e perfetti per un bel picnic in famiglia.
Avvistamenti : No
Passeggino: No - A meno che non sia un ottimo passeggino da trekking ed in qualche punto siete disposti a tirarlo su a mano.

2.2 km, 00:47:38
Escursione bella e facile dalle parti di passo Rolle, poco sopra il Parco di Paneveggio dove è possibile fare un'altra bella escursione ed attraversare un ponte sospeso, il sentiero Marciò. Lasciata la macchina nel parcheggio subito sotto la malga Rolle, da dove si vedono le seggiovie e le piste da sci, qualche tornante prima della sommità del passo, c'è un cartello della fermata della corriera. Li inizia il sentiero nr.348 che porta ai laghi di Colbricon e al rifugio omonimo. Il sentiero è davvero facile, non c'è possibilità di perdersi, e con un buon passo in 30/40 minuti si è già ai laghi, ma al passo di bambino, tra una foto e l'altra i minuti potrebbero salire a 50.
Il posto è bello ed interessante perché ci sono cartelli informativi che ci raccontano la storia dell'uomo primitivo che viveva qua dall'alba dei tempi. Vista la brevità dell'escursione potete affrontarla anche come sgambata in una giornata all'insegna del relax. Si torna sui propri passi, riprendendo il sentiero dell'andata.
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Escursione al Corno Bianco una vetta perfetta per i bambini
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- Scritto da Manuel
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Escursione: Dal passo Oclini fino alla vetta del Corno Bianco riscendendo per la malga Gurndin
Luogo: Passo Oclini
Condizioni Meteo : Sole
Difficoltà: Escursione tutta in salita nella prima parte fino alla vetta. Poi in discesa e pianeggiante.
Durata: 5h - A passo di bambino, per un totale di 4.6km
Panorama: 5/5 - Visuale panoramica a 360 gradi
Avvistamenti : No
Passeggino: No - Solo dal parcheggio alla Malga Gurndin

4.5 km, 05:41:57
Volevo far conquistare una vetta ai miei bambini, fargli provare l'emozione di arrampicarsi su una montagna e sapere che oltre non si poteva andare. Nelle dolomiti c'è una montagna perfetta per questo, il Corno Bianco. Perfetta perché ci si arrampica su roccia, si arriva ad una croce di vetta, e c'è persino un punto dove ci si può aiutare con una corda metallica, anche se il sentiero non è mai esposto o pericoloso.
Raggiungiamo il Passo Oclini, passando per il passo di Lavazè. Qui c'è un ampio parcheggio, gratuito, ma la regola è sempre la stessa, cercare di arrivare presto, altrimenti il rischio di non parcheggiare è quasi certezza. Subito dietro la bellissima baita adiacente il parcheggio parte un sentiero che sale dritto per dritto verso il Corno Bianco, visibile sin da subito. Ci rendiamo quindi subito conto di quello che sarà il nostro obiettivo di oggi. Passiamo per prati erbosi, poi al cambiare della pendenza, dove la salita si inasprisce e il terreno diventa ghiaioso e pietroso, siamo circondati da pino mugo, una pianta bellissima che rende il paesaggio circostante molto molto piacevole.
La salita non è molto impegnativa ma è faticosa, soprattutto un lungo tratto da affrontare su scaloni ricavati nella terra, molto alti, che fanno tirare il fiato. C'è un bivio, ma seguiremo queste indicazioni più tardi, sulla via del ritorno.
Il pino mugo sparisce, siamo sotto la vetta, si vede la croce. Facciamo ancora qualche tornate, poi una nuova deviazione. Saliamo a destra, dove vediamo il cordino metallico per aiutarsi, sono gli ultimi metri.
Finalmente siamo in cima al Corno Bianco, il paesaggio da quassù, a 2316m, è entusiasmante. Si vede il Latemar, il Corno Nero e la nostra prossima meta, la malga Gurndin.
Facciamo sosta e ci godiamo l'aria frizzantina, ci sono diversi bambini, è davvero un'escursione molto bella da fare con loro. Scendiamo e al bivio incontrato all'andata prendiamo l'indicazione per la malga Gurndin, scendendo di nuovo tra pino mugo e pietraia, fino a che si raggiungono i pascoli della malga e la malga stessa. Qui la sosta è consigliatissima, i prezzi sono popolari, cosa insolita per queste zone, e cibo e birra sono di qualità.
Il ritorno è agevole, su una sterrata non troppo lunga e completamente pianeggiante, che chiude ad anello il nostro giro tornando al punto di partenza.
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Escursione al Rifugio Taramelli il più antico del Trentino
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- Scritto da Manuel
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Escursione: Dal campeggio Vidor a Pozza di Fassa fino al rifugio Taramelli in val Monzoni
Luogo: Val Monzoni
Condizioni Meteo : Sole
Difficoltà: Nessuna, a giugno c'era solo un nevaio da attraversare, ma senza problemi.
Durata: Una giornata
Panorama: 2.5/5 - Bella la vista che si ha sulla valle Monzoni e su Punta Vallaccia
Avvistamenti : No
Passeggino: No - Si può usare solo fino alla malga Monzoni

6.3 km, 03:28:24
NOTA BENE: LA TRACCIA GPX PARTE DALLA MALGA MONZONI PERCHE' AVEVO DIMENTICATO DI ACCENDERE IL GPS
Volete andare al rifugio più antico del trentino? Allora questa è l'escursione giusta per voi. Si parte da Pozza di fassa, parcheggiando più precisamente davanti al campeggio Vidor. Poco sotto il campeggio, dove c'è un ampio parcheggio e le navette che portano su al rifugio monzoni o nella valle di san Nicolò, parte un sentiero dentro il bosco che in mezzora porta alla Malga Crocifisso, dove una volta, quando ero bambino, si poteva arrivare e parcheggiare, e anche oltre, in un ampio parcheggio che serviva la valle di san Nicolò. Ora però c'è un bel divieto di accesso, e seguendo il sentiero si evita quindi la strada asfaltata per passare al fresco nel bosco.
Una volta raggiunta la malga potreste prendere subito la strada che sale a destra dietro la piccola chiesetta, ma io vi suggerisco di camminare ancora per 150 metri e prendere il sentiero a destra all'altezza di un altarino in legno di Gesù. Anche in questo modo si eviterà di passare sulla strada percorsa dalle navette per un bel pezzo. Una volta ricongiunti col sentiero principale dobbiamo fare un ultimo sforzo e affrontare, sempre in salita, gli ultimi 300 metri per arrivare alla malga monzoni. Tutto questo percorso, di 1h.30 potete tagliarlo pagando e salendo col pulmino.
Ora ci sono due sentieri che partono subito dietro la malga, uno va al Rifugio Vallaccia, l'altro che è quello che prendiamo noi, e ci porta in 40 minuti al Rifugio Taramelli, il più antico del trentino. Il passeggino qui non è proprio possibile portarlo, sentiero è pieno di pietraia e ben più ripido. Proprio sotto il rifugio oltrepassiamo un nevaio residuo di questo inverno pieno di neve e finalmente raggiungiamo la nostra meta. Ad accoglierci c'è Ares, un cagnolone simpatico e affettuoso che ci terrà compagnia per il tempo del pranzo al sacco.
Riscendiamo dal Taramelli sullo stesso sentiero fino alla malga monzoni, e da li di nuovo sui nostri passi fino al Vidor passando per Malga Crocifisso.
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L'antica Viel Dal Pan
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Escursione: Dal passo Pordoi al rifugio Viel Dal Pan
Luogo: Passo Pordoi
Condizioni Meteo : Pioggia misto neve
Difficoltà: C'è solo la salita per arrivare alla via del pan, poi è tutta in saliscendi, molto rilassante. Attenzione, sentiero largo ma esposto con pendii accentuati
Durata: 1.30h - Sola andata, per 3,1km a passo di bambino
Panorama: 5/5 - Siete al cospetto della Regina delle Dolomiti, non si può chiedere di più.
Avvistamenti : No
Passeggino: No

3.1 km, 01:48:36
In una giornata non proprio soleggiata, raggiungiamo il passo Pordoi, punto di parte della nostra escursione. Dovete partire esattamente di fronte al primo negozio di souvenir se venite dalla Val Gardena, o dall'ultimo venendo dalla Val di Fassa. Li, dietro un hotel, dove vedete in alto una chiesetta di montagna, inizia il sentiero che sale ripido per prendere subito quota fino all'arrivo al rifugio Fredarola. Da qui il sentiero parte comodo e per lo più pianeggiante, sul costone della montagna.
Il panorama è entusiasmante. La regina delle dolomiti, la Marmolada, è li a farci compagnia per tutto il percorso, con le sue vette, le più alte delle dolomiti, come Punta Penia e il Gran Vernel. Qui i bambini vanno tenuti sotto controllo perché sebbene il sentiero sia sufficientemente largo e comodo, siamo sempre sul costone di una montagna e i pendii sono davvero ripidi, quindi massima attenzione. La strada in quota per arrivare al rifugio non è faticosa e non è lunga, la meta è il rifugio Viel dal Pan, che offre una terrazza belvedere sulla marmolada veramente eccezionale.
Consumato il pranzo al sacco (o al rifugio) si può tornare indietro passando per la cresta subito dietro il rifugio e fare una capatina al Sas Ciapel, la strana vetta proprio dietro di voi, oppure rientrare per il sentiero fatto all'andata, sicuramente più comodo e adatto ai bambini. Tornando prendiamo un temporale estivo con qualche fiocco di neve incorporato, troviamo rifugio al Fredarola, un rifugio davvero molto curato e con due gatti, uno simpaticissimo, Turbo, che si verrà a sedere con voi per farsi spupazzare un pò. Si ridiscende per il sentiero fino al passo.
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