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Escursione: Da Alba di Canazei al rifugio e alla Malga Contrin
Luogo: Valle del Contrin
Condizioni Meteo : Variabile perlopiù soleggiato
Difficoltà: Escursione da divedere in tre parti. La prima molto dura fino alla baita Locia Contrin. La seconda interamente pianeggiante, la terza con una bella salita fino al rifugio Contrin.
Durata: 2h  - Sola andata, per 5 km
Panorama: 3/5 - Siete sotto la Marmolada e scendendo si vede il Sassolungo che domina da lontano la valle del Contrin
Avvistamenti : No
Passeggino: Si, ma dovete fare tutta la mulattiera e considerare pendenze importanti

Il rifugio Contrin

4.9 km, 02:16:22

 

Saranno passati almeno 30 anni dall'ultima volta che ho fatto questa escursione, quando ero io ad avere l'età dei miei figli o poco più, e non mi ricordavo di quanto fosse bella e appagante.
Fatta questa premessa partiamo con le informazioni.
Parcheggiamo l'auto da qualche parte sotto la cabinovia del ciampac e subito dietro parte il sentiero che indica 1.30h e 6km per raggiungere il rifugio. Il tempo è forse molto ottimistico se avete dei bambini, ci vogliono almeno 40 minuti di più, mentre il chilometraggio può essere ridotto di ben 1km sfruttando tutte le scorciatoie presenti sulla sterrata sin dall'inizio che ci ricongiungono più in alto con il sentiero 602 che lascia la sterrata e porta fino alla baita Locia Contrin. Fino a qui le pendenze sono decisamente importanti, ma il sentiero è appagante, passa in mezzo al bosco, zigzagando tra gli alberi, tagliando spesso la mulattiera.

Le scorciatoie per raggiungere in fretta la baita Locia Contrin

Subito oltre la Locia Contrin

Adesso possiamo tirare un sospiro di sollievo, ci aspetta una lunga passeggiata nella valle Contrin, pianeggiante e appagante, si vedono le montagne intorno a noi e c'è anche un sole molto piacevole a farci compagnia. Incontriamo nuovamente il signore di 92 anni conosciuto sulla Viel dal Pan e scambiamo quattro chiacchiere. Continuiamo a percorrere la valle fino alla baita Cianci, chiusa, tra asinelli e mucche al pascolo. Si vede subito che la pacchia è finita, il sentiero comincia a salire nuovamente, meno ripido, ma la fatica si fa sentire.

Il sentiero che sale al rifugio Contrin

La vista sulla marmolada dai pascoli dietro il rifugio e la malga

Raggiungiamo il rifugio Contrin adesso inzia la parte più dura, convincere i bambini a fare gli ultimi 100 metri per aggirare il rifugio e raggiungere la Malga Contrin che gli è subito dietro, dove finalmente pranzare con panini, birra e prodotti locali, tra cui una buonissima polenta. I costi non sono proprio popolari, ma lo sforzo va premiato. Prima di riscendere a valle è d'obbligo la sosta subito dietro il rifugio Contrin, anche per far mettere il timbro ai nostri scalatori, sul loro passaporto della montagna per bambini.

Stiamo parlando sempre di un rifugio degli alpini, quindi questo timbro ha una valenza speciale.(potete timbrare anche alla malga)

Godetevi la marmolada e il sole fino a quando volete, il sentiero per tornare all'auto è totalmente in discesa. La fatica ormai è roba passata!

 

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