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Bevagna
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- Scritto da Manuel
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Il bellissimo borgo di Bevagna non era una tappa prevista, ma è stato una scoperta incredibile. Lungo la strada decidiamo di fermarci in questo ameno borgo per prendere un caffè, pensando che non saremmo rimasti che qualche minuto. Abbiamo invece scoperto un posto interessante, pieno di vita e di tradizioni, ed è finita che abbiamo trascorso qui il resto del pomeriggio, rimandando il resto della gita.
Bevagna è in Umbria, poco distante da Foligno. Il paesino è incantevole. Pieno di feste e tradizioni medievali, Bevagna accoglie i propri ospiti con tantissime proposte, tra cui il giro dei mestieri, che consiste nel visitare vere e proprie botteghe allestite come un tempo e che funzionano proprio come una volta.
Si può fare un unico biglietto scontato per tutte le botteghe o visitare solo quelle che si preferisce per soli 2.50 euro a persona. Non c'è stato il tempo di vederle tutte, purtroppo il tintore non siamo riusciti a vederlo. Cartiera, Dipintore e Cereria però sono state davvero piacevoli da visitare ma soprattutto molto interessanti. Il custode, non saprei come chiamarlo, comunque la persona che si occupa della bottega, è capace di lavorare come si faceva ai tempi del medioevo, spiega per filo e per segno tutti i passaggi per la realizzazione del prodotto ed è sempre gentile. Anche i bambini di 4 e 5 anni hanno trovato queste visite interessanti.
Al di fuori del giro dei mestieri abbiamo visitato la casa medievale con annesso il foro romano. Qui il costo è di 3 euro a persona. Ma non dovete farvi scappare la visita, interessante sotto ogni aspetto, con la guida veramente preparatissima e simpatica, che ci ha spiegato come molti usi e costumi del medioevo ancora facciano parte integrante della nostra quotidianeità, come le superstizioni ad esempio, o modi di dire che ancora oggi usiamo.
Se vi trovate in Umbria non potete perdervi Bevagna e le sue botteghe, i suoi mestieri, e la sua storia.
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Commenta (0 Commenti)Isola Polvese
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- Scritto da Manuel
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Avevamo già visitato il lago Trasimeno e l'isola Maggiore. Questa volta decidiamo di tornare in questa bellissima zona dell'Umbria per visistare l'altra isola, la Polvese, più selvaggia e incontaminata.
Partiamo da San Feliciano con il traghetto, dal costo di 6 euro per andata e ritorno, bambini sotto i 6 anni non paganti (non ricordo esattamente l'età ma i miei non hanno pagato). Il tragitto è brevissimo, 15 minuti al massimo e si arriva all'isola Polvese. Una volta scesi dal traghetto si possono scegliere itinerari diversi, tutti collegati tra di loro viste le dimensioni ridotte dell'isola, che è completamente visitabile a piedi in una giornata e con molta calma.
Verso sinistra ci sono le rovine del castello che serviva più che altro alla difesa degli isolani, visto che non ci sono stanze o locali visitabili ma solo la cinta muraria.
Continuando a camminare in pianura, costeggiando le rive del lago, si arriva dopo 20 minuti di cammino ad una scalinata che porta in cima ad una collineta dove c'è il monastero di San Secondo, anche se ormai dell'originale ci sono solo dei resti e la parte più moderna è in fase di ristrutturazione. Di fronte al monastero una riproduzione dell'isola in miniatura.
Continuando sul sentiero di sinistra, pianeggiante, si arriva all'ostello, dove potrete rifocillarvi se non avete il pranzo al sacco o dormire. Sempre tenendo la sinistra e prendendo il sentiero alto, si arriva al giardino delle piante acquatiche, che ahimè era in condizioni pietose, nell'incuria generale. I bambini si sono però divertiti ad osservare le rane che popolavano l'acquitrino.
Da qui si torna alla zona di attracco e volendo continuando sulla sinistra si possono visitare quelle segnate come spiagge. L'isola è stata una piacevole scoperta, rigogliosa di vegetazione di ogni tipo, animali selvatici che qui trovano riparo e tanto senso di pace e tranquillità. Un particolare dell'isola che non potrà sfuggirvi è la presenza massiccia di finocchio selvatico, ma soprattutto degli ulivi. Ce ne sono migliaia di esemplari, tutta l'isola ne è piena.
Tornati a San Feliciano potreste voler visitare il museo della pesca che si trova in fondo alla passeggiata, dal lato opposto dei parcheggi. Il costo è irrisorio e i bambini lo trovarenno sicuramente interessante visto che dovranno partecipare a giochi di vario tipo.
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Commenta (0 Commenti)Antica Monterano
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- Scritto da Manuel
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Da canale monterano prendete la strada a sinistra della chiesa principale, seguite le indicazioni per "Antica Monterano" e poi per "Parcheggio Antica Monterano". La strada è stretta con qualche slargo per consentire il passaggio di macchine che vengono nel senso opposto, ma non temete, è tutta carrabile fino ad un ampio parcheggio dove lasciare la macchina (il secondo, quello con il brecciolino).
Lasciata l'auto e varcato il cancello il sentiero mostra subito le rovine del palazzo baronale, in alto sulla nostra destra, dove è visibile anche l'acquedotto costruito dai romani. Il consiglio è di seguire la sterrata principale e continuare il giro in senso orario per ridiscendere solo dopo sotto l'acquedotto, sulla strada del ritono.
La prima cosa che ci lascia stupiti è la Chiesa di San Bonaventura, progetto del Bernini, forse nota per aver fatto da scenario ad una scena del Marchese del Grillo, con Alberto Sordi. Le rovine della chiesa si trovano in un'ampia radura sotto l'altura dove si trova il Palazzo Baronale. Palazzo anch'esso in rovina e non visitabile se non negli esterni, ma comunque molto suggestivo. Esplorando tutta la zona del palazzo si arriva ad un belvedere che affaccia sulla Tuscia laziale.
Il giro termina passando sotto l'acquedotto e tornando all'inizio dell'anello percorso e da li al parcheggio dell'auto.
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Commenta (0 Commenti)Museo delle auto della Polizia di Stato
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- Scritto da Manuel
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Alla continua ricerca di cose interessanti da far fare ai miei figli, mi imbatto in questo museo della Polizia di Stato, dove in mostra ci sono tantissimi mezzi che hanno fatto parte del loro parco auto. Il primo mezzo che salta all'occhio e che purtroppo non ho fotografato è una vecchissima e rarissima auto in condizioni non ottimali. A farle compagnia una bellissima Alfa Romeo 1900 Super.
L'esposizione è davvero ampia e piena di veicoli, di tutte le epoche, Giulia, Giulietta, 75, fino alla Gallardo. I mezzi non possono essere aperti a meno che non ci sia un poliziotto che vi farà da guida e vi farà avvicinare quanto più possibile ai mezzi, tranne che alla Gallardo.
Di sicuro interesse per i bambini, anche piccini come i miei, essendo meta di gite scolastiche.
Costo del biglietto, 3 euro intero, 1.50euro il ridotto. Gratis per gli agenti di polizia.
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Commenta (0 Commenti)Museo dell'olio della Sabina
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- Scritto da Manuel
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Sempre alla ricerca di posti nuovi da visitare insieme ai miei bambini, stavolta sono finito nella Sabina, a Castelnuovo di Farfa, per visitare il Museo dell'olio della Sabina. Museo molto particolare perchè in un museo gastronomico ci si aspetta anche un assaggio del prodotto, ma questo museo è molto particolare, è più un'opera d'arte moderna che un tuffo nel passato.
Questo non significa che non sia bello ma che può spiazzare. Opere d'arte molto particolari, come il mondo capovolto dell'artista giapponese, o il tronco che girando su se stesso produce delle vibrazioni che un software trasforma in suoni. Insomma tutto molto particolare. Non manca il tornio o la mola, ma di certo non sono loro i principali attori di questa visita, ma l'arte, moderna e particolare.
La visita si conclude nel centro del paese, dove si visita un vecchio forno dove le donne portavano le pagnotte per la cottura, segnandole con la loro sigla per riconoscerle in seguito. Bellissima la chiesa di San Nicola.
Visto il costo accessibile a tutti, 6 euro gli adulti e i bimbi fino a 10 anni gratuito, se vi trovate in zona fateci un salto. L'esperienza è garantita, l'assaggino dell'olio che non c'è lascia un pò l'amaro in bocca.
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