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Museo del Giocattolo
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- Scritto da Manuel
- Categoria principale: Italia
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A Zagarolo, non troppo distante da Roma, c'è un piccolo angolo di felicità chiamato Museo del Giocattolo. Varcate le porte del museo, che viene ospitato dal prestigioso Palazzo Rospigliosi, si percorre un viaggio attraverso il tempo, attraverso le tappe della propria infanzia, ammaliati dai giocattoli esposti, e dalla felicità che questi riescono ad evocare nei bambini che eravamo una volta. Ma se siete troppo giovani o bambini di pochi anni come i miei figli non resterete delusi. I giovani noteranno il forte contrasto tra i giochi di una volta e quelli attuali, mentre per i bambini un giocattolo è sempre un giocattolo, e la casa di Barbie è bella anche se è quella con cui giocava mamma!
A dire il vero sono proprio i nonni e i bisnonni che troveranno questo museo sensazionale. Io ho apprezzato moltissimo alcuni giocattoli di latta che aveva mio padre, ma ci sono esemplari che non conoscevo affatto. Le prime macchinine "radiocomandate" da un filo che veniva fatto girare con una piccolissima rotellina. Oppure vi siete mai chiesti i parchi gioco, se mai esistevano 80 anni fa, quali attrazioni avessero per i bambini dell'epoca? L'ho scoperto qui. Il dondolo in ferro battuto ne è un esempio lampante. E poi tutti quei giochi che ora fanno sorridere le nuove generazioni. Trottole, macchinine a pedali (fantastiche, l'ho avuta anche io!!), i playmobil, cavalli a dondolo, lego, bambole di porcellana, c'è davvero tutto.
Non sapevo esistessero giochi tematici sul fascimo. Anche questo l'ho scoperto qui, in questo museo davvero coinvolgente che saprà sicuramente regalarvi emozioni che avete lasciato indietro da troppo tempo. Inoltre a fine tour c'è la possibilità di fermarsi in una stanza dedicata ai più piccoli, con giocattoli moderni, ma usabili.
Tuscolo
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- Scritto da Manuel
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Escursione: Monte Tuscolo
Luogo: Castelli Romani
Condizioni Meteo : Sereno
Difficoltà: Escursione Facile, si può scegliere di percorrere la strada asfaltata o la parte panoramica, entrambe semplicissime. Sentiero didattico.
Durata: 30min
Panorama: 3/5 – Bellissima vista sui Castelli Romani e sul monte Cavo
Passeggino: Si. Asfaltato fino all'anfiteatro. L'ultimo pezzo, gli ultimi 100 metri consigliabile passeggino da trekking oppure far scendere i bambini.
Note: All'andata avevo dimenticato di aprire il programma per registrare la traccia, quindi è al contrario.

1.1 km, 00:19:40
Era una vita che non andavo al Tuscolo. I miei ricordi si fermano all'adolescenza, quando andavo con gli amici a guardare le stelle nelle calde sere estive passate nella casa di campagna di mia nonna ai Castelli Romani, Rocca Priora per la precisione.
Mi ricordo che si arrivava ben oltre l'attuale sbarra, si parcheggiava e non c'era nulla. Solo il panorama da guardare.
Recenti scavi hanno riportato alla luce un patrimonio incredibile, proprio dove solitamente parcheggiavamo l'automobile, e più su, verso la cima, l'anfiteatro, una villa romana, mosaici che raccontano la storia di un Tuscolo protagonista di giochi, forse olimpici.
Parcheggiando l'auto nella piazzola poco prima della sbarra che impedisce di proseguire se non a piedi, in nemmeno 500metri raggiungerete la zona degli scavi. Potete scegliere di passare per la comoda strada asfaltata oppure tagliare subito a destra la vecchia via romana e passare sul comodo sentiero panoramico. Moltissime le didascalie sulle quali è riportata la storia del Tuscolo, della vita e delle attività della zona nel passato, di quello che gli scavi hanno riportato alla luce.
Superata sulla sinistra la recinzione dell'anfiteatro (a pagamento - 3 euro), e costeggiandola tenendola sempre sulla sinistra e vicina a noi, con altri 200 metri raggiungiamo la vetta del monte Tuscolo - 670m s.l.m. - dove ammirare un panorama davvero molto bello sulla zona e sul Monte Cavo, la vetta più alta dei Castelli Romani.
I Sentieri sono molti, si possono raggiungere a piedi Frascati, Monte Compatri, Rocca Priora, ma la passeggiata dal parcheggio è davvero semplice e per niente impegnativa, percorribile fino all'anfiteatro anche con passeggini classici e sulla vetta con un passeggino da trekking per quegli unici 100m con qualche sasso che potrebbero rendere difficoltosa la salita con quello classico.
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Montemassi
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- Scritto da Manuel
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Nella maremma grossetana c'è una frazione, chiamata Montemassi, che è una piccola perla da visitare.
In cima al borgo c'è il castello, una imponente struttura medievale che sovrasta il paese. Da qui si può godere di una vista a 360° sul territorio circostante, e godersi la pace di luoghi ancora incontaminati.
Ecco qualche foto al tramonto.
Altre foto nella galleria che segue!
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San Leo
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- Scritto da Manuel
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Nelle colline romagnole, a pochi chilometri da Rimini, sorge il borgo di San Leo, un piccolo incanto da visitare in una giornata soleggiata. Parcheggiata l'auto a pagamento, saliamo subito verso il forte, che ci vede impegnati in una ripida salita affrontabile anche con il passeggino, sebbene all'inizio sia necessario portarlo a braccia vista la presenza di scalini. Altrimenti potete scegliere la comoda navetta, che presumo sia a pagamento.
La Rocca ha visto protagonisti molti importanti personaggi del passato, sin dai tempi dei romani, che costruirino su questa collina una fortificazione, ad arrivare a Cesare Borgia, che si impadronì della fortezza con l'appoggio di Papa Alessandro VI. Prigionieri famosi della rocca furono Felice Orsini, e Cagliostro, condannato per eresia dalla Chiesa Cattolica al carcere a vita.
Gli esterni della Rocca offrono panorami imperdibili su tutta la vallata sottostante. Inoltre non essendo un castello pieno di cimeli non si corrono rischi con i bambini piccoli, che possono scorazzare liberamente per la quasi totalità della visita. Sui bastioni c'è una sala dedicata alle armi e una dedicata agli strumenti di tortura dell'epoca.
Scendiamo al borgo dove mangiamo un panino e visitiamo le due chiese, la Pieve di Santa Maria Assunta e il Duomo. Continuiamo la nostra visita verso la torre-campanile che si erge su una collinetta rocciosa e raggiungiamo il parco alla fine del borgo dove si può vedere la rocca nella sua interezza, come nella foto d'apertura.
Il borgo di San Leo è davvero molto curato, una visita è obbligatoria.
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Castello di Gradara
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- Scritto da Manuel
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Nell'entroterra delle colline marchigiane, in provincia di Pesaro e Urbino, c'è il piccolo comune di Gradara, famoso per la Rocca Malatestiana e il borgo medievale. La Rocca è famosa per aver ospitato diverse nobili famiglie, Malatesta, Sforza, Della Rovere e Mosca, ma soprattutto perché, secondo la leggenda, tra le sue mura trovarono la morte Paolo e Francesca, cantati da Dante nella Divina Commedia, per mano di Gianciotto Malatesta, fratello di Paolo.
Comincio subito con il consigliarvi il bar/pizzeria sulla sinistra dell'ingresso principale, dove per pochi euro abbiamo mangiato una gustosissima pizza e devo dire che io, vegano, ho trovato veramente la soddisfazione del palato con una pizza farcita in ogni modo, con tutte le verdure che potevano metterci. In più con i bambini troverete simpatia e amicizia, tanti pennarelli per passare il tempo scarabocchiando la tavola.
Gli interni della Rocca sono davvero ben conservati, le stanze non sono mai troppo spoglie, e la visita è piacevole, anche per i bambini, che tengo sempre sott'occhio per evitare che possano distruggere qualche arazzo di valore inestimabile. Uscendo dalla Rocca torniamo verso l'uscita del borgo, e sulla sinistra entriamo in una porticina dove si paga l'ingresso dei camminamenti, per vedere la Rocca ed il borgo dall'alto, per salire fin sulla torre, su una scala davvero stretta e irta, ma divertente da fare con i bambini, con attenzione, mi raccomando.
Lasciando gradara tornando a prendere la statale principale, appena superato il ponte che passa sopra l'autostrada, girate a destra, prendete una sterrata di 100 metri e visitate il Cimitero Inglese.
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