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Tor Caldara

 

Escursione adatta ai bambini, sempre pianeggiante.
Passeggino: Si, senza problemi
L'ingresso è gratuito, ma i giorni di apertura e gli orari sono abbastanza risicati, quindi consulatate prima su google o fate una telefonata.

L'oasi WWF di Tor Caldara si trova ad Anzio, 70 km a sud di Roma. Parcheggiata l'auto nel microscopico piazzale di fronte all'ingresso principale o nelle immediate vicinanze, si entra subito nell'oasi che ci accoglie con la casetta della forestale, una mappa gratuita da consultare e restituire prima di uscire, e una bellissima fontanella dove fare il pieno di acqua fresca. 

L'escursione è veramente semplice e alla portata di chiunque, è pianeggiante, su strada comoda, sterrata, e di breve durata. Facendo tutte le soste e mettendosi a leggere le varie didascalie sulla mappa o ascoltandole tramite QRCode dal cellulare, dovreste impiegare circa un'ora.

Solfatara

A metà percorso si comincia a sentire un forte odore di zolfo. Sono le solfatare che circondano la riserva, con punti di avvistamento ben segnalati da cui è anche possibile fare qualche foto, come quella qui sopra. Inoltre tornando indietro è possibile passare sul laghetto (a fine settembre asciutto) della solfatara che si trova all'interno dell'oasi.
Arrivati alla Torre, che è del 1565, si gode di un bellissimo panorama sul litorale laziale, sia verso nord che verso sud, il consiglio è quindi di prendervi tutto il tempo per fare qualche bella foto.

Laghetto Solfatara

Laghetto artificiale creatosi a seguito dell'esplosione di una bomba durante la seconda guerra mondiale.

Tornando indietro tenete d'occhio la mappa e girate sulla destro verso i punti 13 e successivi. Si arriva cosi in un punto dove le truppe inglesi si nascosero e si accamparano durante la seconda guerra mondiale per evitare di essere visti dalle ricognizioni aeree dei tedeschi, vista la fitta vegetazione. Piu avanti invece c'è un laghetto artificiale creatosi dall'esplosione di una bomba sganciata sulla zona durante il famoso sbarco di Anzio.

Il giro si conclude passando per le gabbie di recupero della fauna selvatica, che è possibile vedere da apposite feritoie. Quando uscite non dimenticatevi di lasciare la mappa che avete preso all'ingresso.

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