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gran paradiso

  • Rifugio Benevolo

    Escursione: al rifugio Benevolo
    Luogo:Val di Rhemes
    Condizioni Meteo :Soleggiato
    Difficoltà:Escursione con piacevoli sali scendi mai troppo impegnativa
    Durata:2h  - Sola andata, per 4,3 km
    Panorama:5/5 - Val di Rhemes fantastica e dal rifugio si vede benissimo il ghiacciaio du Fond
    Avvistamenti : Si, all'inizio del sentiero è pieno zeppo di marmotte
    Passeggino:Si, facendo però tutta la sterrata che è più luga e percosa da mountain bike.

    Rifugio Benevolo

    4.3 km, 02:14:34

    Per raggiungere il rif Benevolo dobbiamo percorrere tutta la valle di Rhemes, fino alla fine, superando tutti i centri abitati, e arrivando al parcheggio che si trova subito prima di un alpeggio e di una malga. Sulla sinistra dell'alpeggio, che vende anche prodotto caseari, parte il sentiero nr 13 dove, tra le diverse indicazioni scorgiamo quella che è la meta della nostra escursione, il rifugio benevolo, segnato con 1.30h di cammino.
    Il sentiero sale subito deciso nel bosco (con sassi che potrebbero essere scivolosi dopo un bel temporale) per poi uscire per un breve tratto pianeggiante da cui si intravede la valle che percorriamo senza troppe difficoltà fino al piccolo ponticello da attraversare, volendo, aiutandosi con una corda metallica (che praticamente non si usa, ma i bambini trovano divertente).

    La vista sul ghiacciaio

    Ora il sentiero torna a salire deciso, guadagnamo di nuovo quota per poi scollinare vicino l'argine del fiume che percorre la valle, fino ad arrivare sotto una bellissima ed imponente cascata. Poco oltre c'è una freschissima fontana dove dissetarsi o riempire le borracce prima di fare l'ultimo sforzo fino al rifugio.
    Da qui ci sono due possibilità. Salire subito dietro la fontanella, e tagliare cosi la sterrata che allunga il percorso, ma lo addolcise, oppure prendere quest'ultima e farsi tutti i tornanti.
    Poco sotto il Benevevolo c'è una vecchia costruzione abbandonata. Qui si può percorrere la sterrata, decisamente piu comoda, tagliando ogni tanto per prati su sentieri sempre visibili, oppure farsi la direttissima sui sassi, molto facile e che è piaciuta davvero tanto ai bambini, con l'accortezza di mettervi dietro di loro e aiutarli alla bisogna.

    La Val di Rhemes e le sue bellezze

    Il rifugio offre un'ottima polenta e c'è tanto spazio per sedersi a prendere il sole nei prati circostanti.
    Non dimenticatevi di timbrare il Passaporto della montagna per bambini.

    Il video dell'escursione

  • Rifugio Vittorio Emanuele II

    Escursione: Rifugio Vittorio Emanuele II
    LuogoValsavarenche
    Condizioni Meteo : Soleggiato
    Difficoltà: Bella e lunga escursione. Ci vogliono gambe, è sempre in salita!
    Durata: 2.30h  - Sola andata, per 4,4 km
    Panorama: 5/5 - Peccato non si veda il Gran Paradiso
    Avvistamenti : Si. marmotte. Putroppo niente stambecchi, neanche oltre il rifugio.
    PassegginoNo. Potete però arrivare al rifugio Tetras Lyre

    Il rifugio Vittorio Emanuele II visto dal laghetto Moncorvé

    4.4 km, 02:42:09

    Una delle escursioni che più anelavo era quella che ci avrebbe portato su ai 2735m del Rifugio Vittorio Emanuele II, passando per un vecchio sentiero di caccia ad uso esclusivo del Re. Inoltre l'escursione sarebbe stata la prima per i miei figli a superare quota 2.600m, a piedi ovviamente. Per loro è stata una grande fatica ma anche una enorme soddisfazione essendo sostanzialmente gli unici bambini ad affrontare il sentiero.
    Sentiero che parte da Pont, alla fine della Valsavarenche, dove c'è un enorme parcheggio da cui si diramano diversi sentieri.
    Noi ci incamminiamo verso il rifugio Tetras Lyre, dove al contrario di quanto speravo NON c'è una fontanella. Per fortuna le borracce le riempio sempre a casa.

    Una bella marmotta prende il sole

    L'escursione vera e propria parte da qui. Il sentiero sale dolcemente nel bosco per poi diventare più impegnativo non appena si esce allo scoperto. Però l'escursione non è mai spezza gambe, il dislivello di 750m si sviluppa su una lunga distanza e rispetto ad altri sentieri più corti l'ho trovato molto più comodo e appagante.
    Trecento metri prima del rifugio, sulla destra, sotto un'enorme roccia, c'è una famiglia di marmotte, e la sentinella ci guarda curiosa più che spaventata e si lascia fotografare spaparanzata al sole.
    Arrivati al rifugio la soddisfazione è tanta, i bambini sono stanchi ma contenti di aver raggiunto un traguardo così importante e di poter mettere il timbro sul Passaporto della Montagna per Bambini. Qui rispetto ad altri rifugi della zona ci sono più alpinisti che escursionisti, e vengono un pò da tutto il mondo. C'è chi è appena risceso dal Gran Paradiso (che putroppo non si vede dal rifugio) e chi si riposa per affrontare la partenza il giorno dopo.
    Dopo esserci mangiati il meritato panino salgo ancora qualche centinaio di metri di dislivello, solo stavolta, per arrivare ad avere una visuale migliore sul ghiacciaio di Moncorvé e sul Ciarforon, che dall'alto dei suoi 3.642m scruta noi formichine indaffarate a preparare zaini e fare fotografie.

    La soddisfazione dei bimbi al rifugio.

    Il ghiacciaio di Moncorvé sotto al Ciarforon

    Ci godiamo ancora qualche momento di relax al laghetto del rifugio e assistiamo a una divertente scenetta di un tedesco che, pur di salvare la birra, cade nelle acque gelide tra le risate della moglie.
    Si scende per la stessa via dell'andata e per chi volesse, si può gustare una birra al rifugio di partenza, il Tetras Lyre.

    Il video dell'escursione

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