Pictures of my travels

bambini

  • Rifugio Marinelli

    Escursione: Dal rifugio Tolazzi al rifugio Marinelli
    Luogo:Rifugio Tolazzi, Forni Avoltri
    Condizioni Meteo :Soleggiato
    Difficoltà:Escursione semplice se si fa la sterrata, più impegnativa tagliando per il bosco.
    Durata:1,37h  - Sola andata, per 4,7 km
    Panorama:5/5 - Visuale magnifica della carnia, siamo sotto al monte Coglians. 
    Avvistamenti : No
    Passeggino:Si, facendo però tutta la sterrata. Meglio se da trekking.

    Il rifugio marinelli visto salendo al monte Floriz

    4.7 km, 02:15:42

    L'escursione al rifugio Marinelli era, dopo il Pal Piccolo, nella top 3 delle escursioni da fare in carnia.
    Partiamo con ordine. Si parte dal rifugio Tolazzi, da dove si può prendere anche l'altro sentiero per il lago Volaia, e si seguono le indicazioni per il rifugio Marinelli.
    Una volta lasciato il bivio con il Lambertenghi/Volaia e preso il sentiero per il rif. Marinelli, ci si presentano due possibili strade. La comoda ma più lunga sterrata, o tirare dritto nel bosco in un bellissimo, ma più impegnativo sul piano fisico, sentiero di montagna che dopo una mezz'ora di cammino ci porta di nuovo sulla sterrata in prossimità della malga Moraretto, davvero molto carina.

    La comoda sterrata che sale al rifugio

    Il sentiero che sale al Marinelli dal passo di monte croce carnico

    Di nuovo si può scegliere. Un sentiero ripido e ovviamente più corto che da dietro la malga taglia la montagna e sale dritto per dritto puntando al Marinelli, oppure la sterrata, che decidiamo di prendere per alleggerire l'escursione. Non ci sono difficoltà, la strada è larga e comoda, si sale senza grossi problemi fino al rifugio, che è a 2.120m, proprio sotto il monte Coglians 2.780m, raggiungibile dal rifugio in un paio d'ore. Il paesaggio dal rifugio è magnifico, in particolare salendo sulla punta della montagna che gli è proprio di fronte si guadagna una visione d'insieme appagante e super consigliata.
    Scendendo decidiamo di fare l'opposto dell'andata, ovvero prendiamo la direttissima fino a malga Moraretto e da li invece di scendere nuovamente nel bosco prendiamo la sterrata più comoda fino al rifugio Tolazzi da dove eravamo partiti.

    Il video dell'escursione

  • Rifugio Nordio-Deffar

    {jcomments on}Escursione: In val d'Uqua, nelle Alpi Carniche.
    Luogo: Val d'Uqua, sopra Ugovizza
    Condizioni Meteo : Soleggiato
    Difficoltà: Escursione senza alcuna difficoltà, che è possibile fare su una comoda carrareccia o tagliando per il bosco
    Durata: 3.40h 
    Panorama: 2/5 – Non c'è molto da vedere se non prati e boschi
    Avvistamenti : No
    Passeggino: Si, meglio se da trekking con ruote adatte a sassi grandi ma dovete fare solo la strada bianca!

    Il confine con l'Austria

     

    4.7 km, 03:40:07

     

    Nell'alta val d'Uqua, sopra l'abitato di Ugovizza, ci sono diversi rifugi che fanno parte del Puanina Tour, una serie di sentieri tematici che arrivano in diversi rifugi o malghe per gustare i prodotti tipici della valle.
    Tra questi c'è il Rifugio Nordio-Deffar, situato a quota 1412m, completamente ristrutturato a seguito di un incendio occorso qualche anno prima.
    Percorrete tutta la valle con l'auto, su una strada stretta e a volte scomoda, soprattutto se si incontrano veicoli nel senso opposto, ma mai pericolosa. Ignorate tutti i vari parcheggi e cartelli, e continuate fino all'ultimo parcheggio dove lascerete l'auto.

    Il sentiero che sale al rifugio passando per il bosco

    La Wirtshaus Starhand, malga appena oltre il confine

    Appena iniziato il sentiero seguendo l'unica ed inconfondibile segnaletica che vi porta a percorrere tutta la carrareccia, fate attenzione dopo 150m alla vostra sinistra. Se n'è accorto mio figlio, io non ci avevo mica fatto caso! Sulla vostra sinistra dunque incontrerete un ceppo di legno marcato in rosso, con un mini sentiero che in 3 passi vi porta ad attraversare un piccolo ruscelletto, e da li c'è chiara una indicazione per il rifugio Nordio, evitando cosi la noiosa carrareccia (che faremo al ritorno per comodità), che sale nel bosco per ricongiungersi alla carrareccia negli ultimi 200 metri prima del rifugio.
    Una volta avvistato il rifugio Nordio non desistete, continuate sulla sterrata per altri 300 metri e arriverete alla sella di Lom, confine con l'Austria, dove c'è un alpeggio e un villaggio montano. Qui rispetto al Nordio c'è pochissima gente, e la simpatica signora che gestice la Wirtshaus Starhand offre ospitalità a prezzi davvero contenuti.
    Dopo esservi rifocillati prendete il sentiero che di fronte la malga sale nel bosco per ricongiungersi ad anello al sentiero che dal Nordio sale alla Sella di Bistrizza, altro villaggio montano con alpeggio.

    Il rifugio Nordio

    Non appena ricongiunti al sentiero riscendete verso il Nordio, dove noi prendiamo un caffè e da li cominciate a scendere verso il parcheggio, stavolta ignorando il sentiero scorciatoia, molto scivoloso, per percorrere tutta la carrareccia fino all'auto.

  • Rifugio Zacchi

    Escursione: Dai laghi di Fusine al rifugio Zacchi
    Luogo:Laghi di Fusine
    Condizioni Meteo :Soleggiato
    Difficoltà:Escursione semplice.
    Durata:1h  - Sola andata, per 2,7 km
    Panorama:2/5 - Siamo sotto le pareti del Mangart
    Avvistamenti : No
    Passeggino:Si, bisogna però fare la variante che usano le auto di servizio.

    Il rifugio Zacchi

    2.7 km, 01:13:53

    Quando lo scorso anno avevamo visitato la zona del Tarvisiano, una delle escursioni che non eravamo riusciti a fare è stata quella che dai laghi di Fusine sale al rifugio Zacchi.
    Tornare ai laghi di Fusine è stato davvero un piacere. Sono tra i laghi alpini più belli che abbiamo in Italia, e lo scorso anno li ho visitati più volte, all'alba, al tramonto, di notte a fotografare le stelle. Parcheggiata l'auto al lago superiore (costo dell'ingresso alla zona dei laghi sui 4 o 6 euro) prendiamo un caffè allo chalet sul lago e poi subito in marcia, sul sentiero che parte subito dietro la piccola baita, per inolstrarsi nel bosco. Ci sono due strade per salire al rifugio Zacchi, la prima e piu comoda è quella sterrata di servizio al rifugio.

    Il sentiero nel bosco

    Su una sdraio a prendere il sole

    La seconda è quella che abbiamo scelto noi, nel bosco, un comodo e largo sentiero che rispetto ai sentieri della Carnia sembra una passeggiata. Infatti passo dopo passo divoriamo la salita, mai impegnativa, sempre all'ombra degli alberi, fino a raggiungere in 50 minuti il rifugio Zacchi, situato su una spianata proprio sotto le cime slovene come il Mangart.
    Rifugio molto carino e soleggiato.

     

    Il video dell'escursione

  • Roda di Vael e Rifugio Paolina

    Escursione: Dal passo di Costalunga al rifugio Roda di Vael, poi al Paolina chiudendo l'anello tornando al passo
    LuogoPasso di Costalunga - Carezza
    Condizioni Meteo : Sereno
    Difficoltà: Escursione abbastanza impegnativa se i vostri bambini non sono allenati, la salita per il rif. Roda di Vael non molla mai e ha pendenze importanti
    Durata: 4.30h  - Dislivello 700m circa per raggiungere il Roda di Vael
    Panorama: 3.5/5 - Panorama davvero interessante sul gruppo del catinaccio e su carezza.
    Avvistamenti : No
    PassegginoNo

    Il rifugio Roda di Vael

     

    7.3 km, 05:54:45

    Si parte dal passo di Costalunga (Passo Carezza), di lato all'hotel Savoy. Il sentiero sale subito deciso nel bosco, e raggiunge un bivio dove andiamo a destra, seguendo le indicazioni per il rifugio Roda di Vael. Il sentiero è sempre in salita, anche abbastanza impegnativa, e non molla mai. I bambini potrebbero scoraggiarsi, bisogna motivarli molto, soprattutto nel primo tratto. Attraversate tre piccole casette di legno il sentiero sale ancora più deciso, fino a raggiungere una spianata con cavalli al pascolo. 

    Splendida veduta sui rifugi

    Da qui siamo praticamente arrivati, manca davvero poco, e i bambini metteranno il turbo nei passaggi tra le grandi rocce, fino a quando non si vedranno i rifugi, dove finalmente ci sarà la meritata pausa e soprattutto il meritato panino. Mettiamo un timbro sul nostro passaporto della montagna e godiamoci un po' di sole. Se i vostri bambini sono intraprendenti possono esplorare i dintorni del rifugio e cercare le marmotte. Noi purtroppo abbiamo sentito solo il loro caratteristico fischio di allerta.

    In cerca delle marmotte

    Aquila di Christomannos

    Lasciamo il rifugio Roda di Vael e proseguiamo l'anello in direzione Rifugio Paolina. Passiamo sotto l'aquila di Christomannos dove mi faccio una foto a distanza di ben 30 anni. Il sentiero in questa seconda parte è completamente pianeggiante fino al rifugio Paolina, difatti molti, quasi tutti, scelgono la comoda salita in seggiovia piuttosto che camminare. Se non avete voglia di sudare il suggerimento che posso darvi è salire in seggiovia al Paolina e fare la pianeggiante andata e ritorno. Raggiunto il Paolina noi continuiamo la nostra discesa, che decisa, ci riporta al bivio di partenza e da li al passo.

  • Val di Rezzalo

    La bellissima val di Rezzalo

     

    Escursione: Percorriamo la val di Rezzalo fino al rifugio la Baita
    Luogo:Val di Rezzalo, Valtellina
    Condizioni Meteo :Soleggiato
    Difficoltà: Escursione di media lunghezza ma facile e su comoda sterrata.
    Durata:1,20h - Sola andata
    Panorama: 3/5 - Vallata davvero molto bella e soleggiata
    Avvistamenti : No
    Passeggino:Si.

     

    3.3 km, 01:20:08

     

    La val di rezzalo è stata la prima escursione in Valtellina. Cercavo una passeggiata facile e appagante da fare con i bambini per sciogliere un pò le gambe e riprendere il ritmo dopo un letargico inverno.
    Arrivati al parcheggio, piccolo va detto, previo pagamento del pedaggio giornaliero (5 euro) indossiamo gli scarponi e cominciamo a camminare lungo una comoda sterrata che gradualmente comincia a risalire la vallata.

    Gli alberi ci riparano dal sole, superiamo delle case piene di fiori, qualche baita forse ancora non aperta, per proseguire sempre in leggera ma costante salita. Usciti dal riparo degli alberi la vallata comincia a mostrarsi. Beviamo un sorso d'acqua nell'area picnic molto curata e pulita che si trova 300m prima del rifugio la Baita. In questa area picnic c'è anche una toilette ecologica, che non emana odori sgradevoli.

    Il rifugio la Baita

     

    Per vedere però la vallata nella sua interezza bisogna fare ancora un piccolo sforzo e raggiungere il rifugio, non proprio ospitale se non si pranza li, ma carino. Da questo punto, meta dell'escursione, la vallata si apre, si lascia ammirare mentre è inondata di sole. Non resta che stendersi su un prato e godersi l'aria buona e il bel paesaggio, prima di ritornare al parcheggio seguendo la stessa strada dell'andata.

     

    Il video dell'escursione

  • Val Fiscalina

    1.8 km, 00:33:41

     

    Escursione: Val Fiscalina
    Luogo: Moso
    Condizioni Meteo : Soleggiato
    Difficoltà: Passeggiata semplice.
    Durata: 1h, andata e ritorno
    Panorama= 2/5
    Passeggino= Si

    Questa passeggiata è assolutamente alla portata di chiunque, è breve, semplice, pianeggiante e conduce fino al rifugio Fondovalle, che dista meno di 2km dal parcheggio dove lasciamo l’auto, chiaramente a pagamento. Il parcheggio si trova oltrepassando sulla destra la cabinovia che porta alla croda rossa.

    La strada è per il primo tratto asfaltata, per poi diventare una sterrata comoda e mai difficoltosa (sentiero 102), adatta a qualsiasi passeggino, cittadino o da trekking, e anche i bambini non dovrebbero trovare alcun tipo di difficoltà vista la brevità di questa escursione.

    Il rifugio Fondovalle è un paradiso per i bambini. Giochi, sabbia, animali, tutto. Si torna per la stessa strada.

     

     

Joomla templates by a4joomla