Pictures of my travels

Città

Chi lo sapeva che Villa d'Este fosse aperta anche di notte? Io no, ma quando l'ho saputo ho approfittato subito per farci un salto visto che mancavo da parecchio tempo. Di notte questo posto è uno spettacolo. I giochi di luce la rendono incantata. Basta guardare le foto! ;) Se siete di Roma, merita davvero. 

  

  

 

 

 

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Questa gita la stavamo rincorrendo da 2 settimane, ma purtroppo causa maltempo l'abbiamo sempre rimandata. Cosi l'idea di partire il 25 Aprile è stata elaborata la sera prima speranzosi che le previsioni del tempo non ci tradissero ancora una volta. Fortunatamente il meteo è stato dalla nostra parte almeno questa volta e cosi dopo un rapido giro di telefonate per accertarci che tutti fossero svegli partiamo, pranzo al sacco, alla volta di Bomarzo. Nonostante fossimo solo  10 persone ed un cane (la mia Briscola) siamo riusciti ad andare con 4 macchine, vuoi un pò la disorganizzazione che ci ha costretti a partire con 2 ore di ritardo dalla più rosea previsione, vuoi perchè ognuno voleva sentirsi libero.

Il sole era bello alto, la giornata perfetta per una visita a tutto verde per vedere questi mostri di pietra. Ma ovviamente l'Italia si sa essere un paesetto da 4 soldi e cosi per me nasce il primo intoppo. Briscola non può entrare. In un parco di verde dove i ragazzini prendono a pallonate tutto e tutti, un cane non può entrare. Decidiamo quindi di pranzare prima e poi dividerci in 2 gruppi. Loro ed io. Anche perchè non avrei mai voluto che si perdessero il parco.

      

 

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Immaginate una cittadina arrocata su una montagna di tufo e argilla, raggiungibile solo da un ponte e completamente disabitata. Civita di Bagnoregio è tutto questo. Ci sono venuto già diverse volte con gli amici, ma devo dire che fa sempre un certo effetto entrare in una città dove non c'è nessuno, a parte ovviamente quei quattro ristorantini e i turisti in visita.

Anche perchè da fare c'è veramente poco. Una passeggiata per tutto il paese fino ad arrivare sotto le grotte piene di cunicoli (non avventuratevi), qualche foto allo splendido panorama e una visita alla chiesa che ora è in fase di ristrutturazione. Il target ideale di una gita di questo genere è di andare in mattinata per pranzare in uno dei tipici ristorantini ricavati dai vecchi frantoi, dove puoi mangiare un pò di tutto, soprattutto le bruschette con un olio che è la fine del mondo. Per il resto c'è poco da aggiungere e da fare. Difatti il pomeriggio ci siamo spostati a Viterbo, di cui troverete diverse foto nella galleria (link più sotto!)  Però vale la pena di farci un salto! :)

      

      

Guarda le altre foto!

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- e adesso?

- sei mai stato a Venezia?
- Venezia?
- la macchina fotografica l'hai portata?
- ti capita spesso di rispondere ad una domanda con un'altra domanda?
- andiamo a trovare un amico e ci facciamo ospitare per la notte.

Imbocchiamo un lungo ponte, molto basso sul mare, dà quasi l'impressione di poter essere sommerso alla prima mareggiata. Il navigatore ci fa fermare a piazza Tronchetto, ultima zona carrabile della città di Venezia. Scarichiamo le due valigie, i ferri stanno li dentro la mia, e poi una successione di ponti, ciottolato, scalini, sampietrini, ribaltamenti di bagagli con ruote, e piccole barche parcheggiate come fossero cinquecento in sosta a pagamento, e attentochecadidisotto, viottoli stretti svoltati tutti a memoria, e "Mimmo ma sicuro che ti ricordi la strada?", e acqua ad azzuppaviddrano (ma si può dire "azzuppaviddrano" in mezzo ai canali di Venezia?).
Arriviamo al secondo piano di una casetta persa nel labirinto di costruzioni che si dipana davanti a chissàqualepiazza.
"Bepin" ci aspetta di sopra, immagino abbia il mio stesso nome, ma vallo a spiegare ad un settantenne che parla solo ed esclusivamente dialetto veneziano.
La casa è piccola ma arredata di tutto punto: una stufa a gas enorme che tira via l'umidità dalle mura e porta l'aria della casa a temperatura ascellare, un plasma da 40 pollici, due divani rossi, due camere da letto, cucina post moderna, pavimento in mosaico di marmo...viene da pensare come faccia un pensionato a permettersi tutto questo.
Il calabrese e il veneziano attaccano discorso, sembra non si vedano da qualche mese. Dal poco che capisco Bepin è una sottospecie di istituzione del borgo, lo conoscono tutti i negozianti-baristi-pescivendoli-gondolieri-ambulanti e sembra conoscere la Calabria meglio di me (ci viene in vacanza una volta l'anno).
Dalle mie parti una persona del genere si direbbe un uomo di rispetto... ma qui siamo nel Veneto, quindi...
La pioggia smette, è ora di tirare fuori le macchine e scendere per i vicoli e i ponti, si arriva fino a piazza S.Marco.
I puristi mi perdoneranno se ho scattato sempre a mano libera ma il cavalletto l'ho dimenticato a casa. Inoltre ho voluto mettere qualche foto in più, tanto per fare numero, anche se qualcuna potrebbe definirsi "inguardabile".

 

 

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Assisi dista solamente 170 km da Roma eppure non c'era mai stata occasione prima d'ora per venire a visitarla. A dire la verità ancora non ho visto niente se non l'albergo visto che oggi pomeriggio siamo stati a Perugia (che Valentina non conosceva) per approfittare dei negozi aperti e fare una passeggiata. Anche perchè ci siamo mossi tardi da Roma e siamo arrivati qui che erano le 17. Tra una cosa e l'altra valeva la pena rimandare a domani la visita di Assisi, sperando in una bella giornata di sole.

La prima mazzata però ce l'hanno data subito qui in albergo quando ci hanno detto che non c'è un parcheggio e che la macchina andava lasciata al parcheggio appena fuori le mura, alla modica cifra di 1.45€ l'ora. Scandaloso. Noi col fatto che stiamo in albergo possiamo pagare "solo" 10 euro per tutto il giorno. Secondo me è una sorta di convenzione per aumentare le casse del comune.

      

Domenica mattina Briscola mi chiama e mi fa capire che è ora di fare le sue cose. Mi vesto in fretta per portarla fuori a fare due passi e scopro che purtroppo la giornata non è delle migliori. Piove. Il tempo di passeggiare e rientro in stanza, dove svegliata Valentina andiamo a fare una abbondante colazione. Il cielo intanto si è calmato ed ha avuto pietà di noi, togliendo la pioggia ma mettendo la nebbia.. tanta nebbia. Che però si è diradata nel pomeriggio consentendoci di vedere Assisi con un pò di sole. Molto belle le due basiliche di S. Francesco, soprattutto la inferiore, dove scendendo ad un livello inferiore si raggiunge la tomba del santo. Un luogo molto suggestivo e che forse lo sarebbe stato di più se una bambina non avesse fatto tutto quel chiasso assordante con la madre che se ne fregava altamente.

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