Pictures of my travels

Lo chalet visto dalla croce poco oltre

Escursione: Facciamo un anello in val Grisenche fino allo chalet de l'Epée
Luogo: Val Grisenche
Condizioni Meteo: Soleggiato/variabile
Difficoltà: Impegnativa, giro lungo e molto faticoso.
Durata: 5h
Panorama: 3,5/5 - Amo la val Grisenche, secondo me la più selvaggia del parco del Gran Paradiso.
Avvistamenti: No
Passeggino: Si, ma SOLO facendo TUTTA la lunghissima mulattiera (ci arrivano le auto)

 

8.6 km, 05:02:33

 Per fare questa bellissima escursione dobbiamo raggiungere la fine della strada asfaltata che percorre tutta la fantastica e selvaggia Val Grisenche. Bisogna andare anche abbastanza presto se si vuole trovare il posto per l'auto, visto che la frazioncina dove finisce la strada è davvero minuscola e i posti scarseggiano se si arriva troppo tardi. Una volta lasciata l'auto ci incamminiamo per la via sterrata che inizia la dove c'è un piccolo (ed unico) punto di ristoro. Questo sentiero per i primi trecento metri è lo stesso che porta al rifugio Benevolo, di cui abbiamo già parlato.

Arrivati al bivio si gira a sinistra, come a tornare indietro e si comincia a camminare in direzione Chalet de l'Epée. Dopo qualche minuto si incontra una deviazione sulla sterrata, sulla destra si entra dentro un bosco. Dapprima decidiamo di divederci, per subito cambiare decisione non conoscendo bene l'escursione. Cosi ci inerpichiamo tutti per il bosco, con tornanti abbastanza ripidi che ci fanno subito spezzare il fiato.

Io e mio figlio nei pressi della croce poco oltre lo chalet

Il sentiero sale ripido in un lungo e faticoso serpentone. Poco prima di uscire dal bosco una placca di metallo ci racconta la storia di un acero secolare, bello e massiccio, a fare la guardia al sentiero. Siamo finalmente fuori, il sentiero spiana ma è una finta. Incontriamo dei signori che stanno scendendo, ci raccontano un pò della zona, sono di casa qui. Ci indicano di seguire una vecchia stalla abbandonata e salire su delle rocce che ci indicano. Non che ce ne fosse bisogno, il sentiero è ben segnato. Superiamo la vecchia stalla e l'indicazione è chiara. Destra per salire allo chalet.

Il panorama dallo chalet

Di nuovo una salita ripida, molto più diretta, con meno serpentina, sembra non finire mai, eppure da sotto sembrava così breve. E quando arriviamo in cima e finalmente respiriamo mentre i bambini sono già più avanti, lo chalet ancora non si vede. Dobbiamo camminare ancora qualche minuto in mezzo a delle rocce fino a che lo chalet si vede all'orizzonte. Per fortuna la fatica è finita, gli ultimi metri si fanno in piano tra pascoli e qualche vecchio fienile.

Al rifugio sono tutti molto gentili, soprattutto il nostro cameriere, simpatico, divertente, raro di questi tempi. Chiedo per il ritorno se è possibile fare un anello. Mi indica un sentiero molto stretto che passa alla destra dei fienili. Lo prendiamo, sulla traccia il sentiero c'è, è ben segnato. E' molto panoramico e alla fine si ricongiunge alla sterrata, che può essere tagliata in diverse occasioni e in un tratto i bambini si sentiranno come Indiana Jones, perché si taglia attraverso una piccola giungla, con guado annesso.(Se continuate per la sterrata, nessun problema)

Il rientro alla macchina dopo quasi nove chilometri e cinque ore di passeggiata ci lascia appagati anche se stanchi. La val Grisenche si conferma essere una delle valli più belle del Gran Paradiso, forse la più bella, sicuramente la più selvaggia.

 

Il video dell'escursione

 

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