Il primo approccio con Praga è stato stordente. Appena scesi dall'aereo, saliamo sull'autobus per andare verso il centro di praga e tempo 2 fermate sale una ragazza che dire bella è riduttivo. Molto probabilmente era "Miss Repubblica Ceca", una ragazza di una bellezza disarmante. Pensando che potesse essere solo un caso isolato ho scoperto ben presto che invece tutte le ragazze di praga sono di noteveole bellezza. Ovvio, non tutte, ma un buon 98% è decisamente sopra la media.
Appena mi riprendo dallo shock capisco che i mezzi pubblici a Praga funzionano bene. Tempo 30 minuti ed eravamo all'inizio della linea verde della Metro, che in un lampo ci ha portati all'albergo. Albergo decoroso piccolo e pulito, collegato in maniera ottimale con il centro di praga, raggiungibile in 15 minuti di metro. Fame. Subito mangiare. Fermata Muzeum. Mc Donald. Da li a piedi fino in centro passando per una delle vie più grandi della città (probabilmente la più grande) guardando tutto intorno cercando di ambientarsi in fretta. A parte l'incomprensibile lingua tutti, ma proprio tutti, parlano inglese, che seppur maccheronico, permette la comunicazione.
Ok si comincia. Turismo sfrenato, modalità giapponese on, foto ad ogni angolo. Passando per le viuzze più strette di praga arrivo a Piazza della Città Vecchia (meglio nota come Piazza dell'Orologio), che lascia di stucco. Milioni di persone si affannano nel cercare lo scatto più bello possibile, si ammassano davanti all'orologio astronomico, affollano i locali che fanno da contorno a tutta la piazza.La torre dell'orologio è visitabile, pagando s'intende (scoprirò poi che a P. si paga poco, ma si paga TUTTO!). Salgo e mi godo la piazza dall'alto. Notevole.
Continuando a girovagare senza una metà precisa arrivo a Ponte Carlo, il ponte principale di Praga, il più bello anche perchè l'unico pedonale, pieno di artisti di strada, musica e colori. In quattro giorni l'avrò percorso cosi tante volte da averlo consumato, ma ne vale la pena, ogni volta si riusciva a cogliere un particolare che precedentemente poteva essere sfuggito, e le occasioni per scattare qualche nuova foto non sono mai mancate. Sotto il ponte c'è l'incantevole Isola di Kampa, con il suo meraviglioso parco di un verde che qua da noi si vede sempre più raramente. Passeggiando per le vie del parco ti sale lo zingaro che hai dentro e la voglia di buttarti sul prato sotto un albero sale passo dopo passo, e alla fine cedi, ti sdrai anche tu insieme a tutti gli altri e ti riposi dalla lunga sfacchinata che ha preceduto questo momento. Siamo stati fortunati a capitare nei periodi in cui c'era, credo, una partita di rugby, visto che era pieno di scozzesi in kilt. E li nel parco avevano il loro "centro direzionale", dove le scozzesi non esitavano a spogliarsi e mostrare le loro grazie agli sbigottiti passanti.
Vi stra consiglio di prendere qualcosa da bere nella parte destra dell'isola, appena scesi dal ponte. Per una cifra molto bassa (5 €) ci siamo seduti in riva al moldava, in un esclusivo club (Kampa Park), a sorseggiare birra. Non si paga il servizio al tavolo (se non in un solo locale del centro, davanti l'orologio - oroloej tax -). E' qui che ho incontrato la mia compagna di viaggio, quattro lunghi giorni assieme. La Pilsner, birra locale cecoslovacca. Costa poco, ma proprio poco. 0.5 l costano la bellezza di 50 corone in centro pieno, ossia 2 euro. Fuori o cercando meglio, si arriva pagare anche 25 corone... Il risultato dell'equazione finale arriva da solo.. Fiumi e fiumi di birra, ogni occasione era buona per attaccarsi al boccale, tanto che per tutto il viaggio avrò bevuto si e no 2 bicchieri d'acqua. Roba da cirrosi epatica.
La prima giornata turistica si è conclusa con una visita alla collina di PetÅ™ín riconoscibile per la riproduzione della Torre Eiffel (60 m.) e sulla quale, ovviamente, sono salito. Già perche quà a Praga si sale dapperttutto. Ci sono scale ovunque. si va da un minimo di 200 scalini fino ai 297 della cattedrale.Consiglio di salire sulla torre in una giornata ventosa, se possibile, perchè l'oscillare della Torre stessa è avvertibile in maniera notevole e rende la cosa molto più divertente. Da vedere anche la casa degli specchi, molto divertente.
L'approccio alla città dopo il tramonto è sbalorditivo. Se col sole il voto è 10, di notte, quando ogni cosa è illuminata, il voto è 100. Diventa tutto più bello, affascinante, coinvolgente. I negozi sono tutti aperti, il centro brulica di turisti da ogni dove ai quali si aggiungono i residenti, il ponte Carlo raggiunge l'apice della bellezza perchè ti offre degli scatti e una fotografia unica del castello e della Moldava.Piazza dell'orologio, con i suoi mille locali, invoglia a sedersi per prendere qualcosa (no, stavolta ho preso un dolcetto, niente birra) ammirando tutto quello che ci circonda e lo sciamare della gente per le vie della città. Io mi sento di consigliarvi di sedere sotto le tendine con scritto "Hotel U Prince" (hotel che non c'è li in piazza, almeno io non l'ho visto). Posizione strategica davanti l'orologio astronomico, prezzi sotto la media (per essere in un centro città) e una torta alle fragole squisita. Ma non prendete il caffè, che tra parentesi dovrete specificare small, non ristretto, pena il bibbitone tipo orzo bimbo. Imbevibile.
Il giorno successivo visita obbligata al Castello - Pražský hrad - dove l'attrazione principale è la Cattedrale. Se volete evitare le 3 ore di fila basta comprare l'audioguida per la modica cifra di 750 corone (tour da 2,5 ore). Oltre al palese vantaggio di saltare tutto d'un fiato l'interminabile serpentone di gente, favorisce l'interesse per una chiesa che altrimenti sarebbe rimasta sconosciuta. Qui ci sono i famosi 297 gradini che portano in cima alla torre. Stretti, umidi e faticosissimi sono la spina nel fianco di molti turisti che alla fine si arrendono e tornano indietro. Peccato perchè la vista di cui si gode una volta in cima è impagabile.
Il giro continua intorno alle mura del castello, passando per vicoli pieni di piccole botteghe fino ad arrivare alle segrete dove venivano tenuti i prigionieri.Volendo, ogni ora c'è il cambio della guardia, scena alla quale non ho assistito visto che la prima l'ho saltata per evitare il grosso della folla e la successiva quando sono uscito era prevista nei successivi 40 minuti.. Cosi scendendo le scale che portano al Quartiere Piccolo (Mala Strana) - mi ritrovo a passare per via Nerudova, segnata sulle mappe come la via "italiana" ma che del nostro Paese ha poco e niente. Si ci sono i "ristoranti italiani" ma dentro non sanno nemmeno una parola, sono tutti del luogo, alla fine è una mezza sòla. Ok prossima tappa... vediamo... Cazzo abbiamo gia visto tutto. Eh si, purtroppo la città è veramente piccola, seppur squisita, e non ti rendi conto che in 2 giorni scarsi (facciamo anche 1 giorno e mezzo) l'hai gia girata in lungo e largo, vedendo le cose principali. Ad essere sinceri qualcosa da visitare in più magari c'era, ma musei, chiese e chiesette, teatri & affini non mi interessavano granchè, molto meglio godersi la città passeggiando e fermandosi di tanto in tanto in qualche bel posto all'aperto a sorseggiare l'immancabile Pilsner. Anche perchè il quartiere ebraico di sabato è completamente deserto (leggi Shabbat), e quindi l'ultima tappa del viaggio è stata rimandata a lunedi mattina. C'è da dire che è l'unico quartiere di praga dove ho visto la polizia in tenuta anti-sommossa. E ogni 15 metri c'è un agente. Anche qui per visitare il cimitero c'è da pagare. Guardacaso non puoi vedere solo il cimitero, devi obbligatoriamente comprare tutto il pacchetto delle sinagoghe varie, e allora ho rinunciato più che volentieri.
Cena da Romeo, ristorante toscano con titolare veramente toscano, di arezzo. Si mangia da paura, ma si spende un'enormità. Negli altri ristoranti la cifra che si spende è nettamente inferiore, ma lo è anche la qualità (importa tutto dall'Italia), sebbene comunque sia tutto più che accettabile anche negli altri locali.
Ci intratteniamo fino a dopo mezzanotte al ristorante con altri romani scoprendo che nell'ora di cenerentola la città si svuota. I locali alle 00.00 devono chiudere, pena multa. La gente torna in albergo e si riposa per un'altra giornata di turismo fai da te, noi optiamo per la discoteca più grande d'europa, dove incontriamo altri ragazzi friulani. Discoteca che dicono essere la più grande d'Europa, visti i 5 piani. Purtroppo con rammarico scopro che il mio compagno di viaggio, proprio quando sei in finale contro la Repubblica Ceca , mi fa il Del Piero della situazione agli Europei 2000 sprecando 2 assist, a pochi metri dal portiere avversario, serviti da Francesco Totti in formissima. Nessuno ci aspetterà all'aereoporto di fiumicino al nostro ritorno..
Ancora 2 giorni e vorrei evitare di rifare il giro di praga per l'ennesima volta, anche perchè ormai il ponte l'ho consumato. Si esce da Praga. Si va al castello di Karlstejn (Hrad Karlštejn) raggiungibile con il treno, un regionale paragonabile al nostro eurostar in quanto a pulizia ed efficienza. Pure troppa visto che lo scrupoloso controllore ha rotto le palle a 2 poveri fidanzatini che tornavano dalla loro gita domenicale facendogli una multa colossale per un motivo non ben noto. Gli insulti in italiano sono fioccati severi sul maledetto, ignaro delle più varie maledizioni lanciategli contro.
La periferia di Praga è economica oltremodo. La birra costa poco, pochissimo (siamo nell'ordine di 80 centesimi per una 0.5 l ). Ovviamente non può mancare sul nostro tavolo assieme ad un gelato alle fragole, che però per carità evitate come la peste. Non che fosse cattivo, ma le fragole nere io non le avevo mai viste.. Tornati a Praga riusciamo a salvarci da un temporale. Come le lumache facciamo capolino dopo una doccia ricostituente, pronti per U Fleku. Il locale è una antica birreria (ovviamente) che fa la birra sul momento. Quindi niente conservanti. Arrivi e ti siedi. A sinistra se vuoi solo bere o spizzicare, a destra per la cena completa. Beviamo. Tavolate da Oktoberfest, siedi dove c'è posto, non c'è menu! Passa il cameriere e poggia la birra sul tavolo. Scura, nera, spumosa e dal sapore sublime. Tracanni in allegra compagnia e intanto lui segna. Poi ti porta pure il cicchetto. Una americana seduta accanto a me attacca bottone. Mi chiede se sono spagnolo, forse aveva sentito il mio nome. Come va come non va, che fate di bello ecc. dopo gli europei ci stiamo giocando i mondiali. Una finale che vede un primo tempo con gli Azzurri dominare il campo inconstratati grazie al loro fuoriclasse che conosce la lingua straniera e fa capire all'avversario che non sarà facile. Purtroppo nel secondo tempo le cose precipitano e, ancora una volta, il mio compagno di viaggio Mi sbaglia 2 rigori di seguito, un Massaro - Baggio che consegna la coppa nelle mani dell'avversario. Stavolta a fiumicino ci saranno i tifosi ad aspettarci.. per la sassaiola..
Ultimo giorno, tristezza di lasciare una città vivibile ed accogliente. Ultimi acquisti, qualche regalo, ultime foto. Ennesima passeggiata sul ponte, birrone in piazza da 1 litro. Ci voleva. Si torna in Italia. Peccato, si stava davvero bene. Questa me la sono fatta alla vostra salute!
Link all'album completo(164foto): s258.photobucket.com/albums/hh260/giroviaggiare/praga/
Filmato (15 minuti - 269 mb): www.giroviaggiare.it/filmati/pragaup.wmv
Consigli (spero utili):
- Il caffè prendetelo a via Rityska all'Art Cafè (c'è una foto nell'album). costa quasi 2 euro ma almeno è decente, il migliore che ho preso a Praga.
- Non perdetevi il dolcetto alle fragole all'Hotel U Prince (i tavolini all'aperto in piazza). Squisito.
- Salite ovunque, su tutte le scale, scalette ed anfratti. Ne vale la pena
- Romeo, il ristorante tocano. Caro, ma buono.
- Bevete birra a volontà. C'è ne per tutti i tipi, tutti i gusti e colori. Costa poco. L'acqua invece costa cara, ma tanto cara. Portatevela da casa/albergo.
Vacanza consigliata a: Coppie, sicuramente. Gruppi di amici, senza guastafeste.
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