Pictures of my travels

Non è la prima volta che visito la zona del lago Trasimeno, ma per la prima volta ho un pò di fortuna e con una giornata decente e spiragli di sole riesco finalmente a prendere il traghetto e a visitare le isole. Anzi l'isola, quella Maggiore, perchè ahimè la prima cosa che deve andare storta ci va, e cosi arrivo all'imbarco con il traghetto che se n'era già andato e visto che non è un festivo le corse sono di meno. Per farla breve dalle 11.50 alle 15 non ci sono traghetti. Ci siamo messi l'anima in pace e abbiamo fatto una passeggiata per Passignano sul Trasimeno, davvero deliziosa ma poco movimentata nel mese di marzo. Un veloce pezzo di pizza comprato prima di partire, un giro per il mercatino e poi un caffè in riva al lago. Sono ancore le 13.30. Con la rassegnazione di chi avrebbe invece voluto essere già sulla seconda isola aspetto le 15 con ansia, portando a spasso la mia Rebecca e cercando di fare qualche scatto decente non aiutato assolutamente dalle condizioni meteo.

senzaattracco

Finalmente il traghetto arriva, 6,50€ a persona per a/r, e andiamo all'Isola Maggiore, l'unica abitata delle tre. Passiamo davanti all'Isola Polvese, che a detta degli abitanti del posto è la più bella, la più selvaggia ed incontaminata. Scendiamo dal traghetto e dopo aver curiosato per qualche minuto prendiamo subito la via che ci porterà in cima all'isola. Purtroppo non abbiamo molto tempo ed il traghetto riparte per le 17.30, ultima partenza valida per non tornare di corsa, ma volendo l'ultimo traghetto c'è alle 19. Non credo sia rimasto nessuno visto che i negozianti alle 17.25 hanno cominciato a chiudere battenti.

Mi carico la piccola Becky nella fascia marsupiale (non so il nome esatto, ma è quella fascia che si gira più volte attorno al corpo e poi ci si mette il bimbo dentro) e cominciamo a salire, circondati da ulivi e piante di ferula che all'inizio pensavamo fossero piante di finocchio, visti i gambi rosicchiati e la moltitudine di lepri che gli girano intorno.

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La chiesa è chiusa. Non è un gioco di parole ma la verità! Facciamo quindi un giro dell'isola dalla sua sommità, incrociando ruderi di antichi mulini e godendo di scorci fantastici sulla terraferma e sull'isola Polvese. Il sole sta calando e complice un tempo non proprio idilliaco riusciamo a goderci anche un "quasi tramonto".

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Lungo la strada che ci riporta verso il traghetto vediamo due fagiani maschi litigare. Se le sono date di santa ragione per nulla disturbati dalla nostra presenza. Poi mi sono reso conto che di fagiani è piena l'isola, vivono nei giardini degli abitanti e persino i gatti li ignorano, ormai stufi di vederseli attorno. Giusto il tempo di qualche altro scatto e poi torniamo a Passignano, dove cambiati pannolini ormai troppo sporchi, riprendiamo la macchina e puntiamo Città di Castello, dove passeremo la notte. Se vi capita di passare per questa cittadina andate a mangiare la buonissima pizza da Fez e Mauro, dove non si spende nemmeno tanto.

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Arezzo è davvero bella. Non c'ero mai stato prima d'ora o forse ero troppo piccolo per potermelo ricordare. Corso Italia, pieno di vita anche se di domenica, ci porta verso Piazza Grande, bellissima e dall'impatto molto forte. Proseguiamo alla ricerca della casa di Petrarca che si trova subito sotto il bellissimo Parco del Prato, in cima alla città. E' la domenica delle palme e visitare il Duomo è abbastanza complicato. In qualche modo riusciamo ad entrare per restare affascinati dalla bellezza di questa chiesa.

Il tempo non promette nulal di buono, anzi comincia a gocciolare. Troviamo una bottega di fronte alla chiesa di San Francesco, un pezzo di pizza bianca, un caffè. Si torna a casa!

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