Pictures of my travels

Anche quest'anno la nostra genitilissima e sempre disponibile amica d'oltralpe, Barbara, ci ha ospitato in occasione del salone dell'auto, visto che Max, appassionato di motori non voleva perderselo!

Cosi la mattina presto, molto presto, saliamo sul trenino che ci porta all'aereoporto di Fiumicino, dove la EasyJet per qualche spicciolo ci porta fino a Ginevra. Non appena atterrati le nostre strade si dividono. Max va a vedersi le sue automobili, io e Vale facciamo un giretto per ginevra, proprio come l'altra volta.

Il tempo è sereno, ma ventoso. In riva al lago tira un vento micidiale che non ci fa godere a pieno la passeggiata! Trovato un piccolo riparo mi sdraio lungo il molo a fare qualche foto.

Lungolago di Ginevra Svasso

 

Nel pomeriggio si decide per andare sul monte Salève, che però si è rivelato un pò una delusione. Sebbene ci fosse ancora la neve non c'era poi molto da vedere. Il panorama di ginevra vista dall'alto merita sicuramente, ma il prezzo del biglietto della funivia non è proprio contenuto. Nonostante Vale sia in dolce attesa abbiamo fatto un piccolo sentiero che in 30 minuti ci ha portato alla rampa dove si lanciano i deltaplani. Peccato non ce ne fosse nemmeno uno, ma ricordo che la giornata non era forse delle migliori, causa vento fortissimo.

La sera sul lungo lago mentre aspettiamo di riunirci a Barbara e Max incontriamo un signore in bicicletta con un cagnolino che lo segue. Viene dalla Puglia e sono 50 anni che vive li. Tornerebbe in Italia? "Solo per i matrimoni".

La sera scopriamo che Ginevra non è cosi cara come si potrebbe pensare. Tutto sommato una onestissima pizza con birra ci è costata nemmeno 20 euro. Il trucco c'è, e si vede pure. Il prezzo della pizza è caro, piu alto che in italia ovviamente, ma non si paga il coperto e l'acqua è gratuita. Esatto, l'acqua del sindaco, quella che a noi dicono non si possa avere, li te la consigliano loro.

Faro e Jet d'Eau

 

Sabato mattina andiamo alla stazione per prendere il treno che ci porterà prima a Losanna, poi a Montreux. Non avendo prenotato per tempo una macchina a noleggio non avevamo altra scelta.

I treni in svizzera non sono sono puntualissimi, ma anche pulitissimi. Il treno diretto era bello tanto quanto il nostro eurostar, ed altrettanto pulito e comodo. Fantastico. Abbiamo viaggiato comodissimi e nel silenzio piu assoluto. Impagabili davvero questi treni.

Su Losanna ho poco da dire. Non è che mi sia piaciuta molto, ci siamo stati giusto il tempo del pranzo e poi siamo fuggiti verso Montreux, che si è rivelata una piacevolissima sorpresa. Un lungo lago vivace, pieno di colori, di gente, di animali.

Qui la pazienza di Vale, Barbara e Max mi ha permesso di fare milioni di foto, e qualcuna è anche venuta bene. Sotto la statua di Freddy non poteva mancare la foto che feci anche a Garden Lodge. Un piccolo tributo al mito di molti di noi.

Losanna Tributo a Freddy Mercury

 

In attesa del tramonto per immortalare lo splendido panorama di Montreux inganniamo l'attesa nel Casinò. Cambiati 20 CHF ce li facciamo bastare per un'oretta al gioco dei cavalli. Si vince, si ride, si perde. Si va quasi in paro. Siamo sotto di 4 CHF. Ma ora devo proprio scappare, il sole sta tramontando e non posso perdermi questi scatti. Non arriviamo fino al castello di Chillon, purtroppo, ma Vale è stanca e non proseguiamo oltre! Riesco comunque a fare qualche bello scatto.

Aperitivo con un buon bicchiere di vino e poi ci ficchiamo dentro l'unico ristorante aperto. Si perchè in Svizzera dopo una certa ora chiudono TUTTO! Anche i ristoranti.

Il tipo che ci accoglie è di Salerno, vive a Montreux da un pò, e anche lui sta cosi bene che non ci pensa 2 volte a tornare in italia.

Io rimangio la pizza. Essendo vegano non ho molta scelta al ristorante, però la focaccia è buona, la pasta commestibile e alla fine mi sono saziato. Ma essendo questo un posto turistico (ma l'unico aperto) la botta è forte! Quasi 30 euro a persona. E crepi l'avarizia!

Montreux Montreux

Montreux

 

Si rientra a casa la sera, stanchi ma soddisfatti. La mattina dopo non abbiamo fretta, dormiamo, ci riposiamo e poi facciamo un ultimo giro per Ginevra, prendiamo un caffè, salutiamo la nostra amica Barbara e torniamo in aereoporto.

Appena atterrati il trenino che ci riporta a casa ci ricorda il nostro bel paese. Sporco, in ritardo, e per fare 40 km impiega piu del volo...

 

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